Capitolo 15

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Rimango ferma, osservando tutta la scena. Cameron alza lo sguardo verso di me prima di bussare e sorride, lasciando cadere la mano sul davanzale. Che poi bussava...a che scopo bussare? Un attacco di cuore mi sarebbe venuto comunque.

Decido di andare ad aprirgli, tanto non può succedere niente. Posso chiamare Jack insomma, e lui arriverebbe subito.
Apro la finestra e lui mi saluta, senza, però, entrare.

-Cosa c'è? Cosa ci fai qui?-

-Voglio delle spiegazioni- ah. Ecco.

-Di cosa?-

-Cosa mi state nascondendo te e Jack?- cerca di entrare e io mi sposto per farlo passare. Mantieni la calma Audrey.

-Ecco...ieri Jack mi ha detto tutto. Della festa e del fatto che te e Carter mi stavate mentendo e...di quello che é successo dopo la festa tra...noi due- sento come un groppo in gola ma cerco di lasciarlo perdere.
Lo vedo abbassare lo sguardo e stringere i pugni lungo i fianchi.

-Io lo uccido- si avvicina alla finestra per riaprirla ma lo fermo subito.

-Aspetta Cameron, gliel'ho chiesto io di dirmi cosa è successo!- si ferma e inizia a guardarmi, senza proferire parola.

-Pensavo ci fosse qualcosa che mi stavate nascondendo te e Carter, dopo la storia del gioco in cui mi avete fatta ubriacare e dopo tutte le voci che giravano e...alla fine avevo anche ragione, ma comunque gliel'ho chiesto io- vedo che non risponde quindi decido di continuare.

-Dopo ha deciso di raccontarmi perché ti sei comportato in questo modo, perché ovviamente volevo saperlo. Mi ha detto...-

-...che ho avuto una merda di infanzia e una merda di padre e questa cosa sta influendo su tutto. Giusto?- annuisco e lui sbuffa.

-Io...non volevo davvero. Non so cosa mi succede, da quando mio padre ha molestato mia madre davanti ai miei occhi. Lo sogno sempre e...sono pazzo-

-Voglio aiutarti Cameron- gira la testa verso di me, guardandomi incredulo.
Gli racconto di quello che mi ha detto Jack, per filo e per segno, da dopo la storia della festa.

-Sei davvero sicura di quello che vuoi fare?- mi guarda e annuisco. Voglio aiutarlo, insomma dai, é anche bello aiutare le persone che hanno bisogno ogni tanto. Dopo quello che mi ha detto Jack, sento proprio il bisogno di aiutarlo.

-Mi dispiace comunque, per quello che ho fatto senza che tu lo sapessi insomma- si gratta la nuca, alzandosi dal letto.

-Posso capire...- in realtà non lo ammetto, ma ho un cuore troppo grande per incaponirmi su questa storia.

-Domani...insomma, possiamo vederci? Per, ecco...-

-...si. A domani Cameron- sorrido, mentre lui di avvicina alla finestra, aprendola.

-A domani...e grazie- sorride, per poi uscire.

Perché mi sembra così dolce? No. Impossibile.

***

La sveglia che avevo impostato all'inizio dell'anno al college mi sveglia. Alle 7.00. Il primo giorno di vacanza. Ma vaffanculo.
Prendo il telefono e disattivo la sveglia, prima di notare che ci sono dei messaggi non letti.

Matthew Il Rimbambito

"Oh dove sei finita?"

Matthew Il Rimbambito

"Audrey chiamo la polizia"

Matthew Il Rimbambito

"Anzi no chiamo te, almeno 100 volte. Sai che sono capace di farlo. Spaventati"

𝐓𝐑𝐎𝐔𝐁𝐋𝐄𝐌𝐀𝐊𝐄𝐑 ⋆ Cameron Dallas [1]Onde as histórias ganham vida. Descobre agora