Per non parlare dell'istinto di protezione che aveva sempre dimostrato verso coloro che erano stati leali con lui. Come la gente che si trovava qui, a questa festa, gente con la quale lei non c'entrava niente... Gente migliore di lei, un ex-detenuta, un'impostora...

Ma questo non le aveva impedito d'innamorarsi di lui e di provare con tutta sé stessa, a proteggerlo... da tutti, anche da lei stessa. Chissà com'era essere amati da un uomo come Angelos? Che fortunata sarà la donna che gli conquisterà il cuore... Quel cuore che avrebbe voluto tanto lei, ma che non avrebbe avuto mai.

Gli occhi le si riempirono di lacrime al pensiero che non avrebbe mai vissuto il miracolo di essere amata da lui... Aveva sempre saputo che era stata destinata a vivere da sola, che nessuno l'avrebbe amata... Se non erano riusciti i suoi genitori...

Il suo telefono vibrò di nuovo. Chiuse gli occhi e sospirò tristemente.

'QUANTO PRESTO? RISPONDIMI SUBITO!

In un impeto di rabbia e frustrazione, lo spense e, con la vista appannata dalle lacrime, si avviò verso la scala bianca di marmo, che portava alla spiaggia. Nella sua testa maledisse il destino che, con una mano, le aveva regalato quello che aveva sempre sognato, e che, con l'altra mano, senza mostrare pietà alcuna, glielo stava portando via.

Naturalmente, in riva al mare, c'erano altri dipendenti della Kralidis e lei fu costretta a sorridere e rispondere ai saluti finché non si lasciò alle spalle la festa e la musica.

Individuò una roccia piatta vicino all'acqua e vi si sedette, dando libero sfogo a tutte le lacrime che aveva chiuso dentro, nel profondo della sua anima, per anni... Quando ebbe versato tutte le lacrime la decisione era stata presa.

"Ti amo... Perdonami..." sussurrò, girandosi leggermente verso la villa.

*****

"Allora? Come vanno le cose con la tua wonder woman?"

Angelos si trattenne a stento dal digrignare i denti di fronte alla domanda di Alexandros.

"Se non vuoi che ti ammacchi ancora di più quella brutta faccia che ti ritrovi, ti suggerisco di fare attenzione a quello che dici e a come lo dici," borbottò.

Alexandros aggrottò un sopracciglio, mentre Anargyros scoppiò a ridere.

"Alexis, correggimi, se sbaglio... L'ultima volta che Angel ha reagito così violentemente per una ragazza, è stato quando, da bambini, ho suggerito che avrei portato io una caramella a Zoe. Ha cercato di stendermi con la sua bicicletta e mi sono salvato per miracolo. Perciò... ti consiglio di fare attenzione, fratellone."

"Chiudi la bocca, Gyros!" ribatté Angelos adombrandosi ancora di più.

Buttò giù lo champagne restante nel bicchiere e poi sorprese Alexandros che lo fissava con gli occhi socchiusi.

"Dannazione... L'hai fatto, non è vero?! Te la sei portata a letto... Santo cielo, Angel! Possibile che tu non abbia un briciolo di cervello in quella testa?"

"Dipende alla quale testa fai riferimento, Alexis..." aggiunse Anargyros parecchio divertito.

Angelos gemette frustrato. Si rese conto che aveva liberato un suono tenuto dentro per giorni.

"Un avviso a tutti e due... State alla larga dalla mia vita privata!"

"Altrimenti cosa? Non sei tu quello che adora mettere il naso nei nostri assunti personali?" ribatté Anargyros. "Se non ricordo male, Angel, sei stato tu a mandare dei fiori a quella squilibrata che stavo cercando in tutti i modi di eliminare dalla mia vita. E ti ricordi quella volta che mi hai preso il telefono per inviare messaggi erotici al fratello lottatore di quella modella con la quale uscivo da due giorni? Non sono potuto tornare a casa per una settimana perché si era accampato fuori dal palazzo. La vendetta è un piatto che va consumato freddo ed io sono solo all'inizio, fratellone."

IL GUSTO DEL PROIBITO (1 LIBRO - I FRATELLI KRALIDIS)Where stories live. Discover now