CAPITOLO 18

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Angelos si tenne la testa di Santana sulla spalla mentre dormiva, ascoltando il suo respiro. All'inizio, si era agitata molto, la fronte aggrottata nel sonno come se fosse perseguitata da sinistre visioni. Ma poi, mentre lui l'accarezzava, sussurrandole all'orecchio dolci parole di conforto, si era pian piano calmata.

La luce della luna e dei lampioni li avvolgeva e quella luce argentata le risplendeva sulla pelle nuda che sembrava d'avorio. Le accarezzò la spalla con la punta delle dita e premette il viso contro la seta scomposta dei suoi capelli, inalando il profumo di vaniglia e l'odore di sesso.

Era inebriante e gli faceva venire voglia di affondare dentro di lei, dentro quella donna così misteriosa, così complessa, così stupefacente. Qualcosa in lei si era liberato quel giorno, qualcosa che doveva avere tenuto strettamente rinchiuso nell'anima per tanto tempo. Qualcosa che era uscito nel momento in cui Angelos si era concesso completamente e le aveva lasciato sentire il potere che aveva su di lui.

In quel momento, l'espressione sul suo viso aveva a sua volta, scatenato qualcosa dentro di lui. Era sempre stato molto audace a letto, sempre disposto a provare qualsiasi cosa nuova solo per il gusto di vedere che effetto facesse, ma non aveva mai sperimentato nulla di simile a quella intima e improvvisa connessione avuta con Santana Pearson. A quello che aveva provato muovendosi dentro di lei e guardandola negli occhi.

Si avvolse una ciocca di capelli attorno al pugno mentre lei mormorava qualcosa nel sonno. Non voleva provare quello che stava provando. Era qualcosa di più profondo, di più oscuro di tutto ciò che aveva mai immaginato, qualcosa che pensava fosse riservato ad altri, non a lui.

Gli faceva venire voglia di urlarle contro, di mandarla via, di farle del male. E, allo stesso tempo, voleva che non se ne andasse mai. Voleva tenerla con lui per sempre... Aveva voglia di legarla al letto per impedirle di scappare. Voleva fare l'amore con lei per tutta la vita.

'Fare l'amore?!'

Si voltò sul fianco appoggiandosi al gomito in modo da poterla guardare meglio in faccia. I capelli di Santana sparsi sul letto, erano un fiume d'oro che brillava come il sole nell'ombra della stanza. L'immagine di lei era così sensuale che si sentì subito duro.

Si mise un preservativo e poi si chinò per darle un bacio sulla spalla. Sapeva di buono... Era così bella e dolce e pulita. Perfetta. Lei si mosse, si girò e gli mise le dita tra i capelli. Angelos le passò la lingua sul seno leggermente scoperto.

"Mmh... Angel..." mormorò.

"Piccola," le sussurrò.

Era un momento fragile e delicato, come un pezzo di ghiaccio al sole, e non voleva che si sciogliesse. Non aveva mai provato emozioni del genere in vita sua. Lei gli passò le braccia dietro le spalle e gli si strinse contro mentre lui la baciava.

Tirò giù gentilmente il lenzuolo, scoprendola. Aveva i capezzoli eretti. A vederla così, se lo sentì indurire ancora di più... Gli venne voglia di prenderla ancora. Sembrava non averne mai abbastanza. Su un seno aveva un segno rosa, là dove lui, nel fuoco della passione, l'aveva morsa leggermente. Lo baciò.

Santana rabbrividì e gli piantò le unghie nelle spalle. Le passò la lingua sul capezzolo, ma solo quando lei mormorò il suo nome glielo prese tutto in bocca. Glielo sfiorò con la lingua mentre le accarezzava l'altro seno con la punta delle dita e poi glielo copriva con il palmo.

Lei gli si inarcò contro. Angelos le passò la mano lungo il corpo, assaporandone ogni centimetro. Poi fece lo stesso con la bocca. Voleva memorizzarne ogni parte. Voleva imprimersi quella immagine nel cervello, come un tatuaggio. Le accarezzò il sesso con un dito, infilandoglielo poi nella fessura morbida, calda, umida. Le sfiorò il clitoride e lei si lasciò sfuggire un gemito.

IL GUSTO DEL PROIBITO (1 LIBRO - I FRATELLI KRALIDIS)Where stories live. Discover now