CAPITOLO 8

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Angelos si passò frustrato una mano nei capelli mentre camminava avanti e indietro per la sala riunioni. La rabbia che sentiva rischiava di soffocarlo. Gli investigatori avevano appena confermato senza ombra di dubbio, che l'incidente era stato causato da un errore umano.

"È già arrivato il file su Jack Lowell?" chiese a Santana, cercando di non guardarle i fianchi mentre si avvicinava.

Per tutto quel maledetto giorno non aveva fatto altro che guardarla, osservarla... Ormai aveva persino smesso di domandarsi cosa gli stava succedendo perché conosceva la risposta.

Passione, lussuria, brama, voglia, sete di lei...

Sinonimi che mostravano la stessa cosa... Un forte, dannato, sfrenato desiderio di averla, di tenerla tra le sue braccia, di sprofondare nel suo corpo caldo. Di farla gridare il suo nome... non 'signore'... L'attrazione controllata che aveva provato fin da quando si erano conosciuti stava ormai minacciando di sommergerlo.

Santana gli porse le informazioni richieste e lui provò a non fissare il suo polso così sottile.

"Cosa sappiamo di lui?"

"È sposato da tre anni, ma non ha figli. La moglie vive con i suoceri. Da quanto ho capito, è l'unica fonte di sostentamento nella famiglia. Lavora per la Kralidis da quattro anni," lo informò lei.

"Tutto questo lo so già, Pearson," disse Angelos mentre ritornò a leggere di nuovo le informazioni presenti nel file.

Poi, all'improvviso, si fermò.

"Aspetta un po'... Qui c'è scritto che è sposato da tre anni e che non ha mai voluto prendersi dei periodi di riposo. Per quale ragione un uomo sposato da poco non vuole stare con sua moglie?"

"Forse perché ha qualcosa da dimostrare, o da nascondere..." arrivò la risposta aspra di Santana.

Sorpreso, Angelos alzò lo sguardo dal file e fissò gli occhi di lei. La tensione che sorse in quel mare blu prima che lei abbassasse lo sguardo, lo colpì particolarmente. Notò anche il modo in cui il suo atteggiamento cambiò da sereno, calmo, ad agitato, nervoso. La curiosità che lo aveva assalito da quando le aveva visto il tatuaggio sulla caviglia aumentò ulteriormente.

"Osservazione interessante, Pearson," domandò appoggiandosi contro la sedia. "Cosa ti ha spinto a fare una simile affermazione?"

Lei si morse il labbro e Angelos sentì un'onda di calore colpire la zona dell'inguine.

"Io... Io non intendevo dire niente in particolare... Era una supposizione, un pensiero senza una base solida..."

"Però, l'hai fatto. Il tuo istinto da donna ti ha portato a dire quello che hai appena detto, vero? Sospetti che ci sia dell'altro sotto...?"

Santana si strinse nelle spalle.

"Si è trattato di un commento generale basato sull'osservazione del comportamento umano. La maggior parte delle persone rientra in una delle due categorie. Magari il comandante Lowell rientra addirittura in tutte e due."

"Cosa vorresti dire, Pearson?" domandò Angelos.

Lei scosse la testa. La sua irritabilità crebbe quando la vide fare esattamente quel movimento.

"Andiamo! Sono sicuro che hai una tua teoria. Sentiamola!" la sollecitò lui impaziente.

"Be'... Penso che il fatto che siano dispersi sia Lowell che i suoi due vice, sia una cosa altamente discutibile. Può sembrare una coincidenza, ma io non credo in coincidenze, signore. Non riesco a capire perché nessuno dei tre fosse presente sul ponte quando è stato dato l'allarme."

IL GUSTO DEL PROIBITO (1 LIBRO - I FRATELLI KRALIDIS)Where stories live. Discover now