Aku Cinta Kamu

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Lvci_09
ci ho messo più di un'ora per trovare il capitolo amami

«Alexander...» Magnus lo tirò a sé, la stregaluce che brillava fra loro cambiando rapidamente colore. Alec non l'aveva mai vista fare niente del genere. Appoggiò la testa alla spalla di Magnus e lasciò che lui lo abbracciasse. Il cuore dello stregone non batteva come quello umano; era più lento, ma stabile. La cosa più stabile di tutta la sua vita, aveva a volte pensato Alec.

«AAAWWWW!» si sentì da parte di Clary e Isabelle. Jace sorrideva triste.

«Baciami» gli disse.
Magnus gli posò una mano sulla guancia e, con delicatezza, quasi in modo assente, fece scorrere il pollice lungo lo zigomo. Quando si chinò per baciarlo, profumava di sandalo. Alec gli afferrò la manica della giacca, e la stregaluce, stretta fra i loro corpi, si accese di rosa, verde e azzurro.
Fu un bacio lento, e triste.

La ragazza dai capelli rossi dovette trattenere le lacrime mentre Isabelle le stringeva la mano.

Quando Magnus si ritrasse, Alec vide che, chissà come, era lui l'unico a sorreggere la stregaluce, che ora brillava di un bianco tenue.
A bassa voce, lo stregone disse: «Aku cinta kamu.»

Quello fu il punto di rottura per Clary che cominciò a piangere come una disperata. I due la guardarono malissimo. «ANDIAMO FAIRCHILD! POSSIBILE CHE DEVI FARE COSÌ OGNI VOLTA?» urlò irritato Magnus.
«Clary stiamo solo recitando» Alec aveva perso il conto di quante volte l'aveva detto.
«Riprendete, toglieremo la voce di Clary in sottofondo» sospirò Raphael.

«Cosa vuol dire?»
Magnus si liberò dalla presa di Alec. «Vuol dire "ti amo". Non che cambi qualcosa.»

«BUAAAAAAAAAH!» urlò Clary. Jace sbuffò.
«Andate avanti poi taglio io quella parte» sospirò Simon.

«Ma se mi ami...»
«Certo che ti amo. Più di quanto pensassi. Ma è finita comunque. Non cambia quello che hai fatto.»

«NO MAGNUS NOOO!» urlò Isabelle. Alec strinse i pugni, trattenendosi dallo strangolare sua sorella (con affetto).

«E stato un errore» sussurrò Alec. «Solo un errore...»
Magnus rise sarcastico. «Solo un errore? È come dire che durante il viaggio inaugurale del Titanic c'è stato un piccolo incidente. Alec, tu hai cercato di accorciarmi la vita.»
«È stato solo... Me lo ha proposto lei, poi io ci ho pensato su e ho capito che non potevo farlo, che non potevo farti una cosa del genere.»
«Però hai dovuto pensarci. E non me ne hai mai parlato.» Magnus scosse la testa. «Non ti sei fidato di me. Non lo hai mai fatto.»

«Eh vedi tu!» esclamò Jace. «Non sapeva niente di te!».
«Ti ci metti anche tu?» gemette Magnus.
«Resta il fatto che Alec ha sbagliato» disse Raphael.
«Grazie, molto utile per i miei sensi di colpa» ribatté il ragazzo in questione.

«Si, invece» ribatté Alec. «Lo farò, ci proverò. Dammi un'altra possibilità...»
«No» rispose Magnus. «E, se posso darti un consiglio: stai alla larga da Camille. C'è una guerra in arrivo, Alexander, ed è meglio se non metti in discussione le tue alleanze. Dico bene?»

Isabelle e Clary si avventarono su Magnus, pronte a farlo fuori. Dovettero intervenire Jace, Simon, Raphael e Alec per fermarle.
Clare stava per piangere dalla disperazione.

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