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«Ti piace?»

La ragazza distolse lo sguardo dalla stupefacente quantità di libri diposta sugli alti scaffali, per rivolgere finalmente l'attenzione sul mostro, pensando di aver sentito male.

«Come, scusa?»

Nightmare aveva realizzato ciò che aveva detto solo dopo aver formulato la domanda, non credendo neanche lui alle sue stesse parole. Cercò allora di rimediare a modo suo.
«Oh, scusa... Ti ho fatto pensare che me ne importasse qualcosa.? Assolutamente no. Prendilo come una una specie di avviso. Non rivedrai più questa stanza.» detto questo si voltò e chiuse la porta che occultava la biblioteca, riducendo la visuale di (T/n) a una semplice lastra in legno con una maniglia.
Nightmare tornò a sedere sulla sua poltrona senza degnarsi di guardare la ragazza negli occhi, sapendo che fardello sarebbe stato il suo viso rattristato.
Lei, dal canto suo, osservò per un po' la porta, per poi capire che non valeva la pena farsi rovinare la giornata da un ragazzo tentacolato, optando per mettersi in ginocchio sul tappeto di fronte a lui e parlare proprio di porte. O dell'argomento più vicino.

«La caccia a Ink come procede?»

«Mi hai visto lasciare il castello per caso.?» replicò scontroso il mostro, mentre il suo unico occhio buono non si posava ancora sulla ragazza.

«Per questo volevo sapere che faremo oggi» dicendo questo gli rivolse uno dei suoi innocenti sorrisi.

«Cercherò Ink in altri universi alternativi finché non lo troverò.»

«Capisco l'ego grande quanto quella meravigliosa biblioteca... - sospirò - però penso che dovresti usare la prima persona plurale. Sai com'è. Non vorrei fraintendere».

(T/n) strinse la pelle delle coscie coperta dalla stoffa nera con le dita, portando lo sguardo su di esse e poi di nuovo su Nightmare, sperando di aver capito veramente male stavolta.

«Tu non vieni.» furono le parole che pronunciò Nightmare.

«Ma così l'accordo...» furono quelle alle quali (T/n) non riuscì a dare un senso, essendo ormai il mostro scomparso dalla sua vista.

~•~

Nightmare fece ritorno solo di sera.
Erano passate ore da quando la ragazza aveva smesso di riflettere sull'anomalo comportamento del mostro rispetto a quanto le era stato riferito su di esso, e aveva stropicciato il tessuto delicato del vestito con le unghie per colpa di una mente stropicciata dai pensieri... solo per poi rimettersi in piedi e passare il tempo come Nightmare non avrebbe voluto, ma allo stesso tempo saputo.

(T/n) se ne stava seduta davanti alla tavola nella sala da pranzo, quando il ragazzo tornò in serata, e non gli rivolse la minima attenzione.

Hey. Non ti è mancato. Hai solo percepito la mancanza di emozioni negative. Il che è perfetto, è giusto.
Non posso cedere così.

Ma lui, che aveva vissuto così tanto tempo in solitudine, non aveva potuto fare a meno di notare l'assenza di una ragazza che gli girasse intorno, sorridendo e imitandolo sarcasticamente, anche solo dopo un semplice ed unico giorno. Uno dei suoi tentacoli si avvicinò al volto della ragazza sollevandolo con delicatezza, per poi spostare una rossa ciocca che le oscurava gli occhi... Al che ella lo osservò, ricominciò a stropicciare la mente e gli fece una domanda.

«Peché tieni un ciuffo davanti all'occhio?»

𝔾𝕖𝕥 𝕐𝕠𝕦 𝕋𝕙𝕖 𝕄𝕠𝕠𝕟 {𝑵𝒊𝒈𝒉𝒕𝒎𝒂𝒓𝒆!𝑺𝒂𝒏𝒔 𝑿 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora