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Da sempre positività e negatività regnano in equilibrio, grazie alla presenza delle mele di un rigoglioso albero, in un regno chiamato DreamTale... Ma già questa parte di storia la sapevate, non è così?
Perciò io (scrittrice e ideatrice di questa xReader *swish*) vi presento la storia di una ragazza che riuscì a far sorridere perfino un mostro, riuscì a guarire un ragazzo malato al cuore, riuscì a ritrasformare un polpo in un principe.
Tutto iniziò per via di una porta, una particolare porta dalla maniglia color argento: nessuno badava alla sua presenza. In fondo a chi poteva importare di una porta dipinta sulla parete di un locale, in mezzo ai tanti che si trovavano nel regno?
In realtà la presenza di quel disegno richiamava ormai da tempo l'attenzione di alcuni giovani, sempre pronti a cercare esperienze nuove, soprattutto da quando si sparse la voce di quali segreti potessero celarsi nel retro di quella fitta parete, incisa da un'unica, insignificante porta dalla maniglia argentata.
Nessuno aveva mai provato ad entrare: gli adulti perché, con la loro poca immaginazione, vedevano sulla parete solo segni di pennello; i giovani perché ultimamente nel regno venivano costruiti locali più adatti ai ragazzi in età adolescenziale. Quella allora rimaneva la locanda nell'angolo più isolato della città.
Eppure più perdeva importanza, più sembrava rimanere lì, ferma, come se aspettasse qualcuno che l'aprisse, per quanto impossibile sembrasse.

~•~

Erano precisamente le 03:19 del pomeriggio, non c'era molta gente, la porta del locale si aprì, facendo così suonare il campanello posto sopra per avvertire che qualcuno stesse entrando: erano due bambini, di all'incirca otto anni ciascuno, sembravano fratelli; insieme a loro un signore robusto, sulla sessantina d'anni, che sembrava scrutare ogni angolo del posticino, quasi stesse cercando il famoso ago nel pagliaio. Infine fermò lo sguardo su un tavolino, facendo cenno ai due ragazzi di sedersi e così fecero.
Il tavolo era proprio di fronte al disegno della porta e i due più piccoli ne furono affascinati; il più anziano allora iniziò a parlare.

«Voi cosa vedete?»

«Una porta» risposero i due.

«E secondo voi c'è qualcosa lì dietro?»

Uno dei due, vestito prevalentemente di giallo e azzurro, osservò la porta, poi disse «Io penso che lì si nasconda un mondo colorato, acceso, felice, come dire...»

«Il mondo dei sogni?» continuò ridacchiando l'altro, vestito con colori più scuri rispetto al primo, il viola prevaleva.

«Esatto!»

«Io invece credo che noi siamo già nel mondo dei sogni, tutto quello che hai detto ce lo abbiamo qua!»

«E allora cosa immagini lá dietro?» chiese la seconda volta il vecchio.

«Se noi siamo in un bel mondo, dietro la porta potrebbe esserci il contrario, un mondo scuro, spento, spaventoso. Il mondo degli incubi, ecco.»

The world of nightmares?

Il bambino sentì un brivido su per la schiena e si guardò intorno.

«Allora non entriamoci mai!» rise quello vestito di giallo.

«Hey? Fratellone mi stai ascoltando?» continuò a parlare lui, ma il fratello non rispondeva, aveva lo sguardo perso per la stanza.

«Nightmare?»

«Cosa? Si certo, non entriamo mai...» rispose infine facendo un sorriso forzato.



𝔾𝕖𝕥 𝕐𝕠𝕦 𝕋𝕙𝕖 𝕄𝕠𝕠𝕟 {𝑵𝒊𝒈𝒉𝒕𝒎𝒂𝒓𝒆!𝑺𝒂𝒏𝒔 𝑿 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓} Where stories live. Discover now