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Nightmare si girò di scatto sentendo come la voce della ragazza si affievoliva, mentre lei si accovacciava sulla neve sperando di ridurre quel freddo gelido che la sovrastava, ma così stava solo portando la sua condizione a un livello estremo: non sentiva più né le mani né i piedi e non poteva fare a meno di tremare. L'unica reazione che ebbe Nightmare di tale stato fu un sospiro: non poteva esprimere in modo migliore quanto che gliene importasse, come l'avrebbe lasciata morire di freddo, e in quelle poche ore nelle quali era stato con (T/n) non aveva saputo dimostrare più che in quell'istante quanto valesse l'appellativo che gli era stato assegnato anni e anni prima: mostro.
Sapeva di avere due possibilità: la prima era quella di togliersi un peso, una ragazzina col suo medesimo obbiettivo, ma con un approccio ben diverso, che avrebbe solo rallentato il processo della ricerca di Ink, poteva considerarlo un vantaggio; ma dall'altra parte si ritrovava un ulteriore guadagno, pensando alla quantità di angoscia e sofferenza di cui si sarebbe potuto avvalere con una dolce ragazza, così innocente per questa vita. Un pensiero decisamente perverso che irrompeva nella mente di Nightmare.

«Non trovo un solo motivo per aiutarti.» disse accentuando sull'aggettivo quantitativo.

«Inoltre ci troviamo in una linea temporale pacifista, ciò significa che arriverà qualcuno per soccorrerti - si abbassò avvicinandosi al viso quasi esangue della ragazza - mentre io dovrò cercare quello stronzo di Ink. Da solo. Alla fine non sei così tanto utile, non sentirti come tale.» dicendo questo passò un dito sotto il mento di (T/n), facendola rabbrividire, per poi rialzarsi e continuare il suo cammino.
Intanto la giovane cercava di trascinarsi a fatica verso qualche posto chiuso, pur di non restare là fuori esposta a temperature tanto rigide; ma mentre si muoveva cominciava a perdere conoscenza.

~•~

Una melodia invadeva la stanza, le note risuonavano armoniosamente all'interno di quelle quattro mura, trasmettendo una certa serenità. E avvolta da una calda coperta (T/n) si risveglió, sdraiata su un divano, con accanto un tavolino sul quale si trovava una tazza con suscritto "Magnificent Sans' ".
Si sentì improvvisamente ricoperta da una cascata di colori.

«Viola, magenta, arancione, viola, beige, beige, magenta...» aveva questa capacità di canticchiare le diverse sfumature dei colori, collegandole alle note.

Non c'era nessun altro oltre lei in quella stanza, anzi, in quella casa. Sedendosi si accorse di un biglietto di fianco alla tazza, perciò lo prese e lesse:

Ehi là! È il Magnifico Sans che ti scrive!
Ma puoi chiamarmi solo Sans.
Mio fratello ti ha trovata sulla neve, non sembravi stare molto bene, perciò ti ha portata a casa nostra eheh!
Ti ho lasciato della cioccolata calda nella mia tazza preferita, così al tuo risveglio potrai riscaldarti ancora di più!
Oh, Papyrus dice che assomigli ad un'umana, ma anche se lo sei ti risparmierò, solo per sta volta...

Dal Magnifico Sans!

P. S.
Puoi trovare dei deliziosi tacos in cucina, cucinati dal Magnifico Sans in persona!

(T/n) sorrise leggendo quella lettera, per poi alzarsi e dirigersi verso la cucina, dove trovò una serie di lettere firmate in alternanza da Swap!Papyrus e Swap!Sans... Rispettivamente dicevamo di stare attenta ai tacos perché potevano causargli un forte mal di pancia, e di non ascoltare quello che diceva il fratello maggiore. Nel dubbio decise di tornare nel salotto, dove di nuovo una valanga di colori la investì. La musica sembrava quasi chiamarla a sé.

𝔾𝕖𝕥 𝕐𝕠𝕦 𝕋𝕙𝕖 𝕄𝕠𝕠𝕟 {𝑵𝒊𝒈𝒉𝒕𝒎𝒂𝒓𝒆!𝑺𝒂𝒏𝒔 𝑿 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓} Where stories live. Discover now