𝐂𝐇. 𝐗𝐈

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Quello che stavano percorrendo non era di certo un viaggio pieno di parole, bensì un viaggio accompagnato dal silenzio dei respiri ben amalgamati tra di loro. Ci vollero un paio di minuti prima che arrivassero davanti alla dimora di Dustin e, non appena arrivati, Eddie procedette come di solito: scese dall'auto, aprì la portiera ad Adele e la fece scendere dalla sua vettura all'avanguardia che chiuse pochi istanti più tardi. I due si guardarono senza dire nessuna parola ma i loro sguardi parlavano chiaro, si guardavano come se quella sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti nonostante, in realtà, si sarebbero rivisti probabilmente la sera stessa o il giorno dopo, ma questo non condizionò la loro voglia di passare altro tempo assieme, così Adele tese il braccio verso la mano di Eddie per poter giocherellare con le sue dita mentre un dolce sorriso si fece spazio tra le sue labbra carnose. "Vuoi... entrare?" Domandò senza troppi giri di parole, gli occhi del moro brillarono alla sua domanda. "Non sei obbligato! Devi essere stanco dato che non hai dormito nien-" La bionda tentò di parlare, ma il moro la zittì con un dolce bacio a stampo.

"Non sono così stanco." Rispose una volta essersi staccato dalle labbra carnose della più piccola. "Sicura che per Dustin non sia un problema?"

"Oh, sarà felice di vederti appena si sveglierà." Ammise Adele mentre intrecciò le dita a quelle di Eddie, si incamminò verso la porta di casa ed inserì le chiavi con una mano, aprì la porta e vi entrò in silenzio con il ragazzo dietro di se, invitandolo a chiudere la porta senza fare troppo rumore. "La signora Henderson è già andata al lavoro, però non fare rumore." Sussurrò la ragazza intenta a camminare in punta di piedi verso la propria stanza col riccio. "Non vorrei svegliare Dustin, è ancora troppo presto." Entrò in camera con il più grande e chiuse la porta dietro di loro, si sedette sul letto e picchiettò la mano accanto a se invitando Eddie a fare lo stesso.

Lo sguardo di Eddie vagava per la stanza profumata, curata e in ordine della ragazza, come se avesse visto raramente la camera di una ragazza. "Cercherò di fare il ninja." Scherzò il riccio prima di sedersi sul letto accanto alla bionda, avvolse un braccio attorno alle sue spalle e la attirò a se mentre con una mano carezzò il braccio della minore. "Hai una bella camera, sicuramente più ordinata della mia."

Adele posò lo sguardo su Eddie e corrugò le sopracciglia. "Sei mai stato nella camera di una ragazza?" Chiese spontaneamente, trasportata dalla curiosità.

Eddie deglutì e fece spallucce, guardandola dall'alto. "In realtà le ho sempre portate a casa mia, e sono sempre state delle "occasioni", chiamale come preferisci." Ammise il ragazzo, ora spaventato dalla reazione che la ragazza avrebbe potuto avere nei suoi confronti.

"Giuro che se sono un'occasione anche io, Munson..." Borbottò la ragazza strizzando gli occhi. "...Ti raso quella bella chioma che ti ritrovi."

"Ehi!" Parlò il riccio, scuotendo la testa. "Per mia fortuna e per tua sfortuna non sei un'occasione." Rivelò, la bionda tentò di nascondere un sorriso. "Io posso tenermi la mia chioma e tu puoi tenerti il pazzo di Hawkins che vive in una roulotte."

Adele continuò a guardarlo negli occhi e fece finalmente uscire quel sorriso che stava cercando di nascondere. "Non mi dispiace la tua roulotte." Ammise la bionda mentre si voltò totalmente verso di lui e appoggiò le proprie gambe sulle sue, permettendo ad Eddie di appoggiare una mano sulla coscia scoperta della ragazza. "E mi piace la tua camera. È caotica ma il letto è di una comodità assurda, mi sono addormentata subito."

"Ti sei addormentata subito perché eri ubriaca Adele, non perché il letto fosse comodo." Disse Eddie prima di beccarsi un leggero schiaffo sul petto. "Che c'è? È la verità, ma posso confermarti che il mio letto è molto comodo anche da sobri."

"È un invito a testare il tuo letto da sobria?" Chiese la bionda, accennando un lieve sorriso malizioso.

"Può darsi." Sussurrò Eddie intento a mangiarsi con gli occhi le labbra della più piccola. "Anche questo è comodo."

𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐓𝐎 𝐓𝐇𝐄 '𝟖𝟎𝐒 | Eddie Munson.Where stories live. Discover now