𝐂𝐇. 𝐕𝐈

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"No! Non cosi, aspetta." Eddie si sedette dietro la ragazza e avvicinò le dita affusolate alla sua mano posizionata sulle corde dello strumento, la spostò leggermente e tolse la propria mano. "Devi premere qua." Spiegò prima di applicare una lieve pressione sulle dita della ragazza concentrata ad imparare.

Adele, incantata da come le dita del ragazzo si muovessero così facilmente sulla chitarra, scosse la testa e accennò una debole risata prima di voltarsi a guardarlo. "Non so come tu faccia ad essere così bravo con la chitarra, sono un disastro."

"Nah, non dire così." Parlò il moro prima di spostare la chitarra dalle gambe della ragazza e appoggiare entrambe le sue mani calde sulle sue spalle. "Ci vuole un po' di allenamento e tanta forza di volontà, ti assicuro che probabilmente mi batterai pure prima o poi." La guardò da dietro e sorrise, quasi per darle conforto. "Suono da tanto, ho un gruppo con i miei amici e suoniamo spesso." Cominciò a raccontare mentre, con due dita, giocherellava con i capelli biondi di Adele. "Non abbiamo un gran pubblico, sono i soliti cinque ubriaconi che vengono a vederci."

"Beh, meglio di niente no?" Adele chiuse gli occhi rilassata dalle carezze del moro, percependo nel frattempo una scia di brividi percorrerle la schiena. "Penso verrò a vedervi allora, così il pubblico sarà di sei persone la prossima volta."

Eddie sorrise e lasciò scivolare i capelli della bionda dalle proprie dita prima di carezzarle una spalla. "Ne sarei contento." Rivelò. La minore arrossì, ma il moro non se ne accorse essendo dietro di lei. "Vieni con Dustin?" Domandò per rompere il silenzio formatosi tra loro.

"Sempre se non ha impegni con Mike." Mormorò la ragazza prima di girarsi verso di lui e guardarlo. "Con o senza Dustin, prometto di venire." Continuò annuendo con la testa, allungò il mignolo verso il ragazzo e accennò un sorriso non appena lui avvolse il dito attorno al suo, scuotendoli leggermente.

"Ci conto, non deludermi." Rispose Eddie sorridendo, lentamente lasciò andare la presa dal mignolo della minore e si sporse verso il comodino sulla quale teneva appoggiato un pacchetto di sigarette, ne prese due ed una la allungò ad Adele. "Vuoi?"

La bionda sorrise e si allungò verso la mano di Eddie. "Perché no." Disse, ma il riccio si alzò dal letto e alzò il braccio in aria, rendendo alla bionda impossibile prendere la sigaretta.

"Vieni a prendertela." Rise il moro, scappando dalla camera. La minore si alzò di scatto dal letto e corse verso di lui con la mano alzata. "Sei lenta!" Esclamò il ragazzo prima di aprire la porta della roulotte per uscire e correre nel prato attorno ad essa.

"Eddie!" Urlò la ragazza ridendo mentre continuò a seguirlo fuori dalla roulotte. Corsero per un paio di minuti fino a quando la ragazza riuscì ad afferrare il riccio dai lembi della maglietta e tirarlo verso di se, ancora con il braccio alzato in aria. La bionda saltellò mantenendo una mano attaccata al bordo della sua maglia per impedirgli di scappare, il ragazzo la guardò dall'alto mentre uno sghembo sorriso si fece spazio sul suo volto. "Dai, dammela."

"Mi merito qualcosa in cambio, no?" Chiese retoricamente il ragazzo mantenendo il braccio alzato con le due sigarette tra le dita.

Adele sbuffò e giocò col bordo della sua maglia. "Cosa vuoi, Munson? Sentiamo."

Eddie accennò una risata e inclinò leggermente il capo prima di parlare. "Stupiscimi." La bionda scosse la testa e spostò la mano dal bordo della sua maglietta al colletto di essa, lo chiuse in un pugno e lo avvicinò a se. Il riccio, incantato dal volto della bionda così vicino al suo, abbassò lentamente il braccio e si avvicinò ulteriormente a lei aspettandosi un bacio, ma Adele si rivelò di nuovo più furba di lui. La ragazza allungò la mano verso quella di Eddie e prese la sigaretta dalle sue dita, sorrise e si allontanò leggermente lasciando il riccio con le labbra socchiuse. Accennò una risata e scosse la testa mentre guardò la bionda appoggiare il filtro della sigaretta tra le labbra. "È la seconda volta." Disse prima di estrarre l'accendino dalla tasca dei jeans e passarlo a lei. "Ci sai fare, non posso negarlo."

Adele sorrise e inclinò la testa di lato, si accese la sigaretta poi passò nuovamente l'accendino al moro davanti a lei. "Grazie, grazie." Rispose prima di appoggiarsi alla parete della roulotte dietro di lei.

"Non smetterò di provarci in qualsiasi caso." Ammise Eddie accendendosi la sigaretta, mise l'accendino in tasca e si avvicinò a lei prima di appoggiare una mano alla parete della roulotte e bloccare la ragazza contro essa. "Prima o poi ce la farò."

"E questo cosa te lo fa credere?" Domandò la ragazza guardandolo dal basso mentre continuava a fumare. Eddie accennò una risata mentre aspirò un tiro dalla propria sigaretta.

"Non so Adele, tu cosa pensi?" Domandò, allungando una mano verso il suo fianco. "Io credo che le tue guance si scaldino un po' troppo spesso quando ci sono io." Disse, facendo pressione sul fianco ben delineato della minore. "Credo anche che tu spesso ti perda a guardare le mie labbra al posto dei miei occhi." Continuò a parlare mentre Adele, difronte a lui, deglutì. "Posso sentire la tua pelle rabbrividire da sopra il vestito, succede con tutte le persone che incontri o solo con me?" Chiese inclinando la testa.

"Smettila." Borbottò la ragazza prima di appoggiare la mano su quella di Eddie per cercare di staccarla, cosa che fece solo stringere di più la presa al maggiore. "È solo un caso."

"Un caso, così si dice ora?" Accennò una risata mentre spostò una ciocca di capelli dal volto di Adele per portarla dietro il suo orecchio. "Non credo sia un caso." Rivelò prima di avvicinarsi alla ragazza, premendo il suo esile corpo contro la parete. "So che lo vuoi quanto lo voglio io."

Adele schiuse le labbra e strinse la mano di Eddie ancora appoggiata sul proprio fianco, chiuse gli occhi per qualche istante e fece un respiro profondo prima di scuotere la testa. "E anche se fosse?" Mormorò facendo accennare un sorriso al riccio. "Non ti conosco ancora abbastanza."

Eddie rise e spostò la mano dal fianco della ragazza al suo volto, carezzò la sua guancia e posò successivamente la propria mano sulla nuca della più piccola, carezzandola lentamente. "Avrai modo di conoscermi." Parlò prima di leccarsi le labbra. "Usciamo assieme domani."

"Sono obbligata?" Chiese scherzando Adele, stuzzicandolo. "E se non fossi libera?"

"Oh, cos'hai da fare di così tanto importante?" Domandò Eddie accennando un lieve sorriso.

"Magari devo uscire con qualcun altro." Continuò a stuzzicarlo la bionda, il riccio prese il proprio labbro inferiore tra i denti e ne mordicchiò i lati, scosse la testa e accennò una risatina.

"Nah." Disse soltanto prima di allontanarsi leggermente dal corpo della ragazza. "Cancella qualsiasi impegno di domani, ti passo a prendere alle 20." Continuò a parlare, togliendo la mano dalla nuca di Adele. "Ti riporto io a casa poi."

La più piccola accennò un sorriso e fece spallucce prima di aspirare l'ultimo tiro dalla sigaretta, la lasciò cadere dalle proprie dita e la pestò con la punta del piede prima di guardare Eddie negli occhi. "Allora ci vediamo domani, Munson."

𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐓𝐎 𝐓𝐇𝐄 '𝟖𝟎𝐒 | Eddie Munson.Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum