𝐂𝐇. 𝐕𝐈𝐈𝐈

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Dustin e Mike si presero qualche istante per guardare il ragazzo più grande seduto tra di loro sul divano, inclinando entrambi la testa. "Non ti ho mai visto così..."

"Così come?" Chiese Eddie a Dustin, confuso.

Dustin sorrise e diede delle leggere pacche sulla spalla sinistra del ragazzo prima di parlare. "Non so, sembri diverso." Ammise, guardandolo. Il maggiore indossava una maglia nera, la sua classica giacca di pelle abbinata al suo gilet di jeans con la stampa del gruppo Dio, un paio di jeans chiari strappati sulle ginocchia e le scarpe bianche. "Ti vedo agitato, sbaglio?"

"Oh, non sbagli." Rispose Eddie mentre con la mano destra strofinò la propria nuca. "Adele vi ha detto qualcosa?"

"A parte che le hai chiesto- o meglio, imposto di uscire?" Sottolineò Mike, scuotendo poi la testa. "Non ha detto nient'altro."

Eddie tirò un sospiro e divaricò le gambe, appoggiò la schiena allo schienale del divano e portò le mani dietro la testa prima di guardare Dustin. "Niente di niente?" Domandò nuovamente, tenendoli sulle spine.

"È successo qualcosa tra di voi?" Chiese Mike attirando lo sguardo del maggiore su di se.

"Ho provato a baciarla." Ammise, facendo strabuzzare gli occhi a Dustin.

"TU CHE?" Domandò il ricciolino quasi stupito, un sorriso sghembo si fece largo sul suo volto. "E?"

"E non ci siamo baciati, nel senso..." Il riccio si alzò dal divano e incrociò le braccia al petto mentre cominciò a camminare avanti e indietro per il salotto. "Avremmo potuto farlo, ma Adele ha preferito la scelta del 'forse è meglio conoscerci un po' prima'." Fece il segno delle virgolette con le dita mentre i suoi occhi si posarono sulla porta della stanza che pensava sarebbe stata quella di Adele.

"Sai, Eddie." Cominciò Mike a parlare. "Penso che abbia fatto la cosa giusta, non ti ha rifiutato no?" Domandò, il maggiore scosse la testa. "Vuole solo conoscerti abbastanza da poter sapere qualcosa di più di te, anche io e Undi-"

"Avevate 12 anni, Mike." Si intromise Dustin, guardando l'amico sul divano. "Loro ne hanno leggermente di più."

"Okay! Okay, forse non è la stessa cosa, ma Adele non ha tutti i torti." Disse Mike, guardando poi la porta della camera della ragazza. "Credo sia quasi pronta."

"Hey, Eddie." Mormorò il ricciolino, attirando l'attenzione del ragazzo. "Vai a controllare se è pronta, non penso ti manderà via." Terminò Dustin, accennando un sorriso.

"Vado." Rispose il maggiore avvicinandosi successivamente alla camera della ragazza, portò una mano nella tasca dei jeans e con l'altra bussò, attirando l'attenzione di Adele intenta a truccarsi.

"Sto finendo di truccarmi Dustin!" Urlò la ragazza dalla stanza, provocando un sorriso al ragazzo. "Tra dieci minuti sono pronta."

Il ragazzo si leccò le labbra e lentamente aprì la porta senza farsi sentire dalla ragazza, la chiuse dietro di se e si appoggiò al muro con la spalla, incrociò le gambe e le braccia prima sorridere e inclinò la testa. "Dustin... Non credo mi si addica molto come nome." Parlò Eddie, facendo sobbalzare la ragazza e facendole macchiare la palpebra di mascara.

"Eddie!" Urlò spaventata, sentendo il ragazzo ridere di rimando. "Mi hai fatto sporcare, guarda." Sbuffò mentre con l'indice si indicò la palpebra, il riccio scosse la testa e si avvicinò dopo aver preso un fazzoletto dalla scrivania su cui era appoggiata la ragazza.

"Scusami." Mormorò avvicinandosi al suo volto col fazzoletto, si piegò leggermente per arrivare alla sua altezza da seduta e passò delicatamente il pezzo di carta sulla palpebra della ragazza per pulirla. "Non pensavo ti spaventassi." Continuò a parlare, guardandola. Adele aveva le labbra schiuse e gli occhi incastonati ai suoi, la vicinanza tra i loro volti era minima. "Ecco fatto, M'lady." Sussurrò dopo aver appoggiato il fazzoletto sulla scrivania, portò lo sguardo sugli occhi verdognoli della ragazza e sorrise leggermente, alzando il suo mento con due dita. "Sei davvero bella Adele, lo sai?"

Adele arrossì al suo complimento e abbassò lo sguardo, nascondendo un sorriso. "Grazie." Rispose prima di prendere un lucida labbra dalla scrivania e avvicinarlo alla sua bocca carnosa, ma il maggiore la interruppe.

"Lucida labbra?" Chiese, inclinando la testa. "Non è appiccicoso poi?"

La bionda rise e scosse la testa, alzando un sopracciglio. "Per cosa dovrebbe essere appiccicoso, Eddie?" Domandò per stuzzicarlo, portando lo sguardo sul suo.

"Ah-ah." Rise per finta, porgendole la mano. "Dimenticavo che mi fotti tutte le volte." La ragazza si diede il lucida labbra e prese successivamente la mano del ragazzo per alzarsi dalla sedia, rivelando gli abiti che indossava. Eddie sorrise debolmente e la guardò dall'alto incantato, il corsetto delineava perfettamente la sua silhouette e la gonna nera di jeans fasciava la sua vita come avrebbe voluto che le sue braccia la fasciassero, Dio solo sapeva cosa avrebbe voluto fare il riccio in quell'istante.

"Tutto okay?" Chiese la ragazza, risvegliando Eddie.

"Si, si tutto okay." Disse, aprendo la porta subito dopo. "Sei pronta?" Domandò, ricevendo un cenno positivo da parte della più piccola. Dopo aver fatto uscire dalla stanza la bionda, la seguì e si voltò verso Dustin e Mike, scuotendo la mano. "Ci vediamo all'Hellfire domani, puntuali."

"Agli ordini." Rispose Dustin, portando poi lo sguardo su Adele. "Quando torni stasera?"

"Non so, non aspettarmi se torno troppo tardi." Rispose Adele avvicinandosi al ragazzo, si chinò per lasciare un bacio sulla sua fronte e passò la mano tra i suoi ricci castani. "Fate a modo." Concluse prima di uscire dalla dimora del più piccolo e affiancarsi a Eddie, entrambi diretti verso la sua auto.

"Per un secondo avrei voluto essere Dustin, non te lo nego." Ammise Eddie, facendo ridere la ragazza.

Adele si voltò verso di lui e si leccò le labbra, corrugando le sopracciglia. "Vuoi un bacio sulla fronte anche tu?"

"Avrei avuto anche le tue tette in faccia." Disse Eddie, facendo strabuzzare gli occhi alla ragazza accanto a lui. "Non male come visuale, no?"

"Ti piacerebbe." I due salirono in macchina e la ragazza si allacciò la cintura subito dopo Eddie che fece partire l'auto e cominciò a guidare. "Quindi dove mi porti, Munson?"

Eddie sorrise e si voltò per qualche istante verso la ragazza prima di riportare lo sguardo sulla strada. "Skull Rock, sai cos'è o... dov'è?" Chiese, ricevendo una risposta negativa da parte di Adele. "Un nostro amico l'ha chiamato così, di solito è il posto dove la gente va a pomiciare ma posso prometterti che è un posto tranquillo e che lì potremmo stare da soli senza nessuno a disturbarci." Continuò a parlare, sentendo lo sguardo della ragazza su di se. "Li potremo conoscerci quanto vuoi, promesso."

Adele si fece scappare un sorriso mentre il suo sguardo si posò sullo specchietto retrovisore dell'auto del riccio, notando gli alcolici sui sedili posteriori. "Quegli alcolici servono a farmi sballare per riuscire a baciarmi?" Domandò ironica, portando lo sguardo sul ragazzo alla guida.

"Molto divertente, Adele." Borbottò il ragazzo, accennando un leggero sorriso. "Ho pensato che bere un po' ci avrebbe fatto aprire a sufficienza." Rivelò, voltandosi per qualche istante verso la ragazza. "Non ho cattive inten-"

"Lo so Eddie, stavo scherzando." Lo bloccò la bionda leccandosi le labbra, il ragazzo nel frattempo parcheggiò e spense la macchina, lasciando confusa la ragazza.

"Dobbiamo andare a piedi da qui." Parlò Eddie, prese gli alcolici dai sedili posteriori e scese dalla macchina. La ragazza portò la mano sulla maniglia dell'auto ma il moro la raggiunse per primo, le aprì lo sportello da fuori e le fece cenno di scendere, causandole un sorriso.

La più piccola scese dall'auto e chiuse lo sportello dietro di se, ringraziandolo a bassa voce. Entrambi cominciarono a camminare verso Skull Rock in silenzio, le cicale ancora intente a cantare in quella calda notte d'estate. Non servivano parole a loro due, perché il silenzio che si era creato tra loro in quel momento valeva più di mille parole.

𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐓𝐎 𝐓𝐇𝐄 '𝟖𝟎𝐒 | Eddie Munson.Where stories live. Discover now