𝐂𝐇. 𝐈𝐈

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"Quindi eri al campo estivo con Dustin?" Chiese la signora Henderson continuando ad accarezzare il suo gattino, sul suo volto non scompariva mai quel sorriso rassicurante da mamma.

"Esattamente." Risposi strofinando il palmo delle mani sulle gambe coperte dai jeans larghi. "Suo figlio è una persona fantastica, se lo lasci dire." Dissi sorridendo, guardando Dustin seduto accanto a lei. "È un ragazzo così educato, non se ne vedono molti così in giro."

La signora Henderson ridacchiò e posò una mano sulla mia gamba applicando una leggera pressione. "Dammi pure del tu, Adele. Casa nostra è casa tua adesso." Sorrisi ampiamente e annuii prima di guardare Dustin alzarsi dal divano.

"Mamma, dobbiamo andare." Il ricciolino si avvicinò a me e mi prese dal polso per tirarmi e alzarmi dal divanetto, lasciandomi confusa. "Porto Adele a conoscere quelli dell'Hellfire."

"Non fare tardi, e stai attento." Disse la signora Henderson mentre Dustin mi trascinò verso la porta. "Divertiti Adele!"

"Grazie signora Henderson!" Esclamai prima di uscire dalla porta di casa e voltarmi verso Dustin. "Hey, Dustin io... non credo di avere proprio l'aria di una ragazza degli anni 80." Dissi guardandomi: indossavo un paio di converse bianche, dei jeans larghi e una maglietta bianca corta. Dustin sorrise e fece spallucce prima di avvicinarsi alla bicicletta appoggiata al muro.

"In realtà si, non ti preoccupare. Domani andremo a prendere qualche vestito." Prese la bicicletta e la sporse verso di me. "Caricami dietro, ti va? Ti faccio strada, ho solo questa bicicletta per ora." Ridacchiai e montai sulla sella aspettando che il ricciolino montasse sul portapacchi. "La strada è tutta dritta, al fondo della via giri a destra e poi trovi la scuola davanti a te."

"Agli ordini." Dissi prima di cominciare a pedalare lungo la strada, l'aria fresca delle sere d'estate faceva volare i nostri capelli ed il silenzio pacifico della città era forse la cosa più rilassante che avessi mai sentito fino ad ora. Dopo circa cinque minuti di tragitto intravidi la scritta Hawkins High School su un edificio abbastanza grande per poter sembrare una scuola, cominciai a frenare e mi voltai per qualche istante verso Dustin. "È questa?" Il ragazzo annuì così mi diressi verso lo spazio riservato al parcheggio delle bici, una volta arrivati frenai e feci scendere prima il ricciolino, posai la bici e scesi di conseguenza, guardandolo. "E adesso? Cos'è questo Hellfire?"

"È un club fighissimo. Giochiamo ad un gioco che si chiama Dungeons & Dragons e ci troviamo qua almeno una sera a settimana, a volte anche di più." Mi disse, facendomi sorridere. Avevo sentito parlare di quel gioco così tanto spesso da Steve ma non avevo mai assistito ad una vera e propria partita. "Sai cos'è Dungeons & Dragons?"

"Si, so cos'è." Dissi guardandomi le punte dei piedi, sorridendo. "Mio padre mi raccontava sempre che da giovane dei suoi amici amavano giocarci, ne erano veramente ossessionati." Raccontai mentre Dustin mi sorrise. "Sei sicuro che io possa stare qua?"

"Siamo tutti maschi, pensi che si lamentino se porto una ragazza?" Scherzò mentre si incamminò verso il portone della scuola, lo aprì e mi fece spazio per farmi passare. "Dobbiamo andare nella classe di teatro, è lì che teniamo il club." Disse indirizzandomi verso la classe mentre mi guardai intorno, pensando che quella sarebbe stata la mia scuola d'ora in poi. Arrivati davanti alla porta della presunta classe di teatro, Dustin bussò alla porta e io mi misi dietro di lui, aspettando che qualcuno aprisse. "Stai tranquilla, sono tutti am- Eddie!" Esclamò il ragazzo.

3RD PERSON'S POV

Adele alzò lo sguardo non appena il ricciolino richiamò un nome a lei sconosciuto, permettendole di incrociare lo sguardo con un ragazzo dall'aria quasi misteriosa ma interessante. Il suo volto era circondato da capelli lunghi neri e ricci, gli occhi scuri penetravano gli occhi altrettanto scuri della bionda che deglutì non sapendo bene cosa dire. Il ragazzo sicuramente più grande di lei incrociò le braccia al petto guardandola dall'alto. "Henderson, chi è lei?" Chiese, facendo schiudere le labbra ad Adele.

"Si chiama Adele, è una mia amica del campo estivo. Si è trasferita a Hawkins e non conosce nessuno, pensavo sarebbe stata una buona idea portarla qui con me stasera." Disse Dustin guardando la ragazza. Eddie guardò il ragazzo prima di rivolgere nuovamente lo sguardo verso la bionda. "È un problema?"

Il moro alzò le spalle e si spostò verso la porta per permettere ai due di entrare nella stanza buia illuminata da qualche lampadina qua e là. "Basta che non disturbi la nostra partita, siamo ad un punto molto difficile." Disse soltanto mentre guardò i due entrare, si leccò le labbra rosee e chiuse la porta dietro di loro. Poté scommettere di non aver mai visto una ragazza così carina prima d'ora, gli sembrò una ragazza di altri tempi - ed effettivamente era proprio così, ma solo Dustin ne era al corrente. "Siediti dove vuoi." Parlò il ragazzo rivolgendosi ad Adele.

"Oh, certo." Rispose la minore prendendo posto accanto a Dustin, accavallò le gambe e guardò il tavolo allestito. "Quindi vi trovate qua ogni settimana per giocare?" Domandò. "Chi è il Dungeon Master tra di voi?"

La domanda lasciò Eddie a bocca aperta, era scioccato che una ragazza così bella come lei conoscesse un gioco da nerd come Dungeons & Dragons, ma questo la rendeva solo più attraente ai suoi occhi. "Conosci Dungeons & Dragons?" Chiese guardandola.

"Dustin, dove hai trovato una ragazza che sa di questo gioco?" Chiese Mike, seduto qualche posto più lontano rispetto a Dustin.

"Certo che lo conosco." Rispose Adele guardando Eddie, seduto a capotavola. "Mio padre mi raccontava sempre che quando era giovane alcuni dei suoi amici ne erano ossessionati, ho provato a giocare qualche volta ma non ci capisco molto." Ammise la bionda prima di accennare una debole risata. "Deduco tu sia il Dungeon Master, dato che sei capotavola." Guardò Eddie, notando come il ragazzo stesse ora sorridendo. Era un sorriso così tenero che il battito di Adele per qualche istante accelerò.

"Sono io, sì." Rispose il moro prima di sistemare la propria postazione ed iniziare a narrare la vicenda, rendendo Adele curiosa. Il tono di voce con la quale il ragazzo stava descrivendo lo scenario in cui i giocatori si trovavano era coinvolgente, talmente tanto che la bionda sarebbe stata ore ad ascoltarlo parlare. Ormai persa nei suoi pensieri ma pur sempre intenta ad ascoltare il riccio narrare il gioco, venne risvegliata dalle urla dei ragazzi seduti al tavolo.

"No! Vecna è morto!" Urlò Dustin accanto a lei, facendola quasi sobbalzare dallo spavento.

"L'ha ucciso Kas!" Continuò a parlare Mike, facendo ridacchiare Eddie.

"Così si pensava, amici miei. Così si pensava." Disse il moro prima di guardarli e inclinare la testa di lato. "Per oggi abbiamo finito, la prossima settimana continuiamo da questo punto." Eddie sistemò le proprie cose, gli altri si alzarono dalle loro sedie e Adele fece lo stesso, non accorgendosi di come il riccio la stesse guardando.

"Ci vediamo in giro Eddie." Disse Dustin prima di uscire dalla classe di teatro assieme a tutti gli altri, seguiti da Adele. Nonostante avessero lasciato l'aula, la ragazza di tanto in tanto si girava per vedere se Eddie li avesse seguiti, cosa che non fece.

"Lui non viene con noi?" Chiese la bionda corrucciando le sopracciglia.

"Credo abbia delle faccende da sbrigare qua nei dintorni." Rispose Dustin uscendo dalla scuola. "Faccende tipo vendere droga."

"Oh." Rispose la ragazza prima di avvicinarsi alla bici e prenderla. "Capito."

Dustin la guardò e sorrise, salendo sul portapacchi. "Ti interessa Eddie?" Domandò curioso mentre la bionda montò sulla bici.

"Eh? No! Ero solo curiosa sul perché fosse rimasto lì dato che siamo venuti via tutti." Parlò Adele prima di cominciare a pedalare verso casa. Non poteva dire che le interessasse una persona dopo averci scambiato poche misere parole, ma poteva sicuramente dire che quel ragazzo la intrigava da capo a piedi.

𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐓𝐎 𝐓𝐇𝐄 '𝟖𝟎𝐒 | Eddie Munson.Where stories live. Discover now