Capitolo 19

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Il grande giorno è arrivato: il Gran Premio di Imola è alle porte. Mi alzo di scatto ignorando quel leggero mal di testa tipico di quando ti alzi troppo in fretta. Oggi sarebbe stato uno dei giorni migliori di sempre e nessuno sarà in grado di rovinarmelo. Mi fiondo sulla valigia e cerco la mia divisa e, mentre mi stavo dirigendo verso il bagno, sento che qualcuno si lamenta: Charles ancora non si alza dal letto e se va avanti così sicuramente faranno correre Antonio Giovinazzi al suo posto. È come se mi avesse letto nel pensiero visto che, dopo nemmeno due secondi, scatta in piedi e viene verso di me "Buongiorno splendore" mi lascia un leggero bacio sulle labbra per poi guardarmi meglio e fissarsi sulla divisa che ho in mano "ti starebbe molto meglio rossa" alzo gli occhi al cielo "lo so ma dovrai aspettare un po' per vedermela addosso" dico prima di fiondarmi in bagno. Accendo il telefono e parte la mia playlist dei Coldplay: ottimo modo per cominciare la giornata. Non appena mi sono cambiata mi osservo allo specchio e noto che ho una faccia diversa: sono più serena e più rilassata, sicuramente essermi tolta il drama Charles-Charlotte mi ha ringiovanito di molti anni. Comincio a truccarmi sulle note di Canyon Moon di Harry Styles quando il monegasco fa irruzione in bagno "scusami ma ci stavi mettendo veramente tanto" apre il getto della doccia e ci entra pochi minuti dopo. Devo riuscire a mantenere gli ormoni caldi ed impedirmi di saltargli addosso e, dopo vari tentativi ci riesco. "Io scendo a fare colazione, ti aspetto sotto" gli lascio un bacio sulla guancia mentre lui si trova ancora in camera a vestirsi.
Il rapporto che abbiamo creato è sensazionale: ormai riusciamo a convivere senza litigare pesantemente (più o meno).

"Eccola qui, il mio ingegnere preferito" Max mi circonda le spalle con il suo braccio "Oggi verranno anche Kelly e Penelope, non vedo l'ora di fartele conoscere" dice entusiasta ed io non posso che essere più felice di questa notizia: Kelly Piquet è una ragazza che ho sempre ammirato e che ha cresciuto una bambina completamente sola, proprio come Veronica, inoltre spero che le bambine possano andare d'accordo visto che hanno la stessa età "immaginati Penelope che gioca con Eleonora. Già le immagino". Ci mettiamo a sedere e gustiamo la nostra colazione quando il pilota della Ferrari fa il suo ingresso trionfale sedendosi vicino a me "come va Charles? Dai che oggi porti a casa un'altra vittoria" quasi mi strozzo quando sento quella frase: si, Charles è bravo, ma io sono molto scaramantica e, parlare già di chi possa vincere il Gran Premio, mi sembra un po' troppo affrettato "Hai paura Max?" Sento che il ragazzo al mio fianco si sta innervosendo. Il rapporto tra questi due è abbastanza complicato: si sono sempre odiati partendo dalle gare ai kart per arrivare alle gare di Formula 1, però quest'anno sembra cambiare qualcosa. Si stanno sopportando e stanno dimostrando di essere entrambi piloti molto validi. "Giulia tra mezz'ora Toto ci vuole nel Box" George mi salva da questa situazione imbarazzante e, dopo essere salita in camera a prendere il resto delle cose, torno nella hall, in disparte vedo Charles che sta giocando al telefono "ci vediamo dopo campione" lo bacio e poi seguo il mio pilota.

Mancano ormai pochi minuti all'inizio del Giro di Formazione e, dopo una Sprint deludente che vede Russell all'undicesimo posto, dobbiamo tentare l'impossibile. "Ricordati che sei il migliore pilota su questa pista e che nessuno può osare superarti" come sempre ci diciamo frasi motivazionali per rendere questa gara il più positivo possibile "mi fido di te al cento per cento, ti voglio bene" dopo che mi ha abbracciato mi dirigo al muretto e comincia la magia.
La pista non è nelle sue migliori condizioni: siamo sul bagnato pertanto la visibilità è abbastanza compromessa. Ci servirà il doppio della concentrazione.
Le luci del semaforo si spengono e si parte. Ovviamente Charles non riesce a superare Max ma non ci faccio nemmeno più di tanto caso: devo concentrarmi unicamente su George. Non ci saremo mai aspettati uno scenario del genere: la Ferrari di Carlos Sainz finita nella Ghiaia trascinata da Daniel provocando una bandiera gialla "Safety Car" apro il collegamento e ciò che mi fa scaldare il cuore è ciò che mi chiede George "Sta bene Carlos?" So che può sembrare una domanda banale però nel momento in cui tu stai gareggiando trovi del tempo per preoccuparti per un tuo amico, lo trovò qualcosa di meraviglioso.
Questa gara si sta trasformando in un qualcosa di spettacolare non solo abbiamo visto un sorpasso magnifico di Charles sulla Chicane ma, al Giro 12, George riesce a superare Kevin Magnussen dopo una battaglia durata tutto il giro della pista guadagnatosi la quinta posizione "Ben Fatto George" intanto dal box si sente un boato indescrivibile. Tuttavia ciò che ci ha fatto rimanere con il fiato sospeso non è tanto il pericoloso contatto tra Esteban Ocon e Lewis Ha il ton in uscita dalla Pit Lane ma la perdita di controllo della macchina di Charles al giro 53. "No" è stata l'unica cosa che ho urlato in quel momento: non poteva essere vero. Non immagino come lui si senta in questo momento. Fortunatamente, dopo qualche secondo, riesce a far ripartire la macchina ma ha l'ala anteriore compitamente danneggiata: è obbligato a fermarsi. Questo comporta che rientri in una posizione molto inferiore rispetto al terzo posto che aveva guadagnato.
La gara finisce con Charles in sesta posizione mentre George in quarta. Per quanto voglia essere contenta per Max e George non riesco: l'unica cosa che mi sento di fare è andare da Charles per consolarlo.
Mi dirigo correndo verso il Box Ferrari ma non lo trovo, fortunatamente riesco a scorgere Carlos "Ei, come stai?" Vedo che ha la faccia abbastanza delusa "Non molto bene: è difficile accettare il secondo ritiro qui ad Imola" riesco a capirlo: tutti qui si aspettavano molto da lui e dal monegasco. "Congratulazioni per George, sta facendo veramente un ottimo campionato" sorrido e lo ringrazio "se cerchi Charles mi ha detto che tornava in hotel, al massimo aspettalo li" dovrebbe essere a fare le interviste quindi, secondo i miei calcoli dovrei riuscire ad arrivare prima di lui "Grazie mille Carlos".

Non appena arrivo nella hall chiedo se qualcuno lo abbia visto ma nulla. Decido di aspettarlo ma, ogni mio sforzo, è vano: vedo rientrare tuti i piloti, compreso Lando che è sempre l'ultimo, ma di Charles nessuna traccia. "Hai bisogno di compagnia?" Max si mette sul divano vicino al mio "Sono solo preoccupata" dico giocando con il bracciale che metto sempre "Sicuramente starà cercando di superare la cosa e non vuole nessuno vicino per paura che lo possa trattare male" Lo dice con così tanta comprensione che capisco che sta parlando del suo post Bahrain e post Australia "Lo so però, quando tu stavi male, parlare con me ti ha aiutato" le sue pupille azzurre si mischiano con le mie verdi "ognuno è diverso Funghetto: crede di avervi delusi tutti quando in realtà non è così". Tutto d'un tratto vediamo che la porta principale dell'hotel si muove rivelando la figura di Charles: è distrutto. "Ei se vuoi possiamo andare in camera insieme" sono le uniche parole che riesco a dire: patetico no? Aspettavo una sua risposta ma la sola cosa che accadde fu lui che si fiondò tra le mie braccia, piangendo e ripetendo "Non l'ho fatto apposta"

Same passion, different team|| Charles Leclerc Where stories live. Discover now