Capitolo 7

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Il Gran Premio dell'Arabia Saudita è andato molto bene: abbiamo finito in quinta posizione e con George, per festeggiare, appena tornati in Inghilterra siamo andati a Londra a visitare la città. Non ci ero mai stata e devo dire che ne sono rimasta innamorata. I parchi sono veramente qualcosa che mi hanno lasciato senza parole, il contatto con la natura per me è tutto e sono riuscita a rivivere quasi le stesse emozioni di casa.
"Allora, è tutto pronto per domani?" Mi chiede il ragazzo entrando in camera "Si, credo" sono in ansia e ho paura di dimenticare qualcosa. Finalmente torno a casa per qualche giorno; non che l'Inghilterra non mi piaccia, anzi la amo, però l'Italia è l'Italia. In realtà farò prima due giorni da Charles ma questo George non lo sa e non lo deve sapere: non stiamo ancora insieme però ha cominciato a capire che la situazione tra me ed il monegasco potrebbe andare ben oltre la semplice amicizia. Nonostante questa consapevolezza il pilota inglese non si decide ad ufficializzare e questo mi fa veramente arrabbiare. Veronica mi ha sempre ripetuto che sta aspettando il momento perfetto ma di occasioni ne ha avute tante anzi tantissime: Bahrain, la cena fuori in Inghilterra, il giro sul London Eye, nel suo box. Tutte queste occasioni sprecate mi stanno facendo dubitare anche sui suoi sentimenti. "Buonanotte Giulietta" non gli rispondo, non me la sento di farlo. In questo ultimo periodo è diventato sempre più freddo ed assente, non mi da tutte le attenzioni che mi dava prima inoltre i suoi occhi non sono più gli stessi.
Parlando con Alex è venuto fuori un nome: Carmen Montero. Non so chi sia ne che rapporto abbia con George però, stando ai racconti del pilota della Williams, i due si sarebbero conosciuti tre anni fa per poi lasciarsi poco prima della promozione in Mercedes.
I miei pensieri vengono interrotti da un messaggio

Lord Perceval🏎❤️
Pronta per domani? La tua prima lezione di pianoforte e la tua prima volta a Monaco. Spero di non rovinare nessuna delle due. Buonanotte❤️

Sorrido a quel messaggio. Gli avevo cambiato anche nome in rubrica perché, secondo lui, Carletto era troppo da amico. La sua relazione con Charlotte sembra stia per terminare: mi racconta di tutte le litigate che fanno e lei sembra essere diventata più gelosa del solito, non solo a causa mia. Sostanzialmente non accetta che il suo Charlie sia visto ma migliaia di ragazzine che stravedono per lui. Ogni volta questa ragazza conferma il suo ruolo di "essere più patetico sulla faccia della terra". Ultimamente sembra che io sia diventata il suo consigliere personale mi racconta proprio tutto, più o meno, e litighiamo per poi scoppiarci a ridere in faccia. Stiamo costruendo un rapporto veramente solido.
Decido di rispondere semplicemente con un cuore al messaggio di Charles e di mettermi a dormire.

L'aeroporto, un luogo dove si respira aria di nostalgia. Guardandomi intorno noto che alcune persone hanno delle lacrime agli occhi mentre altre si può leggere il panico dall'esterno. Fin da piccola ho amato questo posto perché puoi trovare mille storie diverse che si incontrato tutte qui. Mi piaceva immaginare cosa abbia portato le persone fino a qui e, con tutti i film mentali che mi sono fatta, sarebbe potuta uscire una serie tv di successo. "Allora Lando, io te la affido, mi raccomando" George sta facendo la paternale al mio migliore amico per paura che io mi possa perdere "Tranquillo ci penso io" ovviamente lui era a conoscenza del mio piano e lo condivideva in parte "Andiamo, prima di fare tardi" alzo gli occhi al cielo "vi lascio soli" sorrido e guardo George "che ti prende?" Dico quasi in maniera naturale "Non lo so, non sono molto sicuro dei miei sentimenti" incrocio il suo sguardo "facciamo così: in questi giorni che stai da solo pensa a come ti senti senza di me. Al mio ritorno voglio una risposta: o ufficializziamo o lasciamo perdere e torno ad essere solo il tuo ingegnere" avevo bisogno di risposte concrete e questo è il momento adatto per pensarci, fa cenno di si per poi abbracciarmi.
"Gli hai detto che vai da Charles?" Mi chiede Lando sistemandosi nel posto accanto al mio "No però penso l'abbia capito. Mi ha detto che non è sicuro dei suoi sentimenti ed io lo capisco: Carmen è rientrata nella sua vita e lui non sa come dirmelo" dico rivolgendomi al finestrino. Ero dispiaciuta perché con George ero riuscita ad aprirmi ed a rompere quella corazza che mi ero pre-fissata; ora però sembra crollare tutto. "Lo so che magari può sembrare strano per certi versi però, guarda dal lato positivo, tutto questo è successo prima che voi steste insieme. Pensa come sarebbe stato se aveste iniziato la storia per poi finirla poco dopo. Poi Giulia diciamocelo, George non è Charles: come lo guardi, come ci parli, come lo stuzzichi. Non hai lo stesso comportamento" ha ragione ma con il picolât monegasco è tutto diverso, viene tutto così spontaneo. Con George dovevo pensarci sempre a cosa fare per non sbagliare determinate cose.

Finalmente arrivati a Bologna. Per tutto il tempo ho sentito Lando lamentarsi e preoccuparsi perché oggi conoscerà per la prima volta la famiglia di Veronica: non stanno ancora insieme però, anche loro, sono diventati molto più uniti rispetto a qualche settimana fa. Dopo varie uscite le volte in cui lui veniva in Italia per stare con lei erano molte. "Romeo, ecco la tua Giulietta" dico riferendomi alla mia migliore amica che lo stava aspettando. Eleonora reggeva un cartello su cui c'era scritto "Lando" colorato di arancione e riempito di mille foto e forme strane. Raggiunta la mia seconda famiglia le salutai entrambe e spiegai a Veronica la situazione "io e te abbiamo bisogno di qualche ora insieme. Dobbiamo schiarirci le idee a vicenda" aveva proprio ragione. La nostra conversazione viene interrotta da Charles che mi mette le mani sugli occhi "Indovina chi sono?" Veramente originale "Un pilota antipatico e pieno di se che mi farà passare i due giorni migliori della mia vita" tolgo le sue mani e lo abbraccio: mi stringo a lui e mi sento a casa. "Okay troppo sentimentale" mi stacco per non esternare troppo i miei sentimenti "Leclerc! Riportamela a casa intera sennò ti ammazzo" scoppiamo tutti a ridere.

Appena usciamo dall'aeroporto cerco la Ferrari 488 Pista di Charles e, non appena la trovo, fiondo la mia valigia nel bagagliaio. "Come mai hai preferito atterrare qui invece che venire direttamente a Monaco?" Mi metto la cintura di sicurezza prima di partire "Per stare con Lando" dico mentendo "Mi stai mentendo" sorrido leggermente "George non sapeva che fossi venuta e per non farlo insospettire ho preso questo aereo" accende il motore per cominciare il nostro lungo viaggio verso Monaco "Nemmeno Charlotte sa che saresti venuta" non so per quale motivo ma me l'aspettavo "Cambiando discorso, ho messo dei paletti a George" mi guarda con aria confusa "Mi scordo che non capisci i modi di dire italiani" come risposta mi becco una spintonata "Volevo dire che gli ho detto che durante questi giorni deve pensare se ufficializzare o meno" il viso del pilota si incupisce "Tu vorresti ufficializzare?" sinceramente non lo so e non voglio rispondergli, l'unica cosa che desidero e godermi questi due giorni con lui senza pensare a nessuno. Come previsto la conversazione muore così, lasciando spazio al momento karaoke "Non hai una voce così male" arrossisco "e sei molto carina quando arrossisci" alzo gli occhi al cielo "pensa a guidare Leclerc non vorrei finire contro un muro" comincia a scuotere la testa "Ti dovresti fidare di me" continuo a cambiare canzone fino a quando non parte Yellow dei Coldplay "Adoro questa canzone" diciamo contemporaneamente, iniziamo a cantarla ed un senso di liberazione cominciò ad entrare entro di me.

Non ero mai stata a Monaco in vita mia: ci sarei dovuta andare in gita con la scuola però, non mi ricordo per quale motivo, non siamo più andati. "Benvenuta chez-moi" istintivamente mi mordo il labbro inferiore: quando parla in francese è a dir poco attraente. Ci troviamo davanti ad un palazzo "Abiti qui?" Dico con aria interrogativa "Aspetta di vedere l'appartamento" scendo dalla macchina per cercare di prendere la mia valigia  ma Charles ce l'ha già in mano "Guarda che posso portarmela anche da sola, non è necessario che fai il gentiluomo" mi spintona verso l'entrata. Prendiamo l'ascensore per dirigerci verso l'ultimo piano. Appena apre la porta mi trovo davanti un attico a dir poco fenomenale: in salotto c'è una vetrata dove si ha la vista su tutta Monaco, la cucina è una di quelle moderne in stile americano, le camere sono pazzesche e grandissime. "Se vuoi ti lascio riposare, capisco che il viaggio è stato parecchio stancante" lui mi zittisce "l'unica cosa di cui ho bisogno è una doccia. Se dopo vuoi farla anche tu dopo ti do il necessario" dice per poi lasciarmi sola in camera sua; decido di esplorare camera sua e mi perdo nelle numerose foto che ha appeso vicini al letto: tutte lo ritraggono sul podio o con la sua famiglia. Guardo attentamente  e ne noto una molto familiare: una nostra foto, sotto il podio del Bahrain, nella quale ci abbracciamo. Istintivamente la prendo e sorrido, non ha una foto con Charlotte, però con me si. Cosa mi stai facendo Leclerc?
Appena sento che sta uscendo dal bagno lascio la foto dove l'ho trovata. "Giulia se vuoi ho fat... che cosa sai facendo?" Alza un sopracciglio divertito; adesso che lo guardo meglio mi rendo conto che ha addosso solo un asciugamano che gli copre dalla vita in giù, facendo intravedere il suo fisico perfetto "Io... no nulla stavo cercando..." si avvicina pericolosamente "Hai un po' di bavetta qui" dice toccando mi i lati della bocca "ma stai zitto" torno in camera e prendo il necessario per la doccia.
Dopo aver mangiato decidiamo di andare a letto "Se vuoi c'è la stanza degli ospiti. Se invece vuoi dormire con me non c'è nessun problema" inizialmente ci penso ma alla fine mi convinco che la vita è una sola e tanto vale rischiare.
Busso timidamente alla porta della sua camera da letto "Posso dormire con te?" Apre le braccia e mi fa accollare a lui.
Provo una sensazione davvero strana, come se avessi le farfalle nello stomaco. Piano piano riesco ad addormentarmi ma prima sento una frase che mi lascia il sorriso "So che prima hai visto la nostra foto, per me è una delle più importanti, come lo sei tu" e per concludere mi lascia un bacio sulla fronte.

Same passion, different team|| Charles Leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora