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"Oh i told you once i
can't do this again."
-John Newman

Alex

Entrai nel locale,affiancato da Lydia.

Alya e Luke erano già seduti al bancone e chiacchieravano animatamente tra loro.

Ogni tanto lui le scostava i capelli dal viso, e lei sorrideva di rimando.

Erano davvero carini insieme.

Posai nuovamente lo sguardo sulla mia ragazza, che lentamente si stava avvicinando a loro.

«Ciao ragazzi, da quanto siete qui?» chiese, poggiando la borsa su una sedia.

«Da circa venti minuti. Voi perché non eravate a casa?»

«Abbiamo fatto una sosta per la benzina, Alex si era dimenticato di rifornire. Fortuna che non siamo rimasti a metà strada senza carburante..»

La fulminai con lo sguardo, poi sorrisi.

«Non me ne ero accorto! L'importante è che siamo qui ora, giusto?»

«Giustissimo, ora perché non prendete da bere?» tentò di sdrammatizzare Alya, con un sorriso tirato.

Luke si godeva tutta la scena con un suo sorrisetto tipico.

«Cosa c'è da ridere?»

«Nulla, solo la tua faccia terrorizzata da Lydia.»

Lei scoppiò a ridere, tenendosi la pancia con le braccia.

«Non sono terrorizzato da Ly-» mi bloccai all'istante, notando un viso familiare.

No. Non poteva essere.

Non era possibile.

La persona in questione si voltò, incrociando il mio sguardo, e sorrise soddisfatto.

Mi voltai di scatto, sentendo le gambe molli, e mi tornarono in mente tutti quegli episodi.

FLASHBACK

«Sei emozionato, Alex?» mi chiese la signora Ellen, titolare dell orfanatrofio in cui vivevo da tutta la vita.

«Per il mio ultimo anno di liceo? Certo! Spero di farmi degli amici almeno quest'anno . Non mi piace stare da solo.»

Avevamo deciso di cambiare scuola, dopo l'ultimo episodio di bullismo che avevo affrontato.

Lei sorrise, poi mi scompigliò i capelli.

«Sono sicura che li troverai, e in caso contrario ci saremo noi qui per te. Sei come nostro figlio.»

«Anche tu sei come una mamma per me, Ellen.»

Mi abbracciò calorosamente, poi una voce familiare tuonò alle mie spalle.

«Io posso avere un abbraccio?»

Mia sorella Grace era allo stipite della porta e ci guardava imbarazzata.

Like the moon on the seaWhere stories live. Discover now