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"So why don't we go,
somewhere only we know?"

LUKE POV

Non avevo alcuna intenzione di ferirla.
Volevo solo proteggerla da quello stronzo, che si stava letteralmente approfittando di lei e del suo stato.
Quelle cose che mi ha detto, non credo le pensi veramente, sicuramente sarà stata colpa dell'alcol.
Io non ho risposto a tono, altrimenti l'avrei ferita ancora di più.

Non pensavo quelle cose che ho detto, ovviamente.

Lei è bellissima e gentile, forse anche troppo.
E le persone se ne approfittano di questa sua qualità.
Vuole sempre aiutare tutti e non farli stare male, però secondo me, lei soffre più di tutti.
Ma non lo da a vedere.

Poi però, quando scoppia.. si fa sentire da tutti.
Ieri bussai alla sua porta, ma mi cacciò bruscamente.
Per le parole che le dissi, me lo meritavo. Eccome.

Io non sono "stronzo" come mi hanno sempre soprannominato le ragazze al liceo.
Semplicemente non voglio attaccarmi ad una persona, e non poterle dare tutto l'amore e le attenzioni che merita.

Quindi mi nascondo dietro la maschera di quello a cui non frega nulla di nessuno, quando in realtà sto in camera a leggere e studiare tutto il pomeriggio.

Quando la vedo passare per la cucina, con la sua solita crocchia disordinata e gli occhiali da vista, non faccio altro che fissarla.
Ma quando se ne accorge, me ne esco con il solito

«che cazzo vuoi,Davis?»
Delicato, come sempre.

Poi mi guarda, pensa a cosa dire, e risponde a tono.

«sei tu che mi fissi,Hood» risponde la maggior parte delle volte, prima di tornarsene in camera a fare le sue cose.

Me ne stavo steso sul mio letto, e mi ritrovai a pensare.
Probabilmente, Alya mi riteneva uno stronzo di prima categoria, dopo quella festa, perché quando ero nella sua stessa stanza, lei quando notava la mia presenza se ne tornava in camera.

Avrei voluto chiederle come stessero andando le lezioni, ma non mi parlava da settimane.
Avrei voluto spiegare a qualcuno, che non fosse il mio diario, che volevo essere amato per il mio carattere, e non per il mio fisico.
Che per carità, era perfetto.

Si avvicinava anche Natale, e quest'anno, l'avrei passato qui.
Gli altri sarebbero andati dalle loro famiglie, mentre io sarei rimasto qui per due settimane intere.
Anche se odiavo stare da solo, perché mi riportava all'abbandono dei miei genitori, ero costretto a starci.

Poggiai la testa sul cuscino e presi il telefono.
Un messaggio arrivò dopo qualche minuto.

Allora? Ci vieni stasera al pub?"

Era Scott.
Si era trasferito da Capri qualche mese prima di me ed era venuto a New York.
Dirigeva un pub, il "five dollars".

No

Cristo Luke, alza il culo dal tuo letto e vieni a divertirti. Ci sono anche
Jack, Peter, Kyle e Allison.
Ci manchi.

Ci pensai qualche minuto, poi scrissi

Posso portare qualcuno?

Like the moon on the seaWhere stories live. Discover now