Capitolo 17

1.8K 96 6
                                    

Clarke e Bellamy si vestirono in fretta e Octavia,intanto,stava rompendo le telecamere e gli altoparlanti ai lati della stanza.

"Okay,fatto e ora?"-disse Octavia,col fiatone.

"Sfondiamo quella dannata porta"-rispose Bellamy.

"E andiamo a riprenderci i nostri"-aggiunse infine Clarke

**

"Spero che stiano bene"-disse Abby a Marcus riferendosi ai ragazzi.

"Non ti preoccupare,se la sapranno cavare...E poi non è la prima volta che affrontano cose del genere".-rispose lui.

"Già,hai ragione".

"Sicuramente staranno cercando una soluzione a questo problema".

"BASTA!NE HO ABBASTANZA DI QUESTO BRUSIO.STATE ZITTI"-urlò Eric facendosi strada tra le gabbie.

Improvvisamente calò il silenzio,terribile e inquietante allo stesso tempo,poi però venne rotto da una vocina stridula di un ometto che correva con affanno verso Eric.

"Signore,abbiamo un problema".

"Che genere di problema?"

"I tre che abbiamo rinchiuso,sono riusciti ad evadere.Abbiamo un'ultimo video di una ragazza vestita come una terrestre che rompeva le telecamere.Purtroppo non abbiamo altro."

"Dannazione,perlustrate tutto il rifugio e anche sù in superficie.Non potranno scappare".

"Te lo avevo detto"-sussurrò Marcus ad Abby.

**

"Allora hai fatto con questa dannata porta?"-disse spazientita Octavia al fratello.

"Il tempo che ci vuole O"

"Octavia ha ragione.Non abbiamo più tempo".

"Un attimo.Si,ci sono riuscito".

La porta si aprì e in un attimo si trovavano fuori "la stanza delle torture",si diressero rapidamente verso la sala principale dove si trovava il trono e percorsero le scalette per arrivare infine nella stanza nella quale erano rinchiusi tutti.Ovviamente sapevano che la stanza sarebbe stata controllata da cima a fondo da numerose guardie,quindi si attrezzarono per benino:rubarono le armi della guardia uccisa e da quella spaventata e per precauzione presero anche i vari strumenti come coltelli e forbici dal vassoio del dottore.Bellamy e Clarke impugnavano le pistole mentre Octavia maneggiava i coltelli e ora li faceva roteare con una mano.

"Siete pronti?"-fece Clarke-"Questa è la nostra occasione.Fate attenzione e non fatevi ammazzare".

"Rassicurante"-disse Octavia.

"Shh,O"

I tre irruppero nella stanza creando il caos più totale.Le guardie si affrettarono a sguainare le loro armi puntandole contro di loro che fecero altrettanto.Abby si accorse di sua figlia e iniziò a sbattare la porticina della cella su e giù cercando di attirare l'attenzione.

"Clarke!".Urlava il suo nome con tutto il fiato che aveva nei polmoni ma Clarke era troppo impegnata a eliminare la guardia che si avventò contro di lei.Una lacrima le scese sul viso e Marcus,accortosi,fece passare la sua mano nella cella accanto a quella di Abby e le strinse con tenerezza la mano.

**

"Fatti avanti.Non ho paura di te"-disse con voce ferma Clarke.

La guardia si avvicinò a lei con la pistola,ma riuscì a disarmalo.Ricevette diversi colpi sulle costole e sul viso ma continuò comunque a rispondere ai colpi di quest'ultimo.Intanto anche Bellamy e Octavia combattevano a denti stretti con altri nemici senza perdere un colpo.Clarke sfinita chiese pietà all'uomo e si buttò a terra,lui si fece una grossa risata e in un secondo Clarke sbaragliò l'uomo facendolo cadere a terra puntandogli contro la sua pistola.Senza battere ciglio,Clarke uccise l'uomo davanti a tutti centrando la testa.Per un momento ci fu il silenzio,tutti quanti erano sconvolti persino Bellamy si girò verso di lei con un'aria titubante poi però ripresero a combattere.

"Che c'è?La principessa non ha bisogno di essere salvata".-fece Clarke a Bellamy con aria spavalda.

Clarke prese a pugni insieme a Octavia un altro uomo e infine,quest'ultima le diede il colpo di grazia tagliandogli la testa.Stanchi e con il fiatone presero le pistole e spararono alle serrature delle porticine di ogni gabbia per liberare tutti quanti.

"Mamma!"-urlò Clarke.

"Clarke,Oh mio Dio.Sono così felice di rivederti".

"Anche io,mi sei mancata molto"
Le due si abbracciarono e si misero a piangere.

May We Meet Again Where stories live. Discover now