Capitolo 38

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"Sorpresaaa!!!!!" urlarono i miei compagni appena entrata in classe. Avevano preparato uno striscione con su scritto bentornata e i banchi erano pieni di dolcetti. Rebe mi aveva messo un cappellino di carta in testa e aveva iniziato a suonare una trombetta. La professoressa mi aveva abbracciato dicendo:

<<Ci hai fatto prendere un bello spavento>>.

La prima ora era passata a fare festa, sapevo che l'idea era stata delle mie amiche anche come scusa per non fare lezione. I miei compagni stavano sistemando i banchi ed io ero uscita in corridoio con le ragazze che mi stavano dando una busta con su scritto "X noi".

Aprendola c'era un bigliettino con un aereo disegnato, Elena e Rebe battevano le mani, ma ancora non riuscivo a capire di cosa si trattasse; continuando a guardare dentro la busta, avevo visto i biglietti aerei per Roma.

Ero eccitatissima, saremmo partite il 15 giugno.

<<Viene anche Federico?>> la domanda mi era venuta spontanea

<<Si, purtroppo, ma non abbiamo scelta>> mi rispose Elena storcendo il muso, le abbracciai non riuscendo ancora a credere che il nostro sogno, da lì a poco, si sarebbe avverato.

Roma è la città in cui vorrei andare a studiare recitazione, ci sono le migliori scuole di cinema con i più grandi attori italiani e dopo il diploma volevo assolutamente trasferirmi lì.

Le ore successive non pensavo ad altro e i professori non erano riusciti a spiegare molto visto il mio ritorno. Più che altro si erano soffermati a chiedermi dell'incidente. I miei compagni mi avevano ringraziata per non aver dovuto sostenere le interrogazioni. Mi sentivo quasi importante.

Alla fine dell'ultima ora, si era avvicinato Marco, era tutto così strano, nei miei sogni avevamo parlato così tanto e nella realtà lo conoscevo appena. Era davvero il fratello di Riccardo? Non lo sapevo, ma sicuramente c'era un collegamento tra di loro, tutti quei sogni, in un modo o nell'altro, si erano rivelati poi "reali".

<<So che non ci conosciamo molto bene, ma mi dispiace davvero per quello che è successo>> mi disse guardandomi quasi con le lacrime agli occhi, era davvero dolce come lo avevo sognato.

<<Grazie Marco, per fortuna è passato tutto e adesso sto bene; se non ci fosse stato tuo fratello, probabilmente non sarei qui a raccontarlo.>> Avevo parlato senza pensare, subito dopo mi ero accorta di aver detto "tuo fratello". Volevo sprofondare, chissà a cosa stava pensando, ma ormai era fatta, non potevo tornare indietro, dovevo solo aspettare la sua risposta.

<<Riccardo mi ha parlato molto di quel giorno e una volta sono venuto anche io in ospedale. Beh l'importante è che tu adesso stia bene>>

Ecco, adesso tutto mi era più chiaro, sono davvero fratelli e probabilmente li avevo sentiti parlare mentre ero in coma.

Chiacchierare con lui mi faceva stare bene, era simpatico e al di là del fatto che fosse il fratello di Riccardo, volevo davvero un'amicizia con lui.

Ti Ho Già Incontrato &quot; La Realtà Dentro Di Me&quot;Where stories live. Discover now