Capitolo 22

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Mi ero svegliata presto la mattina seguente, le nuvole in cielo sembravano dipinte ed era bellissimo sentire l'aria ancora frizzantina. Mi sentivo diversa, avevo acquisito sicurezza in me stessa e mi vedevo anche più bella guardandomi allo specchio.

Stare con qualcuno fa sentire così? Prima di conoscere Riccardo non credevo fosse possibile, con Christian ero abbastanza insicura; credo, invece, che avere un ragazzo dovrebbe essere proprio questo: riuscire a parlare di qualsiasi cosa senza timore di giudizi e poter esprimere con naturalezza ciò che si pensa.

Non vedevo l'ora di finire da scuola per tornare a casa e prepararmi per il mio ragazzo. Wow, ancora mi pareva assurdo che fosse successo tutto in così poco tempo, sembrava tutto surreale. Credo di non aver avuto neanche il tempo di ragionare e di aver, per la prima volta, agito solo d'istinto.

Avevo sentito vibrare il cellulare, era Riccardo che mi aveva scritto un messaggio.

Buongiorno ragazzina, sono in super ritardo, arrivo da te il prima possibile...

Buongiorno a te, non vedo l'ora di vederti...

Gli risposi mentre mi preparavo per andare a scuola. In classe le ore sembravano non trascorrere, ogni volta che guardavo l'orologio erano passati solo cinque minuti al massimo, anche la ricreazione, che di solito passa in fretta, sembrava scorrere lentamente.

Finalmente la campanella era suonata, anche se erano soltanto le 13:00, mancava sempre meno all'arrivo di Riccardo.

Arrivata a casa, mia madre era concentrata sul nuovo tablet che le avevano dato a lavoro. Non è molto portata per la tecnologia, così mi aveva chiesto di aiutarla nella configurazione, avevo impiegato tutto il pomeriggio per spiegarle i vari passaggi che non avevo più fatto caso all'orario.

<<Adesso devo andare a sbrigarmi, grazie per avermi aiutata>> disse mia madre felice di poter usare il suo nuovo "giocattolo".

<<Oh cavolo ma sono quasi le cinque!!! Mamma devi uscire subito dal bagno, Riccardo tra poco sarà qui e non ho neanche fatto una doccia>> Ero in preda al panico, non volevo che mi trovasse ancora vestita da casa.

Avevo sentito suonare alla porta mentre ero in doccia, "io lo sapevo" avevo sussurrato tra me e me. Uscita dal bagno, ancora in accappatoio e con i capelli arrotolati in un'asciugamani, Riccardo mi aspettava seduto sul divano.

<<Dammi due secondi, mi asciugo e arrivo>> dissi scappando in camera; avevo impiegato davvero cinque minuti a vestirmi, lasciando quasi del tutto i capelli bagnati.

Tornando in salone, mia madre stava uscendo dalla porta di casa, dicendoci di fare i bravi, Riccardo aveva sorriso e io le avevo soltanto detto:

<<Ciao mamma divertiti>>.

Una volta sentita l'auto di mia madre partire, lo avevo abbracciato forte, ci eravamo visti due giorni prima ma mi era mancato come se fosse passato un mese. Aveva iniziato a baciarmi sussurrandomi all'orecchio: <<Sei una droga ragazzina, mi mancava il tuo profumo>>

<<Possiamo fermare il tempo a questo momento?>> dissi passandogli le mani sulle braccia, era come se ancora non credevo che stessimo insieme per davvero. Eravamo sdraiati sul divano, sentivo il suo cuore battere forte mentre mi baciava in modo appassionato, avrei voluto urlargli "ti amo", ma avevo paura di farlo, così lo strinsi ancora più forte.

<<Non lasciarmi mai>> quelle parole mi erano uscite senza averne il controllo.

<<Non voglio farlo>> mi rispose lui continuando a baciarmi.

Lo avevo portato in camera mia, volevo fargli vedere le nostre foto appese in bacheca, le guardava attentamente e sorridendo gli aveva scattato delle foto con il cellulare, in modo da averle anche lui.

Ti Ho Già Incontrato &quot; La Realtà Dentro Di Me&quot;Where stories live. Discover now