61. The Ghost of Christmas Past

Magsimula sa umpisa
                                    

Mi lancia uno sguardo di sincera simpatia, un'ombra di preoccupazione sul viso.

"Prenditi cura di-"

"Certo" lo interrompo. "Lo faccio sempre"

Sorride.

"Prenditi cura di te" completa. "È questo che volevo dire"

Una lieve pacca sulla spalla, e sparisce dietro la porta del bagno.

Churchill non è solo, quando lo raggiungo.

Phineas ha tutta l'aria di essere nel mezzo di una delle sue ramanzine, Shiva accanto a lui che annuisce a ogni sua pausa. E Churchill resta tra loro, a braccia incrociate e con la schiena contro il muro, e alza ripetutamente gli occhi al cielo.

"Hey" li saluto, picchiettando l'indice sul pacchetto per estrarne una sigaretta. "Cosa mi sto perdendo?"

"La Santa Inquisizione" commenta Churchill. Il suo braccio destro mi si allaccia attorno al collo, le sue dita mi sfilano dalle labbra la sigaretta ancora spenta. "I nostri amici hanno paura che finiremo per spaccarci la faccia a vicenda"

"Abbiamo una curiosa tendenza a farlo, in effetti" concordo, strappandogli un sorriso divertito.

"Vedete?" mi contraddice poi, stringendo la presa attorno alle mie spalle. "Tutto ok. Due cuori e una capanna"

"È davvero tutto ok?" si assicura Phineas, con un sospiro rassegnato e gli occhi che rimbalzano tra noi.

"Davvero" confermo, accostando la fiamma dell'accendino al viso di Churchill perché possa accendere la sigaretta.

"Siete estenuanti, lo sapete?" commenta Shiva, a metà tra il rassegnato e il divertito. "Come cazzo si fa a tenere il passo?"

Un sorriso da parte di tutti, che si tramuta presto in una risata complice. Persino Phineas, alla fine, si concede uno sbuffo divertito.

"D'accordo, ci siamo stancati di fare da balia a voi due" scherza, alzando la birra in aria come in un brindisi. "Staccatevi la testa o adottate un bambino. O tutte e due le cose, se preferite. Voglio solo ubriacarmi in pace"

"Non un bambino, per favore" ride Shiva, facendo cozzare la propria bottiglie contro quella di Phineas. "Non so bene cosa pensare di te, Cass, ma sono certo di non volere un piccolo Churchill tra i piedi"

"Per tua informazione, baby George, i bambini mi adorano"

"Certo che sì" concordo, divertito. "Sei uno di loro"

Churchill mi rifila uno spintone, il suo braccio ancora ben saldo sulle mie spalle.

"Non so come fai a fumare questa merda" commenta poi, esalando il fumo verso l'alto.

Sorrido.

Mi concedo di vivere a pieno questo momento, di godere della compagnia dei miei amici, della vicinanza del ragazzo più straordinario che abbia mai conosciuto.

Mi abbandono contro il corpo di Churchill, senza neanche accorgermene, ma nessuno sembra fare una piega: è il mio posto, questo. Accanto a lui.

Lo è da sempre, nonostante i miei stupidi tentativi di mascherarlo, e tutti ne sono coscienti.

La mia evidente gelosia nei confronti di Stuart, il malcelato rancore nei confronti di Cyn, la stupida invidia che provo quando Phineas o Shiva mi raccontano qualcosa di lui che ancora non so.

E ancor prima: Churchill e Jane insieme, l'infantile paura di essere stato sostituito, il sollievo inspiegabile che era seguito nell'accorgermi che, invece, ero arrivato in tempo.

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon