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•Nicolas•
«Dove è andata Zoe?» chiesi a Josh intento a farsi fotografare.
Josh «E io che ne so?»
«Sei stato con lei?» abbassai il tono della voce per non farmi sentire dagli altri.
Josh «Si.»
«Cosa le hai detto?»
Josh «La verità, Nick. Non mi seccare con le tue lagne. Cos'è, volevi fartela per primo?»
Non risposi e tornai da Max.
«È uno stronzo.»
Max «Che puoi farci. È fatto così, non credo cambierà mai.»
«Dobbiamo finire la nuova canzone domani. Steven la vuole il prima possibile.» cambiai discorso.
Max «Va bene, okay.»
Dopo il concerto, andammo in un pub per festeggiare.
Saluta Linda prima di andare in macchina, il giorno dopo sarebbe partita e non l'avrei più rivista.
«Grazie Linda, per tutto.»
Linda «É stato un piacere.» sorrise «Ah Nicolas, abbi cura di Zoe. So che ci tieni a lei.» disse a bassa voce.
«Certo, siamo amici.»
Abbracciai un'ultima volta Linda e salii in macchina per andare alla festa.
Erano tutti euforici per il nostro concerto. Avevamo fatto sold out questa sera.
Un record per i nostri portafogli.
Steven ci aveva organizzato una bella serata con delle ragazze ma io preferii cercare Zoe tra la folla.
Speravo che fosse venuta dopo ciò che era successo con Josh ma ne dubitavo.
Una di quelle ragazze cominciò a seguirmi dappertutto.
«Scusa, ehm non so il tuo nome, ma avrei da fare.»
Ragazza «Mi chiamo Ashley.»
«Ok, Ashley. È stato un piacere, devo andare.»
Ashley «Perché non ci conosciamo meglio?»
Mi bloccò la strada e iniziò a toccarmi la camicia «Oh mio dio...»
Ashley «Chi stai cercando?»
«Io, ehm...»
Ashley «Non siete tutti single voi della band?»
«Si, cioè no, si lo siamo.»
Ashley «Conosco un posto dove possiamo stare da soli...»
Iniziò a sbottonarmi la camicia.
«Io...in realtà...guarda là!»
Ashley si girò e io scappai via dalle sue grinfie.
Menomale.
Incontrai Max e mi nascosi accanto a lui «Oddio Max, c'è una pazza che mi sta alle costole.»
Max «Una pazza? Nick, dovresti divertirti. Guarda, ci sono un sacco di ragazze.»
«Non voglio nessuna di loro.»
Max «Almeno vuoi da bere? Fanno dei cocktail davvero buoni.»
«Ti sembra il momento? Oh no, sta arrivando!»
Ashley «Oh, Nicolas. Eccoti qua.»
«Si, bene. Lo conosci Max? Credo di no. Vi lascio soli per...conversare. Buona conversazione.»
Mi allontanai prima che potesse seguirmi.
Era davvero una spina nel fianco.
Finalmente vidi Zoe al bancone e mi avvicinai.
«Ehy Zoe.»
Zoe «Ehi!» rise «Come sta andando?» disse prendendo il drink.
«Bene, a te?»
Zoe «Benissimo, alla grande. Mi sto divertendo davvero molto.» annuì continuando a bere.
«Non credi di aver bevuto abbastanza?» le tolsi il bicchiere dalle mani «Sei ubriaca.»
Zoe «Nick, avanti, ridammi il bicchiere! Sono sobrissima!»
«No, non lo sei.» risi anch'io e la presi per mano «È presto ma meglio che ti porti in albergo.»
Zoe «Adesso? Ma non sono nemmeno le undici!» sbuffò «Non vuoi nemmeno ballare?»
«No. Andiamo.» la presi per mano e chiamai il mio autista per portarci in albergo.
Ci lasciò proprio davanti l'ingresso.
«Mi hai fatto perdere una festa bellissima, Zoe. Mi devi un favore.»
Zoe «Tranquillo, puoi ritornare alla tua festa...io ora entro. Posso farcela anche da sola.»
Scesi dalla macchina e le aprii lo sportello «Non posso lasciarti sola.»
La vidi barcollare un po' e, prima che potesse cadere, la presi in braccio.
«Adesso ti porto in camera.»
Notai l'espressione della signorina dell'hall. «A dormire. Non è come pensa.»
Signorina «Non ho detto niente...»
Presi la chiave e salii con l'ascensore verso la camera di Zoe.
Appena la trovai, aprii la porta e la feci sedere sul letto.
«Ecco qui.»
Zoe «Grazie...» si sdraiò sul letto «Forse ho davvero bevuto un po' troppo sai...»
«Ti metto un bicchiere d'acqua qui e una Tachipirina per domani mattina.»
Notai che si stava alzando e corsi subito da lei prendendola prima che potesse cadere di nuovo.
«Avevo detto di stare seduta. Dovresti ascoltarmi.» circondai la sua vita con le mie braccia e fui costretto a guardarla negli occhi.
Zoe «Volevo solo prendere il telefono...» disse continuando a guardarlo.
Le spostai i capelli dal viso e la baciai.
Sapevo che non avrei dovuto ma è stato più forte di me.
Anche lei ricambiò il bacio, probabilmente perché era ubriaca ed io ero uno stupido ad approfittarne.
La passione era così tanta che dovetti usare tutte le mie forze per riuscire a staccarmi dalla sua bocca.
Rimasi perfino senza fiato.
Cosa avevo combinato?
Entrai nel panico.
Indietreggiai impaurito e uscii fuori dalla sua camera per andare a rinchiudermi nella mia.
È solo un incubo.
Un brutto e terrificante incubo.

Le Note del mio CuoreWhere stories live. Discover now