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•Zoe•
«Avrei dovuto fare più attenzione...»
Ero così avvilita per ciò che era successo che lo presi instintivamente per mano portandolo in bagno.
Dovevo assolutamente fare qualcosa...
Sicuramente avrebbe parlato con Steven e la mia carriera sarebbe finita.
Oddio...sto per sentirmi male.
Cercai di calmarmi e, una volta entrati, presi tutti i tovaglioli che erano a disposizione.
Provai a tamponare sulla sua camicia imbrattata di Tequila e nel mentre lo facevo sentì i suoi muscoli scolpiti.
Dovevo rimanere concentrata...
Scossi la testa e poi indietreggiai per guardare meglio la camicia «F-Forse così va meglio?...»
Nicolas «Un po' ma poco importa. Stavo andando in albergo.»
«Ne sei sicuro?...»
Lo guardai attentamente per capire se stesse dicendo la verità.
Non mi sembrava affatto arrabbiato e questo mi preoccupava.
Nicolas «Si, tranquilla. Ne comprerò un'altra.»
Sospirai e poco dopo annuì «Va bene...scusami. Non ricapiterà più.»
Nicolas «Basta scusarsi. È stata anche colpa mia. Non ti avevo vista.»
«Va bene...allora non è successo nulla. Insomma, non voglio trattenerti più di tanto.»
Tenne lo sguardo puntato su di me e poi uscì in fretta senza dire una parola.

Il giorno seguente mi svegliai in orario e la prima persona che vidi fu Linda vicino lo specchio che si sistemava il suo vestito lilla.
«Buongiorno.» dissi con un filo di voce prima di alzarmi.
Linda «Finalmente, tra poco dobbiamo andare a fare colazione.»
«Vado a sistemarmi. Ci starò poco.»
Linda «Ti aspetto in corridoio ma fai in fretta.»
Annuì e, dopo che lei uscì, andai verso l'armadio prendendo un jeans e un top rosa.
Mi diedi una sistemata ai capelli perennemente in disordine e poi lasciai la stanza.
Linda «Eccoti. Steven e i ragazzi sono già giù.»
«Andiamo.»
Scendemmo le scale e poi arrivammo alla sala buffet.
Linda andò da Steven mentre io raggiunsi il tavolo ricolmo di pietanze.
C'era di tutto!
Afferrai il vassoio e presi un cappuccino, un cornetto alla crema gialla e infine una spremuta d'arancia.
Soddisfatta di quello che avevo preso mi girai per raggiungere Linda ma...all'improvviso andai a scontrarmi nuovamente con Nicolas.
Gli versai tutte le bevande addosso e il cornetto cadde per terra.
«Oddio...io-io...»
Non sapevo che dire e subito mi bloccai.
Ero sconvolta e il ragazzo davanti a me lo era ancora di più.
Nicolas «Credo che le mie camicie siano una calamita per te.» disse con un sorriso.
«Sono un disastro...»
Posai subito il vassoio e quando cercai di abbassarmi per recuperare i cocci delle tazze vidi avvicinarsi Steven e Linda.
Mi mancò l'aria e immediatamente mi vennero alla mente tutti i modi i cui poteva dirmi che ero licenziata...
Steven «Che è successo?»
Nicolas «Nulla. Sono andato a sbattere contro di lei. Non l'avevo vista.»
Steven «Ah, d'accordo. Cerca di stare più attento. Hai attirato l'attenzione di tutti.»
Nicolas «Va bene, Smith.»
Linda «Zoe, tesoro, puoi alzarti. Ci penseranno gli addetti all'hotel a sistemare.»
«Si...certo.» mi alzai lentamente e poi vidi Nicolas andare via dalla sala buffet.
Linda «Ho parlato con Steven e mi ha detto che, nel pomeriggio, dovremmo partire, intorno alle dodici. Andremo a Dallas.»
Annuì «Va bene, credo che andrò a sistemare la valigia...»
Linda «D'accordo.»
La lasciai lì ed uscì per andare ai piani superiori.
Forse dovrei scusarmi, di nuovo, con Nicolas.
Mi sento così in colpa per quello che è successo...
È mai possibile che non ne combini una giusta!?
Appena entrai in camera presi tutti i miei vestiti e li misi dentro la valigia.
Sperai di non scordare nulla.
Guardai un ultima volta tutta la camera e poi uscì da lì per raggiungere Linda, i ragazzi e il manager.
Erano quasi le dodici, dovevo sbrigarmi.
Quando mi trovai con loro scambiai qualche parola con Linda «Dobbiamo prendere la limousine?»
Linda «Si, così ci lascerà in aereoporto. Hai preso tutto?»
«Si, tutto quanto.»
Linda «Perfetto.»
Mi sorrise e dopo qualche minuto arrivò la limousine che si fermò all'ingresso dell'hotel.

Ore 11:30.
Arrivati all'aereoporto salimmo uno ad uno dentro il Jet privato.
Era gigante!
Presi posto e mi misi accanto a Linda.
Avevo scelto il posto vicino al finestrino.
Mi rilassava molto vedere il paesaggio.

Le Note del mio CuoreWhere stories live. Discover now