Il figlio della Notte e della Luna-mha

cap 14

Sero andò a sbattere contro Bakugo, che aveva smesso di correre all'improvviso.
Erano in un corridoi piú isolato degli altri e si era aperto un portale viola.
-Villain!- disse subito Sero prendendo il braccio del compagno per tirarlo via.
Ma il portale non si trasformò in Kurogiri, anzi ne uscí un ragazzo della loro età.
-Deku!- lo chiamò Bakugo riconoscendolo, lasciando il compagno sbigottito.
-Kacchan!- Deku gli corse incontro spingendo via Sero e lanciando le braccia al collo del vecchio compagno di giochi -non ci vediamo da tanto-
-Ci sei tu dietro tutto questo? Com'é possibile che tu abbia un quirk?- farneticó a occhi spalancati.
-Quirk? Quei vostri deboli poteri?- il ragazzo scoppió in una risata maniacale che fece gelare il sangue ai due coetanei, poi ruppe l'abbraccio e si allontanò di pochi passi.
-Che cosa sta succedendo?- la domanda di Sero era un sussurro indirizzato a Bakugo che lo fulminò semplicemente con lo sguardo.
-Bene, bene- Deku fece un'elegante piroetta e fece un segno verso il portale, quello sfarfalló per qualche secondo, ma rimase aperto. Kacchan guardò interrogativo verso l'ex compagno di classe, ma prima che potesse aprir bocca notó che lui stava seguendo qualcosa con lo sguardo, come una persona che usciva dal portale e si pozionava al suo fianco, ma non riusciva a vedere niente.
Izuku sussurrò alcune parole che gli altri non capirono e il portale si chiuse in pochi secondi.
-Seguitemi- era un ordine non una richiesta, così Bakugo e Sero lo seguirono con cautela, sicuri che li avrebbe attaccati da un momento all'altro.

-Chi era?- Shinso si abbassò così che i suoi occhi fossero all'altezza di quelli di Eri.
-Il re!- rise la bambina contenta -Avete già conosciuto gli scudieri no?-
-Il re con cui parlavi a casa?- chiese di nuovo in ragazzo.
-Sì-
-Chi sono gli scudieri- Shota si avvicinò ai figli.
-Ochako, Shoto, Tomura- Eri venne tagliata.
-Ok, ok, abbiamo capito- Denki era il più lontano e aveva un sorriso tirato.
-Chi é il re?- Aizawa cercó di avvicinarsi ulteriormente, ma la bambina fece un passo indietro.
Eri si guardò intorno come in cerca di una risposta, poi si illuminò e sorrise: -Lui!- indicò un ragazzo dai capelli verdi che si avvicinava con dietro Bakugo e Sero che lo seguivano con una certa cautela e diffidenza.
-Eri! Finalmente abbiamo trovato! Gli altri sono ancora in giro per la scuola?- chiese il ragazzo poggiando una mano sulla spalla della bambina.
-Sì!- sorrise lei felice.
-Stai seriamente usando una bambina Deku?- la domanda di Katsuki era un ringhio.
-Usare? No, no, io le ho fatto una proposta, lei l'ha accettata- rise lui facendo un piccolo passo avanti, gli altri né fecero due indietro e questo lo fece ridacchiare.
-Chi sei tu!- Aizawa tornó più vicino alla figlia, come a cercare di proteggerla.
-Izuku Midorya, lei deve essere uno dei padri di Eri, giusto?- il ragazzo continuava a sorridere come se tutto quello che avesse intorno fosse solo un teatrino messo su per il suo puro divertimento.
-Sì, e gradirei riavere mia figlia-
-Ok, Eri vuoi tornare da tuo padre?- si abbassò e le accarezzó i capelli.
-Ma...ma, Kai? Che ne sarà di lui, manterrai la tua parte del patto?- Eri passó lo sguardo dalla sua famiglia a Izuku velocemente, fino a poi incastonarelo in quello del ragazzo.
-No- la sua voce era diventata dolce e mielosa, come se parlasse a un bambino che si é fatto male -Se tu non rispetti la tua parte perché io dovrei rispettare la mia?-
-Ma io ho fatto tutto quello che mi hai chiesto!-
-Radunare qualche seguace, urlare delle regole e aspettarmi ti sembra molto?- rise e la bambina inizió tremare.
-Ma una parte dell'accordo l'ho rispettata!-
-Tu seguirai i miei ordini fino alla fine della mia impresa e mi sarai fedele durante a essa, e io esaudiró il tuo desiderio- recitò Izuku con voce monotona -questo é il nostro patto, non mi pare di doverti qualcosa-
-Ma il mio desiderio!-
-Se resterai con me fino alla fine come dice la promessa lo esaudirò, oppure puoi tornare dalla tua famiglia, ma esso resterà un semplice desiderio incompibile, a te la scelta principessa-