Cap 8

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Eri era seduta sul sedile posteriore della macchina, dopo varie lamentele era riuscita a farsi comprare una mela caramellata da Aizawa che in quel momento stava guidando, al suo fianco Present Mic stava guardando la bambina e Shinso, che aveva delle occhiaie enormi.
-Sei sicura di voler venire, avresti potuto dormire ancora un po'- disse il biondo rivolto alla celeste.
-sí, e poi mi sono guadagnata questa- sorrise sventolando la mela che aveva in mano.
-io avrei potuto dormire al posto suo- prese parola il viola.
-Tu hai la verifica d'inglese oggi- gli ricordó il moro.
-E per di piú alla prima ora- aggiunse il marito.
-Infatti, avrei preferito dormire- il ragazzo appoggió la testa alla portiera e chiuse gli occhi.

Passarono pochi minuti e la macchina si fermó davanti all'edificio della Yuei. La famiglia scese dall'auto, dopo un veloce saluto ognuno andó per la sua strada.
-Vieni con me- Aizawa prese la mano ad Eri e insieme si diressero verso la 1A. Tutti salutarono felici la bambina, che si sedette su una sedia vicina alla lavagna.
Passó la prima ora e ai ragazzi venne lasciato qualche minuto di pausa, questo bastó per lanciare il segnale.
-Cos'hai nella borsa Eri?- Mina si era abbassata all'altezza della bambina ed aveva indicato sorridendo la borsa rossa.
-Questa!- la celeste estrasse una coroncina color dell'oro e se la mise in testa sorridendo. Prima che qualcuno potesse parlare il prof riportó il silenzio.
-Tornate ai vostri posti!- cosí la seconda ora incominció.

Suonata la campanella dell'intervallo Kirishima si alzó dal proprio banco, salutó  il professore e la bambina e si accostó a Bakugo e Denki che stavano andando alla mensa.
Il ragazzo perse subito il filo del discorso mentre si guardava intorno senza farsi notare, appena arrivati ad un tavolo si fermó.
-vado in bagno!- senza aspettare risposta uscí dalla sala e successivamente dalla scuola, giró al lato dell'edificio fino ad arrivare il retro, si guardó intorno sospettoso e poi si avvicinó ad una delle grate. Quel punto era collegato ad alcuni laboratori, spostato l'ostacolo entró.
La stanza era illuminata da varie lampade, attaccati al muro c'erano vari banchi da lavoro, al centro della sala alcune sedie erano disposte a cerchio. A quanto pare era stato l'ultimo ad arrivare, su esse erano seduti già i suoi collaboratori. Solo ora sapeva le loro identità, fece passare lo sguardó su di loro, il vice capo lo conoscevano già tutti, poi uno di essi attiró la sua attenzione.
-Sapevo che c'entra il anche tu...Todoroki- sorrise il rosso.
-come potevo mancare?- il bicolore sorrideva seduto su una sedia.
-prendi posto- sorrise il vice capo.
-certo Eri- Enjiro si accomodó sull'unica sedia libera.
-Quindi lui non é qui...- Uraraka prese parola guardandosi intorno.
-ovviamente non si sarebbe presentato- Tokoyami era seduto alla destra della ragazza.
-perché avrebbe dovuto scomodarsi?- Iida era seduto sulla sedia in maniera meno rigida del solito, al suo fianco Mina sogghignava.
-Noi abbiamo creduto in lui fin'ora- rispose Hagakure.
-E dovremmo continuare a quanto pare...- Shigaraki era seduto su una della sedie.
-Non sapevo che collaborassimo con i vallain- rispose Kirishima.
-Il mondo ci considererà villain...e poi anche loro vogliono cambiare il mondo- rispose Eri.
-A proposito perché avete accettato voi studenti?- chiese Tomura facendo passare lentamente lo sguardo su ognuno di noi.
-Io voglio essere notata! E se cambi i nomi non solo vieni notata, ma anche ricordata!- Hagakure aveva risposto per prima.
-Voglio un mondo senza povertà e con i grandi poteri del nostro capo é possibile- rispose Uraraka.
-Voglio la mia vendetta, voglio che lo Staint paghi per ció che ha fatto a mio fratello, e la prigione non é abbastanza- disse Iida.
-Questo ragazzino mi piace. Anch'io odio Staint- prese parola il villain.
-perché dovrei risponderti?- disse Enjiro, guadagnandosi un'occhiataccia dal celeste.
-io voglio che le persone come Kai spariscano, un mondo dove nessun bambino soffra- rispose Eri.
-Pure Kai era un pezzo di m- Shigaraki venne interrotto.
-stai parlando ad una bambina, linguaggio- venne interrotto da Tenya.
-Voglio trovare Toya e uccidere mio padre- rispose non curante Todoroki.
-Bene! Bene! Inizieró ad esaudire le vostre richieste!- la voce del capo si sparse per la sala e varie persone si alzarono dal loro posto.
Tokoyami aveva tirato fuori un piccolo specchio, lui stava comunicando da quello.
-Shigaraki, oggi attaccheremo gli Hero, Todoroki oggi potrai uccidere tuo padre e il villain ti porterà nell'attacco tuo fratello, appena finito qui giustizieremo Staint e Kai, Uraraka vari soldi sono già stati inviati a varie famiglie povere, Tokoyami e Kirishima vi chiedo di aspettare un attimo e poi avrete carta bianca. Ora vi spiego il piano-

Il figlio della Notte e della Luna-mhaWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu