Cap 1

515 35 9
                                    

Il verde si sveglió un'altra volta nel mezzo della notte col fiatone. Il sudore gli volava dalla fronte e il suo respiro irregolare risuonava nella stanza.
Appoggió la testa al cuscino ripercorrendo il 'sogno' che gli faceva rivivere ogni notte gli insulti di Kacchan. Il suo amico di infanzia che quando aveva scoperto che Izuku non aveva un quirk aveva iniziato a picchiarlo e prenderlo in giro.

Izuku Midorya era un ragazzo di quasi sedici anni, un senza quirk in un mondo dove il 99,9% delle persone aveva un'unicità che si sviluppava verso i quattro anni.
Le persone come lui erano praticamente inesistenti, per questo tutti le emarginavano.

Ma il verde aveva trovato dei vecchissimi libri che parlavano di quando, prima della scoperta dei quirk, alcuni possedessero poteri, molto piú potenti (solo in certi casi) di quelli con i quirk. Ebbene loro venivano chiamati streghe o maghi, nel medioevo molti di loro vennero perseguitati. Ma nella storia ci sono avvenimenti che ne garantivano l'esistenza, anche se diminuivano col passare degli anni, fino ad azzerarsi due decenni prima della comparsa del primo quirk.
Da quello che aveva capito, non tutti riuscivano a evocarli e poi tanto meno a usarli. Il processo poteva uccidere anche l'essere umano piú forte. Si imparavano da libri piú antichi dell'uomo che raramente venivano riscritti.

Izuku si alzó per continuare la sua ricerca, sapendo che non sarebbe mai riuscito a riprendere sonno. Arrivó alla scrivania e riprese a guardare i vecchi libri, i telegiornali e i giornali del passato. Dopo diversi mesi di lavoro era quasi riuscito a arrivare alla collocazione di uno di quei tomi antichi.

E quella notte ebbe l'illuminazione.

La luna filtrando dalla finestra creó un cerchio perfetto in un angolo preciso della mappa: Tokyo.
Ora la scritta che la sovrastava aveva senso. Esse recitava: 'Midericordiosa é la luna a chi se lo merita'
Da sola la frase non aveva un senso, ma cosí era una spiegazione.

Il verde non perse tempo e prese una mappa della città di Tokyo, il cerchio di luce notturna si spostó fino a indicare un punto nel mezzo di un vecchio bosco.
Midorya non perse tempo, prese il telefono per prendere dei biglietti per Tokyo, riuscí a comprarne uno per il giorno seguente...o meglio per il giorno stesso visto che ormai erano le sei di mattina.

Come sempre inizió a farsi la doccia, per poi vestirsi.
Arrivarono cosí le sette, uscí dalla sua camera con addosso l'uniforme scolastica. Salutó un attimo sua madre che neanche se ne accorse, essendo impegnata tra tutto il lavoro e uscí di casa.
La stazione era dall'altra parte della città, e riuscí ad arrivarci giuro pochi minuti prima del treno. Ci salí un po' emozionato e sorridendo veramente per la prima volta dopo…anni.

Il treno arrivó a Tokyo e un impaziente Deku selvatico ne uscí a tutta velocità con la mappa della città in mano. In poco trovó il bosco, ma ci mise di piú a trovare il tomo.
Capí dove si trovava quando inciampó in una radice e rialzandosi vide che formava una stella insieme ad altri arbusti.
Cosí inizió a scavarmi al centro…

…Tiró fuori dalla fossa un libro antico, ma ben conservato, era nero e con uno strano simbolo sul davanti…

Si mise seduto e inizió a sfogliarlo, le paste erano a mala pena ingiallite ed erano piú robuste delle normali. Sulla prima pagina c'era scritto: 'chi riuscirà ad accedere a questa magia sarà un figlio della notte e della luna'
Il ragazzó inizió a leggerlo e riuscí a finire quelle interminabili pagine entro sera, ma prima di tornare a casa decise di provare quella magia.
Aprí una pagina a caso, qui era presente un incantesimo che si poteva testare sui fiori, cosí si avvicinó a un mazzo di margherite lí vicino.
Con la spina di una rosa trovata vicino alle margherite si tracció il simbolo sul dorso della mano.
Da esso inizió a uscire diverso sangue, che era nero e bianco, fino a sparire.
Il ragazzo puntó la mano vicino ai fiori e si concentró. Il simbolo tornó visibile e di un rosso acceso che emanava luce, nel mentre i fiori appassivano lentamente, fino a diventare neri e a toccare terra.

Il figlio della Notte e della Luna-mhaWhere stories live. Discover now