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"Allora ragazzi, tra pochi giorni ci sarà la selezione dei cadetti." annunciò Zayn seduto in una delle sedie foderate attorno al tavolo rotondo. Si era guadagnato il rispetto di molte spie che il governo non aveva più voluto per troppo fastidiose, le aveva prese sotto la sua ala e gli aveva dato lavoro grazie al patrimonio del padre. 

"Si, lo sappiamo. Hai mandato una quindicina di mail sull'argomento." gli rispose Louis con degli occhiali da sole addosso mentre fumava una sigaretta stando attento a far uscire il fumo dalla finestra. Era stato uno dei primi insieme a Liam a fare parte di quell'associazione che si chiamava Zayn's Angels. Fortunatamente, per costrizione di Louis, Zayn aveva abbreviato a ZA così che sembrassero le prime due lettere del suo nome e non il frutto di un ragazzino ossessionato dal film 'Charlie's Angels'.

"Sai che voglio che sia tutto perfetto, è la prima volta che ci sono dei cadetti nella nostra agenzia." riuscì a controbattere Zayn prima di sistemare i fogli di tutti coloro che si erano candidati per entrare in quella cerchia ristretta di spie.

"Lo capiamo Zayn, ed è giusto così ma siamo consapevoli che dobbiamo prendere una decisione e che è molto importante per tutti." aggiunse Luke sistemando i capelli ricci indietro. 

Il corvino annuì rivolgendosi a tutte le spie presenti: erano quel tipo di spie che avevano dato fastidio ad FBI e CIA perché erano puntigliose e volevano andare a fondo nelle questione nonostante fossero magari di competenza dello stato.

"Dobbiamo scegliere solo una persona, finché non avremo scelto nessuno, nessuno esce da questa stanza." sentì un piccolo sbuffo dalla finestra, ovviamente opera di Louis ma sapeva che non avrebbe fatto resistenza.

"Cominciamo allora." disse Leigh-Anne facendo annuire gli altri. 

Si sedettero, si alzarono, girarono per la stanza e scrissero alla lavagna che c'era nella sala riunioni. Erano tutti degli ottimi candidati. Indubbiamente lo erano. Chi non sarebbe stato scelto da loro avrebbe avuto le migliori referenze per entrare nelle agenzie di spionaggio governative. 

Si misero a guardare profilo per profilo.

"C'è questa persona, si chiama Atlas. Ha un ottimo profilo. Ha fatto l'accademia militare." commentò Perrie torturandosi i capelli biondi raccolti in una treccia. Le si avvicinò l'amica e collega Jade "Si ma non ha competenza con i computer." 

"Quindi possiamo scartarne già qualcuno?" chiese speranzoso Niall. Zayn rispose annuendo "Certo, sapete però che renderemo la nostra scelta pubblica solo quando saranno tutti radunati per la riunione." nessuno fiatò per altre due ore fin quando il computer di Zayn non suonò annunciando l'arrivo di una videochiamata.

"Chi é?" chiese Taylor mettendosi dietro Zayn per vedere da parte di chi fosse la videochiamata. Anche Amelia la seguì e fece un verso sorpreso quando vide il nome di Lizzo che occupava lo schermo. 

La ragazza era la spia sotto copertura dell'agenzia. Zayn, come ognuno di loro, si fidava ciecamente di lei e le volevano tutti un gran bene ma non potevano mantenere contatti troppo stretti o le varie identità che la ragazza aveva preso sarebbero tutte venute alla scoperta. Era sempre piacevolmente sorpresi quando chiamava perché non aveva molto tempo.

"Hey ragazzi, che si dice?" chiese con il solito sorriso magnifico sul volto. Le rispose Liam che era al lato opposto di Zayn e che quindi non poteva vederla "Il nostro caro Zayn ci sta facendo passare la giornata in ufficio per scegliere il miglior candidato per far parte della nostra squadra e si è rivelato un compito più difficile di quello che sembrava all'inizio." 

Lizzo rise "Si, ho letto anche io le cartelle che mi ha inoltrato per mail Mike. Ce ne sono di davvero bravi ma ho messo gli occhi su qualcuno in particolare." "Oh ti prego Lizzo, aiutaci che qui siamo ad un punto fermo." la pregò Ashton facendo annuire anche il suo collega Calum.

La ragazza rise di nuovo "C'è un ragazzo, ricci scuri e corti e occhi verdi. Non ho il file sotto però penso si chiamasse Harry Edward Styles." Perrie annuì prendendo il file e mostrandolo alla squadra "Si, ha delle ottime preparazioni in tutto." Rimasero lì a parlare per un po' anche con Lizzo. 

"Ragazzi, non vorrei dire ma siamo chiusi qui da stamattina, io ho bisogno di fumare in pace una sigaretta e anche di una birra. Andiamo all' Angel? Tanto sappiamo tutti che sceglieremo Harry, è preparato in tutto e comunque appena arriverà qui farà la preparazione standard che abbiamo fatto anche tutti noi. Quindi, possiamo uscire e andare a bere ora?" chiese Calum speranzoso.

"Esatto, anche io ho bisogno di fumare, e non parlo di farlo solo vicino alla finestra." si aggiunse Louis. "Va bene, va bene andiamo all' Angel." concesse Zayn ridendo e chiudendo la chiamata con Lizzo salutandola.

"Ragazzi io vado a casa." li avvisò Taylor "Torno da Joe. Adesso che siamo un po' tranquilli qui in agenzia possiamo passare più tempo insieme e non voglio sprecare neanche un minuto." e poi corse via salutandoli. Lo stesso fecero Luke, Michael, Leigh-Anne e Perrie che tra figli e partner volevano passare il tempo con loro.

Gli altri invece raggiunsero l' Angel. Ovviamente di Zayn perciò luogo di ritrovo per le spie dell'agenzia ma era comunque un pub pubblico. 

"Fai il solito per tutti Greg. Io e Calum torniamo tra poco, tempo di una sigaretta." disse Louis a mo' di saluto al barista per poi uscire e fumare la sua tanto agognata sigaretta. Zayn li raggiunse poco dopo, fumarono in silenzio e solo quando il minore entrò nel pub le due spie cominciarono a parlare.

"Cosa c'è che non va Lou?" chiese apprensivo il corvino. Il liscio sospirò prendendo l'accendino ed inalando il fumo che lo calmava tanto facendo inondare i polmoni di nicotina. "Sai bene cosa c'è. Non affidarlo a me Zayn." era quasi una supplica quella che stava facendo al suo migliore amico. "Sai anche cos'è successo con Dave." 

"Era otto anni fa Lou."

"Eravamo amici perché io mi sono attaccato troppo ad un collega. Non riesco nemmeno ad andare a trovarlo" 

"Quindi vuoi dirmi che non siamo tuoi amici." era una domanda posta con così tanta semplicità e tranquillità che Louis si trovò a sospirare "Ma voi sapete difendervi." 

"Lo sai bene che non vuol dire nulla. Un proiettile è un proiettile." 

"Si ma il mio lavoro era quello di proteggerlo e ho fallito. Voi avete voi stessi sulla vostra coscienza, non quella di qualcun' altro."

Zayn scosse la testa: avevano fatto mille volte quel discorso ma il liscio non voleva capire. "Ti aspettiamo dentro Lou."

Louis annuì e sorrise piano. 



N.A.

Sono tornataaaaa. Vi sono mancata????

Yeee ancora spie, e questo è il primo capitolo di 'Zayn's Angels' e perciò si parte per una nuova avventura e non vedo l'ora di portarvi con me nelle avventure di questi scalmanati. 

Intanto cosa ne pensate?

Love u all <3

-Zayn's Angels- l.s.Where stories live. Discover now