15) Another Day

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Arrivo a casa, era da tempo che non tornavo, mi rendo conto solo ora di aver lasciato da Emilio tutte le mie cose, comprese le chiavi di casa, fortunatamente tengo sempre una chiave di scorta sotto ad una piantina vicino alla porta, noto che la cassetta delle lettere è piena di pubblicità.

La casa sembra vuota, non è stata usata ma è ricoperta di polvere ovunque, ora non ci penso, non mi metto certo a pulire ora, ci penserò domani.

Vado subito a letto e mi addormento poco dopo.

Il mattino seguente prendo subito il telefono, spero di trovare dei messaggi di Emilio, non c'è nulla, sono quasi tento di chiamarlo ma deve capire la mia posizione.

Per distrarmi mi metto a pulire, è incredibile lo sporco che ho lasciato, ritiro anche la posta arretrata, fortunatamente l'ho fatto, ci sono delle bollette arretrate da pagare, per fortuna sono ancora in tempo per pagarle.

Il tempo vola, non ho ancora pulito tutto ma devo andare a lavoro.

Il turno serale è sempre bello, c'è poca gente, soprattutto durante la settimana.

Sono alla cassa, la serata è tranquilla, mi metto ad usare un po' il telefono per ingannare il tempo in attesa dei clienti.

Arriva qualcuno, mi si piazza davanti "Prego ordini pure..." dico automaticamente, solo alzando gli occhi mi rendo conto di chi sia "tra tutte le persone che mi aspettavo tu sei l'ultima che mi aspettavo Moritz" lui fece un cenno di un sorriso "Non credo che tu sia qui per prendere qualcosa, dimmi cosa vuoi" "Sono qui solo per parlarti, facendolo qui so che non puoi scappare"

La cosa mi sta dando fastidio, ma voglio vedere fin dove vuole arrivare.

"Ora sei qui, parla, ma ti avviso non voglio le tue scuse" "Tranquillo non sono qui per chiederti scusa, non sono così stupido" fa una lunga pausa guardandomi "So che ami Emilio, l'ho sempre saputo, si vedeva dal modo in cui lo guardavi, tu non mi hai mai guardato in quel modo" non capisco perché mi sta dicendo tutto questo proprio ora, la cosa strana è che la situazione mi fa ridere, scoppio a ridere senza un vero motivo.

"Perché mi stai dicendo tutto questo?" "Per farti capire il mio punto di vista, io volevo solo sapere la verità su quella sera... chiedertelo sarebbe stato più semplice, ma non avresti mai ammesso la sua colpevolezza" "questo me lo hai già detto..."  "Mi dispiace per come è iniziata, ma stando con te ho davvero iniziato a provare qualcosa, ma sapevo che per quanto ci provassi tu non avresti mai provato niente per me, il tuo cuore apparteneva ad un altro, direi che i segreti erano la base della nostra relazione"

Effettivamente ha ragione, sapevo che amavo Emilio, Moritz era più un modo per distrarmi da lui "Non eravamo fatti per stare insieme" dico "No credo di no" risponde lui "Ti auguro il meglio" mi guarda per qualche secondo e poi se ne va.

Presi subito in mano il telefono, Emilio non mi ha ancora scritto niente, decisi di rompere il silenzio e di chiamarlo, il telefono inizia a squillare ma dopo 2 secondo parte la segreteria.

Love me EmilioWhere stories live. Discover now