11) Honestly

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Il giorno seguente come promesso mi porta a casa sua, mi sento meglio qui, penso che potrebbe davvero diventare un giorno casa mia.

Passo i primi giorni sdraiato nel letto sotto gli effetti degli antidolorifici, ci sono anche degli effetti positivi, sfrutto Moritz a dovere facendomi servire in tutto quello che mi serve.

Mentre lui è via le ore passano lentamente, fortunatamente mi lascia usare il suo computer, all'inizio era un po' contrariato ma ha accettato, le serie tv aiutano molto a far passare il tempo.

Nel giro di pochi giorni mi divoro le prime stagioni di Gray's Anatomy.

Il pensiero di Emilio è sempre presente, ma lo sento diminuire, tengo aggiornato il suo profilo, mi piace comunque spiarlo, con mia gioia vedo che Sophia non compare più tra le sue foto, anche se a pensarci bene la cosa non mi consola, anzi.

Noto che da quando sono arrivato a casa di Moritz lui ha passato tutto il suo tempo libero con me, escludendo quindi i suoi amici, non voglio che lui senta il bisogno di accudirmi sempre, tra qualche giorno riprenderò anche il lavoro quindi voglio iniziare ad essere di nuovo autonomo.

"Ecco la cena" dice sorridendomi lui entrando nella stanza, in mano tiene una porzione di lasagna, dal profumo sembra squisito, ci sistemiamo su un piccolo tavolo davanti alla televisione.

"Spero che non sia avvelenata" cerco di stuzzicarlo, "Dai, rispetto ai primi giorni sono migliorato" ammetto che è vero, i primi giorni predavamo spesso cibo dai fast-food.

Iniziamo a mangiare quando il suo telefono inizia a suonare, spio il nome, Frank, so che è un suo amico, risponde "Pronto" e resta in ascolto qualche secondo e poi si rivolge a me "Questa sera Frank, un mio amico, organizza una festa, mi chiede di andare..." sembra aspettare il mio consenso, è proprio quello che volevo, dagli la possibilità di fare altro oltre che accudire me, non ci penso due volte e di dico immediatamente di accettare.

Corre a prepararsi lasciando a metà la cena "Tranquillo pulisco io" gli urlo mentre lui si fa la doccia.

"Tranquillo, sto via solo un pio d'ore" mi dice mentre esce dal bagno senza accappatoio, "Mi stai anticipando quello che faremo dopo" mi avvicino e con la mano gli tocco le parti sotto, lui mi sorride e mi bacia sulla fronte "Forse" si limita a rispondere "Ora vado a vestirmi ed esco"

Poco dopo esce ed io mi ritrovo solo in casa, finisco la cena e sistemo il cibo avanzato, la cucina è in uno stato pietoso, starà migliorando a cucinare ma non a sporcare meno.

Prendo il suo portatile e mi sdraio sul divano e mi metto a navigare in internet.

Salvo delle foto per un progetto che sto facendo, non riesco però a capire dove le abbia salvate, mi metto a cercarle ma senza trovarle, però trovo qualcosa che stuzzica la mia attenzione, una cartella nominata "E.M." il mio cervello pensa subito a lui, ad Emilio Martinez, so che non può essere così e non voglio ficcare il naso nelle cose di Moritz quindi chiudo tutto.

Ma la curiosità si infittisce sempre di più, l'unico modo per smettere di pensarci è guardare cosa contiene, mi sto sicuramente sbagliando e sarà sicuramente una sciocchezza.

Ci sono cose che a volte è meglio non sapere.

A prima vista non capisco quello che sto vedendo, la cartella è piena di foto che non hanno senso ma andando avanti capisco, tutto si collega.

Nella cartella ci sono numerose foto di Emilio e in alcune ci sono anche io, alcune sono prese dai social altre sembrano fatte durante le feste, in altre foto invece Emilio è con Jess, infatti noto dopo che molte foto delle feste risalgono quasi tutte alla stessa festa, quella di quando è morta Jess, sono confuso ma l'ultima foto chiarisce tutto, una foto con Jess e Moritz.

Quindi si conoscevano loro due, questo spiega perché ha voluto che parlassi proprio di lei, ma quindi conosceva anche me? Le foto sono datate mesi e mesi fa quindi sì, direi che mi conosceva già.

Non so cosa fare, mi assale il panico, tutto questo non ha senso, una parte di me vorrebbe sentire la vera storia, vorrebbe capire ma un'altra parte si sente tradita, mi ha mentito.

Scrivo alla prima persona che mi viene in mente <Ti prego vienimi a prendere, è urgente> è gli invio la mia posizione.

Era tutto una bugia? Qualcosa di vero c'era?

Proprio in quel momento sento la porta aprirsi, è Moritz, è già tornato.

Io sono in piedi, visibilmente in panico, il computer è ancora aperto sulle foto della cartella "Che succede?" mi chiede "spiegami questo" gli dico mentre indico il computer.

Lui guardo lo schermo e sospira "Non arrivare a conclusioni affrettate, prima ascolta cosa devo dirti, ci sono delle cose che devi sapere" "Oh si, credimi, ci sono tante cose che devo sapere, mi avevi detto di non conoscermi" lui prende un grande respiro "è vero, ti conoscevo già prima di parlarti, sapevo che eri amico dei gemelli..." "Tutto questo è incredibile, perché hai dovuto fingere?" "Perché dovevo sapere la verità su Jess e..." "Si tratta solo di questo? Potevi benissimo chiederlo" "No, ho visto subito da come lo guardarvi che tra di voi ci fosse qualcosa, tu non mi avresti mai detto niente se non ti fossi fidato abbastanza di me" la cosa è così assurda "quindi è stato tutto finto, solo per sapere la verità" "Aspetta, all'inizio si lo facevo solo per avvicinarti, poi però le cose sono cambiate, ho iniziato a provare davvero qualcosa per te" "Primo o dopo avermi portato a letto" "Questo non è importante al momento" resto a bocca aperta.

Lui si avvicina e cerca di prendermi la mano ma io mi allontano "Non fare così, anche tu dopo tutto quello che è successo hai iniziato a dubitare di Emilio, tu e tuo fratello siete gli unici che reggete il suo alibi, sai che può essere una persona violante, potrebbe aver mentito anche a te" "Cristo quante cazzate, sai hai ragione, Emilio non era a quella cazzo di festa..." Moritz sgrana gli occhi, non pensava di sentire quelle parole "Emilio era con me quella notte, dopo aver litigato con Jess siamo andati via, eravamo andati al parco dell'osservatorio ad ubriacarci, siamo sempre rimasti insieme" Moritz sta cercando di elaborare quello che gli ho detto "Perché mentire?" effettivamente questa domanda mi assale da quel giorno, non so perché decise di non dire la verità, deve averlo fatto d'istinto, aveva cercato di baciarmi, quindi per lui è sembrato più logico mentire su tutto

"Non so il perché, ma questa è la verità..." sento dei colpi sulla porta "Moritz apri subito questa porta" è la voce di Emilio, finalmente è arrivato "Cosa ci fa lui qui?" "L'ho chiamato io, me ne vado via" gli rispondo "NO ASPETTA" mi urla "Io provo davvero qualcosa per te, ho cercato in tutti i modi di rimediare a quello che ho fatto" mi metto a urlare anche io "Basta con questa falsa, sono stufo delle bugie, ora prendo le mie cose" "Apri questa cazzo di porta o giuro che la sfondo" urla Emilio da fuori, sembra parecchio arrabbiato.

Moritz si avvicina, mi afferra  la testa e cerca di baciarmi, io lo spingovia con tutta la mia forza "Non mi toccare" urlo, forse troppo perché la rabbiadi Emilio esplode, vuole la sua vendetta, si mette a prendere a calci la portafino a sfondarla, irrompe nella stanza e si fionda su Moritz mollandogli unpugno, Moritz cade a terra, perde sangue dal naso ma non oppone resistenza,Emilio emana rabbia ovunque, afferra la mia valigia con una mano e con l'altrami afferra per i fianchi spingendomi verso l'uscita, sto piangendo e neanche mene ero accorto, tutta questa scena mi ha sfiancato.

Love me EmilioHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin