8) Emilio...

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Sento dei rumori provenire dal piano di sotto, sembrano delle voci, apro gli occhi, non ricordo molto della sera prima, so di essere nella camera di Emilio, nel suo letto, sono nudo nel suo letto, lo abbiamo fatto? Per quanto provo a ricordare non ricordo nulla, mi ritrovo solo con un gran mal di testa.

Mentre mi massaggio la testa per avere dei ricordi, qualcuno apre la porta di scatto "Emilio, forza muoviti dobbiamo..." Ivan si blocca non appena vede quella scena.

Emilio è sdraiato sul fianco con le braccia che mi stringono, siamo entrambi nudi.

Io resto bloccato, mi copro con la coperta, nella stanza regna il silenzio, l'imbarazzo sembra palpabile, per peggiorare la situazione dietro ad Ivan ci sono due suoi amici Alex e Carlos, Carlos dice "Questa poi, che schifo" e si gira, anche gli altri fanno lo stesso.

Emilio si alza come un fulmine ed insegue il fratello, li raggiunge nel corridoio "Ivan aspetta, non è come sembra"

Io continuo a non ricordarmi della sera prima, ricordo di aver bevuto molto, qualche ricordo torna, ricordo che ci siamo baciati, ma come siamo finiti nel suo letto? I miei pensieri scorrono veloci, ora collego tutto, ricordo tutto, si lo abbiamo fatto, ed è stato il sesso più bello che abbia mai fatto.

"E cosa dovrebbe sembrare Emilio? Da quando sei diventato gay?" dice Ivan dal corridoio "Cosa? No, no io... non lo abbiamo fatto, non c'è stato nulla..." "Sei nudo davanti a me... e indossi ancora il preservativo" Emilio guarda verso il basso,  con un gesto della mano si copre le parti basse "Questo non significa nulla, io... non sono gay, non provo nulla" "è averci fatto sesso che fa schifo" risponde Carlos "NON SONO GAY" risponde Emilio urlando e spintonando Carlos "La situazione è già ridicola così non peggiorarla, per oggi non voglio più vedere la tua faccia" dice Ivan "Non vorrei rovinarti la festa, ma io e te abbiamo la stessa faccia" ad entrambi scappa un sorriso "Noi andiamo in spiaggia, quando torno non voglio vederlo qui" "Si, i froci non li vogliamo" gli fa eco Carlos e se ne va seguito da Alex.

Ivan resta qualche secondo e gli domanda sottovoce "Provi qualcosa?" "Assolutamente no, non provo niente, Ivan mi conosci, ero ubriaco e non so cosa mi è preso, non sono gay"

Forse non pensava che riuscissi a sentirlo, ma quelle frasi sono una pugnalata nel petto, non so più cosa sia vero, mi ama? Mi ha detto di sì, ma ora ha negato tutto, prova qualcosa? Si finge etero davanti a suo fratello? Non so cosa sia peggio, non voglio una relazione nascosta, ho smesso di nascondermi, ma soprattutto lui vuole una relazione? Mi alzo e inizio a vestirmi.

In quel momento entra Emilio e mi guarda "Cosa fai?" "Non posso restare qui, non so cosa vuoi da me" mi guarda senza parole "Hai sentito?" si passa la mano nei capelli "Lasciami spiegare..." "Altre scuse altre spiegazioni, ora basta, vuoi inventare altre scuse come con tuo fratello? Quella di ieri sera è stata la miglior scopata della mia vita, per te invece cosa è stato?" lo guardo aspettando una risposta sincera "è stata una serata fantastica anche per me, provo qualcosa per te, devi credermi" non so più a chi credere, a lui, al mio cuore o al mio cervello, voglio sapere di più ma anche volendo non posso restare, devo andare "Non posso restare, le persone normali non guadagnano soldi facendo video" "Se si tratta di soldi posso darteli io" "Io non voglio i tuoi soldi, voglio te" dico urlando, mi aspetto qualche risposta che però non arriva, mi guarda immobile "Come immaginavo" rispondo al suo silenzio.

Mi dirigo verso l'uscito, la sera prima mi ha portato lui quindi mi tocca tornare a lavoro a piedi "Aspetta non andartene" mi blocca poco prima della porta "Dimmi qualcosa, dimmi cosa provi ed io resto" ma ancora una volta non risponde, raccolgo tutti i pezzi della mia speranza finché ho un po' di dignità ed esco di casa.

Mi avvio a lavoro, arrivo ad un incrocio, semaforo verde attraverso, non so cosa mi sia successo, come ho potuto farlo? Solo ora penso a Moritz, altro incrocio, semaforo verde, attraverso, devo dimenticare tutto, amo Moritz e lui ama me e non ha paura del giudizio della gente, altro incrocio, semaforo verde, attraverso, ripenso alle parole di Emilio e scoppio a piangere, mi sento tradito, come ho potuto innamorarmi, incrocio, semaforo verde, attraverso, sono stato stupido, un grandissimo stupido, ormai le lacrime mi rigano il volto, non voglio più vederlo, altro incrocio, attraverso....

Love me EmilioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora