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EMILIO POV

"...Dimmi cosa provi ed io resto" dentro di me sto urlando, la mia testa vorrebbe dire tante cose, troppe, non riesce a creare una frase di senso logico, vorrei dirgli tutto, che lo amo, ma non ci riesco, le parole si fermano nella mia bocca, lo amo davvero ma non so come dirglielo, resto zitto mentre lui prende le sue cose ed esce dalla casa, anche se è come se uscisse dalla mia vita, ancora...

Resto lì, da solo, in quella casa silenziosa, un silenzio assordante, mi esplode la testa, ho troppi pensieri, mi sento gli occhi lucidi, sto forse piangendo? No, non voglio.

Cerco di riprendermi, riordino le mie idee, voglio non pensare a questa situazione, vado in cucina mangio un boccone al volo mi metto il costume ed esco, ho litigato con Marco ma so che tornerà da me, lo fa sempre.

Raggiungo Ivan, lo conosco fin troppo bene e so dove sono andanti.

Raggiungo il bar sulla spiaggia e li vedo seduti fuori sotto gli ombrelloni, Ivan sembra sorridermi quando mi vede, per poi tornare subito serio, Affianco a lui c'è un posto libero, si aspettava il mio arrivo o almeno lo sperava.

Senza dire niente mi siedo ignorando lo sguardo degli altri "Arriva il frocio" dice Carlos "Ho detto che non lo sono" gli urlo in faccia, stringo i pugni, Ivan mi appoggia la mano sul braccio e si gira verso di lui "Se ha detto che non lo è, non lo è, fine della discussione Carlos" Carlos lo fulmina con lo sguardo, vorrebbe dire ancora qualcosa ma preferisce di no.

Ordiniamo da mangiare e ogni tanto scrivo un messaggio a Marco ma continua a non rispondermi, forse sta solo lavorando, o mi sta davvero ignorando? Non voglio dover litigare con lui.

Dopo il cibo Carlos e Alex si alzano e se ne vanno, dicono che devono raggiungere altre persone, dunque rimaniamo io ed Ivan, mai la nostra tensione è stata così alta, abbiamo passato tutta la nostra vita insieme, siamo sempre stati migliori amici, ed ora non riusciamo neanche a guardaci, come siamo arrivati a questo?

Vedo che vuole parlarmi ma le parole sembrano morirgli in bocca, resta in silenzio.

Qualcuno mi afferra da dietro coprendomi gli occhi con le mani "Indovina chi sono" dice una vocina stridula, cristo è Sophia, mi libero subito dalla sua presa "Cosa cazzo ci fai qui?" lei è l'ultima persona che volevo vedere ora, "Ero in zona e ti ho visto, è da un po' che non ci vediamo, perché stasera non recuperiamo il tempo perso?" mi appoggia la mano sui pantaloni portandola sul mio pacco, la cosa mi mette subito a disagio, la sua mano mi fa una strana sensazione.

"No" rispondo freddamente io e la allontano da me "Senti, perché non te ne vai? Cristo quanto sei pesante..." il mio tono brusco deve averla spaventata perché si allontana subito da me.

Mi guarda come se non riesce a capire, "Cosa?...Cosa vorresti dire?" sbuffo, ma non so cosa rispondere "Intende dire che è finita" risponde Ivan al posto mio in maniera molto seccata "Non fare la faccia sorpresa, sappiamo entrambi che il nostro non era amore, lo facevi solo per popolarità, ed io per divertimento" lei ci fulmina con lo sguardo "Mi vuoi davvero lasciare? Cosa è cambiato? Non ti soddisfo più?" "Ad essere sinceri si..." gli rispondo, Ivan sembra guardarmi incuriosito "Non ci ha messo molto a sostituirmi, divertiti con quella puttana" si alza con l'agilità di un gatto ma l'eleganza di un elefante, rovesciando i bicchieri rimasti sul tavolino.

Con la stessa velocità con cui è arrivata se Sophia se ne va.

"Non so proprio come facevi a starci insieme, era insopportabile" scoppiamo entrambi a ridere, è in questo momento che mi ricordo che è pur sempre mio fratello, basta poco per superare le nostre divergenze.

"Non ti chiederò spiegazioni, non mi interessano... Ti va di andare a fare un giro in centro?" ci penso un momento ma accetto, devo mantenere la testa impegnata per non pensare a Marco.

Dovevamo stare via qualche ora ma finiamo per stare fuori tutto il giorno, ho provato altre volte a scrivere e chiamare Marco ma continua ad ignorami, dubito che sia ancora preso con il lavoro, la sua pausa è già passata.

Tra poco dovrebbe finire il turno, decido dunque di affrontarlo, così non portrà evitarmi, lo vado ad aspettare al solito posto, sul retro, ed aspetto che esca.

Passano diversi minuti e ancora non esce, lui esce sempre da lì, strano, decido di cercarlo dentro, vado alla cassa, c'è Laura, una sua amica e mi conosce bene "Oh Emilio, ciao, vuoi prendere qualcosa?" mi dice mostrandomi un grande sorriso "No grazie, voglio solo un'informazione, sai dove si trova Marco? Lo sto cercando" mi guarda molto stupita, sgrana gli occhi "Non... Non te lo hanno detto? Marco non è venuto a lavoro oggi, è in ospedale, ha avuto un incidente"

Love me EmilioWhere stories live. Discover now