10) Broken Heart

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Faccio ancora fatica a respirare, la stanza è silenziosa, solo i macchinari medici rompono il silenzio, il soffitto a pannelli bianchi mi fa perdere nei miei pensieri rifacendomi vivere l'incidente, continuo a rivivere l'attimo in cui la macchina mi travolge, l'attimo in cui vengo scaraventato in aria e poi sulla strada.

Penso a quanto sono fortunato ad essere ancora vivo.

Dal corridoio vedo Moritz arrivare seguito da un medico, entrano nella stanza "Buongiorno, come andiamo? Tutto bene" "Ho solo difficoltà a respirare, per il resto gli antidolorifici aiutano" parlare mi fa aumentare il dolore "è normale, Tranquillo, è raro uscire da un'incidente simile senza gravi fratture, tra un paio di settimane dovrebbe essersi ripreso, dovrà sicuramente prendere altri antidolorifici nei prossimi giorni e cerchi di non sforzare troppo i muscoli, se va bene da domani può tornare a casa, se ha altre domande mi chiami pure, ora lascio" il medico si allontana a passo spedito fuori dalla camera.

Moritz si avvicina con un bicchiere in mano "Sete?" gli faccio cenno di no, cerco di non parlare troppo.

Nella stanza cala il silenzio, io cerco di non parlare, Moritz non sa cosa dire "Comunque puoi venire a stare da me" lo guardo stupito per quella frase, cerca subito di specificare "Intendo dire per i primi giorni, il medico ha detto di non sforzarti, se vieni da me ti posso aiutare io..." lo guardo, ci penso un attimo, non sarebbe male come idea "Non vorrei disturbare..." "Se te lo sto dicendo vuol dire che non disturbi" la cosa mi tranquillizza, lui si avvicina e mi stringe la mano "Allora accetto volentieri" dico con un filo di voce, faccio sempre più fatica a parlare.

Penso già che mi approfitterò per un po' il mio stato da malato, è bello ricevere così tante attenzioni anche se mi sento stronzo.

Solo in questo momento mi ricordo di Emilio, neanche l'incidente ed il dolore riescono a non farmi pensare a lui, il mio telefono è completamente scarico ma sono curioso di sapere se mi ha cercato anche se credo di no, conoscendolo sarà andato dai suoi amici dimenticandosi di me.

Basta, non voglio più pensarci, voglio pensare a Moritz, al fatto che andrò a stare qualche giorno da lui, solo io e lui, questo è quello che voglio, tutto il resto non mi interessa.

Sento del trambusto dal corridoio, qualcuno si avvicina ma non capisco chi sia.

Mi assale un dubbio, che diventa subito una certezza, le luci bianche del soffitto illuminano un volto, è Emilio, sembra sotto shock, vedo anche del sudore, deve aver corso.

Mi rendo conto solo ora di non aver ancora detto a Moritz di me ed Emilio e non mi sembra il caso che lo sappia proprio ora, ora Emilio è l'ultima persona che voglio vedere.

Moritz si alza come una scheggia, vuole fermarlo ma Emilio lo fulmina con lo sguardo, Moritz si ferma, capisce che non è il momento ma resta pronto, nel caso dovesse intervenire.

"Marco.. MI...mi dispiace per quello che ti è successo, è tutto il giorno che ti sto cercando ma ho scoperto solo poco fa del tuo incidente" cerco di parlare ma la voce fatica ad uscire, gli mostro il mio telefono "Perdonami, ma è completamente scarico"

Emilio sembra molto provato, so che mi vuole parlare, ma non voglio che Moritz senta "Andresti a prendermi qualcosa da mangiare?" sembra sorpreso della richiesta ma capisce la situazione, sfida con lo sguardo Emilio e si avvia verso la porta "Non ci metto molto" la frase sembra più rivolta a Emilio che a me.

"Mi dispiace Marco, per tutto, ma non puoi lasciarmi fuori, non ora, sono stato uno stronzo ma posso cambiare, quello che c'è stato ieri sera è vero" le scuse vanno avanti ma in quel momento mi sembrano solo parole buttate, non voglio le sue scuse, non ora.

"Emilio non ora..." "Aspetta ti prego, lasciami spiegare" ecco altre spiegazioni, altre scuse "Sono stufo delle tue spiegazioni..." riesco a dire "Ieri sera è stato uno sbaglio, non illudiamoci, quindi per favore vattene, non riesco a discutere ora" mi scendono le lacrime per quello che ho detto, non so se è quello che voglio veramente, però magari allontanandolo da me riuscirò a godermi Moritz.

Anche Emilio è sorpreso dalle mie parole, non se le aspettava, mi giro sul fianco per voltargli le spalle.

Veramente lo faccio per non fargli vedere le lacrime, peggiorerebbe solo la situazione.

Sento dei passi che si allontanano, capisco che se ne va.

Mi rigiro, al posto di Emilio trovo Moritz "Da quanto ascolti?" la mia voce trema "abbastanza" la risposta mi ferisce più di quello che dovrebbe.

Capisco che è il momento di parargli della scorsa sera, mentre racconto la storia sembra che stia ferendo più me che lui, le sue emozioni non le sta mostrando molto quindi non so di preciso cosa pensa, evito di scendere troppo nei dettagli.

"Non mi interessa quello che hai fatto, lui è andato via mentre io sono qui, conta solo questo" è quello che mi dice.

Ancora una volta si dimostra più maturo di me, nonostante tutto mi ama davvero.

Ma io posso ripagare tutto questo?

Love me EmilioWhere stories live. Discover now