Capitolo 32: Chi è il mio avversario

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Durante il tragitto, Omega ricorda i suoi incontri come mediatore con Alekos prima che rinunciasse alla carica politica, Omega era incuriosito del suo popolo e del motivo del fiore che aveva in petto.

Alekos gli spiegò che era credenza comune che il suo popolo fosse stato generato tramite dei fiori per una qualche volontà ancestrale, i fiori rappresentano quindi l'origine della vita e per questo identificano l'aldilà come l'Eden, ovvero il giardino della creazione. Agli albori della vita del suo pianeta vi erano tribù sparse per tutto il globo, una tra queste però prese il sopravvento sulle altre e governò con il pugno di ferro per diverso tempo, omicidi e lotte al potere si susseguirono per centinaia di anni per governare su tutto il pianeta; tuttavia il potere rimase in mano alla prima tribù dominatrice la quale divenne l'aristocrazia (o aristokratia) tra tutti i popoli. L'aristocrazia dominava su tutto e tutti, sfruttando al massimo le risorse naturali e progredire nella scienza fino a livelli inimmaginabili, nonostante il clima di terrore e di divergenze sociali si viveva tutto sommato bene anche per chi non fosse aristocratico, si ottenne col tempo una  qualità della vita ottimale ad un costo della vita adeguato, così si ebbe una nuova classe sociale subordinata a quella dell'aristos, ovvero la demos e le singole famiglie partecipanti i domos.

Col tempo iniziarono diversi scontri tra queste classi sociali, erano più ideologiche che militari, finché però il pianeta che era stato sfruttato per garantire quella qualità di vita non iniziò ad accusarne; terremoti, sbalzi di temperature, catastrofi naturali,... era tutto causato dallo smodato utilizzo delle risorse naturali, questo fu un ottimo pretesto per la demos di muovere guerra. Con il pretesto dell'uso improprio delle risorse che causerebbero i disastri naturali, la demos mosse guerra verso l'aristos per il potere assoluto, i domos parteciparono alla guerra armando i loro soldati, gli Opliti, con tecnologie avanzate che solo loro potevano permettersi; tra questi Opliti vi erano guerrieri di discendenza aristocratica pentitosi delle azioni della prima tribù, la loro particolarità era l'accettazione dello scontro come forza regolatrice del mondo e per questo non bisognava sottrarcisi, erano di spirito bellicoso ed anzi credevano al Valhalla, invece che all'Eden, ovvero il luogo dove i guerrieri potessero continuare a mostrare il loro valore agli avi. 

A vincere la guerra fu la demos che instaurò al suo seguito la democrazia con leggi iscritte per la primissima volta in tavole, chiamate tavole Zoi, a cui nessun domos poteva mai sottrarsi. La vittoria tuttavia non salvò il loro pianeta, Polis, i domos si fecero carico della costruzione di navi di salvataggio in attesa della ricerca di una nuova casa, questo finché una spedizione non atterrò su Cerere. I prototokosiani si sono sempre definiti come primogeniti della volontà ancestrale che li ha generati attraverso bulbi di fiori, proprio per questo le famiglie domos nutrono dei fiori, simbolo della famiglia propria, con il loro sangue; è un rituale simbolico questo che prevede la ciclicità del nutrimento, i prototokosiani si nutrono solo di acqua e frutta, gli animali infatti li hanno creati per aiutare gli esseri umani per la fertilizzazione e cura dei campi, e pertanto i domos si preoccupano di ringraziare la natura nutrendo le piante con i loro stessi corpi. Alekos purtroppo è  l'ultimo membro della sua casata, gli altri sono deceduti a causa delle persecuzioni dell'aristos e lui è l'ultimo sopravvissuto, non gli è mai interessato comandare e quando ha stabilizzato la situazione per le sue genti ha deciso di dimettersi dal ruolo di comando.

Lungo la strada Omega intravede un castello gigantesco, è molto alto e pieno di aperture, era sicuramente il luogo dove risiedeva il re degli Antichi, le aperture servivano per far transitare Immortali molto grandi o volanti, di fatto alcuni Immortali si palesarono di fronte al nostro eroe, erano mostruosi, pieni di artigli e dai denti aguzzi, pelosi e dall'aspetto molto ferale ed intimidatorio <<Gli umani non sono i benvenuti qui>> disse uno. Allora Teras, che era rimasto sempre in uno stato meditativo, intervenne e prese possesso di Omega <<Sono Teras, sono nel corpo di questo umano, devo conferire con il re>>

KyklosWhere stories live. Discover now