Capitolo 2: Quello che deciderò di fare di me

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Dopo aver raggiunto la pattuglia oltre lo scorcio tra le montagne, il nostro protagonista chiede loro aiuto e parla di tre persone mascherate che gli danno la caccia; sentendo le sue parole gli uomini di pattuglia si irrigidiscono e scappano portando con loro l'uomo in fuga e raggiungono la capitale Galileo chiedendo ordini sul da farsi. Dopo un po' di tempo il nostro viene chiamato a parlare nella base militare centrale con il comandante Novum che aveva da poco raggiunto anch'egli la città.

Il nostro uomo sempre più confuso entra nella stanza del comandante e nota uno sguardo arrabbiato e deluso in volto.

<<Sei sicuro di non ricordare nulla?>> dice Novum.

<<No no no già ve l'ho detto, sono stato sincero>> risponde.

 Meglio se non dico che in realtà mi hanno lasciato andare, non voglio rischiare di rincontrare quella ragazza.

Novum:<<Beh di certo ora non posso più farti portare da nessuna parte, sei un pericolo per tutti quelli che ti circondano...>>

L'uomo:<<Mi... mi dispiace tantissimo>>

Novum:<<Non ti ho chiesto se ti dispiace, ma così mi metti una situazione difficile... vorresti incontrare la tua famiglia?>>

Io ho una famiglia? 

L'uomo:<<Si signore, credo di si>>

 Novum:<<Bene, io non so se tu ce l'abbia ancora o chi siano i familiari, ma indipendentemente dall'origine della tua particolarità hai un dono, che ne diresti di fare parte del nostro esercito divino? In cambio cercherò i tuoi familiari al quale ricongiungerti e verrai informato se scopriamo qualcosa riguardo la tua apparente immortalità. Ci stai?>>

Esercito divino? Non so ancora nulla. Non mi sembra un buon accordo, ma che altro posso fare? Rischiare la vita per questi qua? Beh almeno potrei ripagarli per avermi aiutato. Ma io posso morire? Dovrò uccidere? Non è un buon accordo ma è il migliore che ora ho. 

L'uomo:<<Va bene signore, ma io davvero non so nulla su questa guerra->>

Novum:<<Non preoccuparti, ti affiderò al mio sottoposto di fiducia, lui è l'unico a sapere della tua particolarità, potrai chiedere a lui... Entra pure Arm>>

Dalla porta entra un uomo alto, moro e senza lineamenti particolari eccezion fatta per le rughe sulla fronte, probabilmente ha sempre un'espressione accigliata.

<<Salve signore, è lui il nuovo arrivato?>> dice entrando.

Novum:<<Si è lui, fagli fare un giro di addestramento e presentalo agli altri della squadra. Ah per quanto riguarda il furgone da cui è usciti lo abbiamo già prelevato.>>

<<Si signore, ma per quanto riguarda il nome?>>

Giusto, pure io dovrei avere un nomemi ero così abituato che non ci avevo fatto caso.

<<Avrà solo il nome in codice>> dice Novum << visto che ha quel simbolo tatuato metti Omega, ho già controllato nell'elenco, non abbiamo nessuno chiamato così. Ora andate che ho da fare, poi ti invierò gli ordini Arm>>

I due escono <<Piacere di conoscerti, io sono Arm, ora andremo nell'area di addestramento per capre un po' il tuo livello, tranquillo che è addestramento per l'esercito regolare, niente di pericoloso>>

Nell'area di addestramento Omega si dimostra inizialmente impreparato a qualsiasi attività militare; poligono di tiro, percorso di addestramento militare, combattimento corpo a corpo,... sembra di non sapere nulla di come muoversi ed affrontare tutto ciò. Accade però che dopo che viene lui spiegato come comportarsi in queste situazioni e come utilizzare l'equipaggiamento riesce a superare queste esercitazioni superando anche alcuni record precedentemente stabiliti.

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