Capitolo 27: Finalmente muoio

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Fortunatamente l'equipaggio della corazzata agì prontamente virando la rotta discendente precipitando in senso circolare attutendo in parte la caduta, i soldati delle nazioni alleate inoltre fecero in modo di rallentare più possibile la discesa evitando danni eccessivi; Bordov Santo della dottrina del dolore fu l'unico a morire e fu per l'eccessivo utilizzo della tecnica del sangue ma da solo era riuscito a generare aura a sufficienza per rallentare in minima parte il lato posteriore dell'intera corazzata, sebbene fosse il Santo più disprezzato dalle persone fu poi considerato l'uomo più forte del mondo meritando il primo posto nella classifica divina, ma ormai era troppo tardi per riconoscere il suo merito.

Un'importante considerazione da fare riguarda però le dinamiche dell'incidente avvenuto, secondo alcuni fu opera di dracones infiltrati nelle fila dell'operazione per assassinare i civili prototokosiani, ma purtroppo non ci sono prove a sufficienza per poterlo dimostrare; ad ogni modo la nave atterrò in mare aperto, a sud ovest di Veritate, vicino all'isola presidiata da prototokosiani, infatti anche se stazionava sopra l'isola ed ha effettuato una discesa più o meno diretta la rotazione del globo ha fatto in modo che il punto di atterraggio fosse poco più lontano dalla posizione di stazionamento.

Non c'era tempo da perdere però, sebbene fossero ancora stremati i soldati furono richiamati al fronte, delle navi alleate presero sotto custodia la corazzata nemica con i civili ed Omega, insieme ai soldati ancora operativi, era stato richiamato da Arm per riferire degli avvenimenti e decidere le prossime mosse.

Dalla perdita di comunicazioni con la nave madre i nemici si organizzarono in difesa all'interno della base, fornendo quindi un accerchiamento più serrato della marina militare alleata attorno all'isola. Omega si incontrò con Arm su di una nave situata sullo stretto tra Cervantes e l'isola e gli spiegò cosa era successo, di li decisero poi di convincere i soldati nemici alla resa condizionata, altrimenti avrebbero usato il Sistema Denji che intanto si stava caricando.

Fu Omega a dover parlare ai microfoni:<<ARRENDETEVI, ABBIAMO IN OSTAGGIO IL VOSTRO POPOLO, USCITE CON LE MANI IN ALTO E NON FAREMO LORO DEL MALE, LO PROMETTIAMO (in prototokosiano)>>

La risposta non si fece attendere e si udì <<NON CI POSSIAMO FIDARE DI VOI SENZ'ANIMA, NON ABBIAMO FINITO DI COMBATTERE (in prototokosiano)>>

Omega, spinto dalla frustrazione:<<MI AVETE DETTO CHE NON SI PUÒ CHIEDERE LA PACE QUANDO SI STA PERDENDO, MA ORA SIETE VOI CHE MORIRETE SE NON VI ARRENDETE (in prototokosiano)>>

E poco dopo <<NOI SIAMO GUERRIERI, NON CI ARRENDIAMO, SE VOLETE LA PACE DOVRETE IMPORCELA, NO CI AVETE DIMOSTRATO IL VOSTRO VALORE (in prototokosiano)>>

Omega ad Arm:<<... hanno detto che non vogliono arrendersi... hanno ancora voglia di lottare...>>

Arm:<<E va bene allora, l'hanno voluto loro... prepariamo la squadra, che siano tutti pronti a sbarcare, posizioniamo il segnalatore per il Sistema Denji vicino la loro base di corsa>>

Una volta sbarcati i soldati nemici iniziano con la loro resistenza, stavolta si trattava solo di dover posizionare un segnalatore e fare fuoco con il sistema Denji, sebbene non ancora al massimo della sua potenza era in grado di spazzare via l'accampamento nemico; furono gli stessi Omega ed Arm a farsi largo tra i nemici e trasportare il segnalatore, era di piccole dimensioni e facilmente occultabile, ma serviva per aumentare la precisione del Sistema Denji ed evitare che colpisse alleati. Una volta piazzato e nascosto i nostri corsero il più velocemente possibile alla loro nave. Arm diede l'ordine di azionare l'arma.

La Stazione Solare Elettromagnetica stavolta aveva solo immagazzinato parte dell'energia rispetto al suo pieno potenziale, tuttavia il colpo che ne derivò fu comunque di proporzioni enormi, abbastanza potente da polverizzare la base nemica insieme ad un quinto dell'isola, tuttavia l'operazione non andò come previsto. Poco prima di impattare sul bersaglio la base nemica lanciò  una sonda riflettente, che sparpagliò l'aura in diverse direzioni colpendo le navi delle nazioni alleate. L'aura di per se non è troppo diverso dal funzionamento del plasma ed essendo possibile parare e deviare colpi di aura è altrettanto possibile, in teoria, fare altrettanto con i colpi del Sistema Denji essendo comunque molto simile all'aura, solo che fino a quel momento non pensavano fosse possibile ribattere una forza di tale portata quale quella del Sistema Denji.

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