Capitolo 31: Vado da solo

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I nostri sbarcarono sulla sponda sud est delle Terre degli Antichi, ad accompagnare Omega vi erano Calculum, Abiectio e Litore, erano tutti ex soldati di Cervantes ma che per convenzione preferivano continuare ad usare i loro nomi in codice per questa missione. 

Le Terre era un continente popolato esclusivamente da Antichi che vagavano liberi, tuttavia non conoscendo le intenzioni di tutti loro Omega preferì aggirarli ed evitare al minimo ogni loro contatto, la strada per il regno era caratterizzata da montagne e vicoli stretti, ciò era un bene perché così la squadra poteva continuare il cammino senza che gli Immortali potessero notarli. 

Durante tutto il tragitto il resto della squadra fu molto silenzioso e taciturno, Omega pensava che fossero solo stanchi di accettare missioni pericolose contro la loro volontà, forse erano solo soldati che volevano tornare a casa.

Non permetterò che si facciano male, potrei risolvere la questione persino da solo

Ormai la squadra aveva superato i percorsi più irti e si apprestava ad attraversare  solo praterie prima dell'arrivo al regno. Era giorno e si intravide ad un certo punto una figura incappucciata, era una donna dai capelli lunghi, occhiali ed un moschetto sulle spalle, ciò che la rendeva ancor più particolare era una serie di simboli impressi sul volto come fossero cicatrici. La donna era visibilmente stanca ma appena vide Omega ed il suo gruppo si alzò <<Oh finalmente sei arrivato, quasi non ci speravo più (in aironiano)>>

Omega:<<... un'altra cacciatrice di taglie? Peggio per te (in aironiano). Voi altri fatevi da parte, non serve che veniate coinvolti (in cervantese)>> 

La donna incrociò le mani e sprigionò una grandissima quantità di aura, Omega poteva sentirla, raramente aveva percepito l'uso di tanta aura prima; la donna sembro scomparire per un istante, ma fece comparire al suo fianco una dozzina di Antichi, erano pronti per uccidere Omega.

Prima che potessero organizzare un piano d'attacco Omega decise di essere il primo ad attaccare a testa bassa verso di loro utilizzando tutta l'energia che poteva accumulare per sferrare attacchi ad ampio raggio e poter ferire quanti più Antichi possibile, non sapeva come fosse possibile che qualcuno riesca a lottare con così tanti Immortali, ma poco importava in quel momento, doveva sopravvivere e dare del suo meglio.

Nonostante l'inferiorità numerica Omega riuscì a tenere a bada i nemici, grazie anche all'utilizzo della forza di Teras, tuttavia la situazione cambiò quando fu anche la donna misteriosa ad intervenire, era esperta ad utilizzare il moschetto, riusciva a mescolare i colpi con la sua stessa aura garantendo una grande potenza distruttiva alla precisione micidiale. Il nostro protagonista tentò di indietreggiare per guadagnare spazio di manovra, cosa che però la donna non gli permetteva di fare, era costantemente sotto tiro, d'un tratto però si percepì l'energia di un'altra persona, da lontano fluttuando nel cielo si vide la Veggente atterrare al fianco di Omega <<Ah ma quindi sei tu che fa tutto questo baccano (in libertino)>>

La donna misteriosa:<<Tsè, vostra altezza salve non sapevo ci stesse ascoltando, anche se vieni dalla luna sei attenta su tutto? (in libertino)>>

La veggente:<<Beh aspettavo da tempo di poter rincontrare lo zar della liberazione, avevo occhi ed orecchie appuntate solo per questo (in libertino)>>

Omega:<<Cosa-cosa significa tutto ciò? (in libertino)>>

La Veggente:<<Oh niente tesoro tranquillo, solo un litigio tra ragazze, non so perché sei qui ma devi incontrare il re che sta più avanti giusto? (in libertino)>>

Omega:<<Si esatto, ma posso cavarmela anche da solo non si deve preoccupare, stia dietro di me (in libertino)>>

La Veggente:<<Hm? Oh no no, non hai capito come stanno le cose qui, tu vai pure avanti, tanto qui sono tutti stanchi, non mi ci vuole niente a prenderli a schiaffi questi... vai (in libertino)>>

Omega decise di fare come la Veggente aveva suggerito, d'altronde la sua missione era un'altra e poi voleva allontanare i suoi compagni dalla Veggente, infatti c'era anche un altro motivo se ha preferito lottare da solo, quella donna misteriosa non li aveva seguiti, quindi era stata informata sulla loro posizione, magari proprio da uno dei suoi compagni di squadra e questo voleva dire che vi era un infiltrato e poteva attaccare alle spalle.

Arrivati lontano in un luogo sicuro lontani dalla battaglia, Omega:<<Qualcuno ha fatto la spia, spogliatevi tutti, non lo ripeterò due volte (in cervantese)>> puntando una pistola verso di loro.

I 3 si guardarono tra di loro e seppur titubanti iniziarono a svestirsi, Omega notò un trasmettitore tra l'equipaggiamento di Litore.

Omega:<<CHE CAZZO SAREBBE QUESTO? NON È TRA L'EQUIPAGGIAMENTO IN DOTAZIONE>> Litore non disse nulla <<L'HAI VOLUTO TU (in cervantese)>> Omega fece inginocchiare Litore e puntandogli la pistola sulla testa era pronto a sparare.

Tuttavia sia Calculum che Abiectio lo bloccarono per le braccia, iniziarono a cambiare, la loro pelle si sgretolò e dai loro corpi si intravidero scaglie, piccole corna e crebbe sul fondo della loro schiena persino una coda, stessa cosa per Litore, non vi era alcun dubbio, erano tutti e 3 dracones infiltrati che speravano di cogliere di sorpesa Omega ed assassinarlo; ma Omega era troppo più forte di loro, riuscì a liberarsi, prese le teste di Calculum e Abiecto e le frantumo assieme più volte finché non mollarono la presa e si accasciarono al suolo, per Litore invece Omega voleva catturarlo vivo, lo prese per la coda e lo scaraventò al suolo generando persino il fuoco per incenerirlo in parte, Litore però vedendosi negata la vittoria prese la pistola, se la puntò all'interno della bocca verso il cervello e si sparò. Dei 3 non sopravvisse nessuno, ma il viaggio doveva continuare.

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