prologo

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Le lenzuola ancora intrise del tuo profumo
ed io ebbro delle tue labbra, steso su un letto
che non era nemmeno mio. Una stanza di un motel a svariati chilometri dalla nostra città, perso nel nulla, lontani dal mondo.
Accanto a me la tua ultima sigaretta, il tuo ultimo respiro prima di scappare e dimenticare ciò che siamo stati.
Inconcepibile per la mia testa, eri tutto per me, ma forse questo non sarebbe mai stato il mio destino.
Forse non ero destinato a starti accanto per la vita, a dividere lenzuola su lenzuola, baci e gesti d'amore, poesie di poeti centenari e canzoni al pianoforte.
Per te era troppo ed io per te ero troppo poco.

Eppure io continuavo a vederti in giro mentre ridevi e bevevi. Mi chiedo quante altre prede avrai accecato e portato nella stanza di un motel per divertirti. Ti ho visto vivere la miglior vita mentre io cadevo in pezzi e tu non te ne accorgevi.
E poi l'auto che mi prese in pieno mentre ti guardavo sorridere alla ragazza della classe accanto, la stanza d'ospedale e l'odore persistente di medicinali, che ospitava il corpo che le tue labbra avevano baciato e che le tue mani avevano toccato, in quel momento lesionato e immobile.

La perdita di memoria e l'enorme peso sul cuore e tu non eri nemmeno venuto a stringermi, ad aiutarmi a ricordarti e ricordare le nostre avventure, ma avresti detto che chiedevo troppo e forse era meglio aver dimenticato tutto.
E come avrei voluto dimenticare tutto sul serio sapendo che il mio destino già segnato mi prevedeva lontano da te.
Però, il giorno del rilascio, ti ho visto fuori casa mia, per la prima volta ho notato i tuoi occhi tristi e traboccanti di lacrime, ma le tue lacrime erano davvero per me?

Mi sei venuto in contro, mi hai stretto e per la prima volta dopo tanto tempo ho sentito
il cuore battere all'impazzata perché finalmente aveva trovato casa. Quella catastrofica e irrecuperabile casa.
Sei stato la prima persona che sono riuscito a riconoscere, nel buio che si celava nella mia mente offuscata da ricordi confusi.
Ma neanche quell'abbraccio era destinato a durare per sempre perché mi hai voltato le spalle, ancora una volta, ed io non visto altro che miseria e distruzione.



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ci tenevo a scrivere questo ' prologo ' dal punto di vista di Baekhyun, gli altri saranno totalmente in terza persona a meno che non ritroverò opportuno inserire il punto di vista di uno dei due ogni tanto ( improbabile )

trigger of love ; chanbaekWo Geschichten leben. Entdecke jetzt