97. Gigi

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Pov's Carlotta
La sera dopo eravamo tutti in cucina a preparare la festa di compleanno per Luigi.

Tutti tranne il festeggiato e Sissi, che aveva il compito di distrarlo.

<<Checco mi dai una mano?!>> chiesi cercando di attaccare la scritta di buon compleanno sopra la porta che portava alle gradinate.

<<aspe, sto provando a gonfiare sti cosi>> mi rispose impacciatamente, mentre provava a gonfiare un palloncino.

Risi, era tanto buffo.

<<ti do una mano io, se vuoi>> si offrì timidamente Alex. Era la prima volta che mi rivolgeva la parola durante quella giornata.

<<no, tranquillo, prendo una sedia>> lo liquidai in fretta, prendendo poi una delle tante sedie messe attorno al tavolo posizionato lì vicino.

Ci salii sopra, appendendo quella scritta e facendo molta attenzione a non perdere l'equilibrio.

Dopodiché scesi e affiancai tutti gli altri che si erano messi in posizione difronte la porta d'ingresso, per accogliere Gigi, il quale poco dopo varcò quella soglia.

Applaudimmo, per poi passare ad abbracciarlo a turno.

<<Lola>> sorrise il cantante rock non appena si ritrovò faccia a faccia con la sottoscritta.

<<auguri Gigi!>> gli sorrisi ampiamente di rimando, prima che lui potesse ringraziarmi e stringermi a se, sollevandomi un pochino da terra.

Ridacchiai e quando mi mise di nuovo giù gli stampa un bacio sulla guancia, osservandolo per bene quando si allontanò per abbracciare Carola.

Ero felice del loro rapporto. Gigi era uno che doveva stare parecchio attento alle sue emozioni, doveva per forza dosarle e alcune contenerle a causa del diabete; penso che sia questo che lo freni dal dichiararsi a Carola.

Passammo al cibo, iniziando dal mangiare la pizza, ridendo e chiacchierando fra noi. Infine, dopo avergli cantato la canzoncina di buon compleanno e il suo discorso di ringraziamento, fatto dopo aver spento le candeline, mangiammo anche la torta.

<<vieni con me?>> mi domandò il castano dopo che gli fu consegnato una busta inviata dalla famiglia.

<<sei sicuro?>> chiesi di rimando.

<<si>> replicò conciso.

Sorrisi, prendendogli la mano e seguirlo poi in camera sua.

<<una mini custodia per chitarra, più una mini chitarra; che figata!>> esclamai non appena vidi il regalo che i suoi gli avevano fatto.

<<che bella>> commentò lui non smettendo di sorridere.

<<vieni qui, Luigino>> replicai attirandolo a me. Ci abbracciamo una seconda volta prima che lui scartasse anche il secondo regalo, che si scoprì essere un libro su Freddie Mercury.

<<oddio, questo lo leggeremo insieme, vero Giggino?>> gli domandai facendogli gli occhi dolci.

<<si, mi prenderò la briga di acculturarti>> affermò con gli occhi che gli brillavano.

Doveva essere davvero bello ricevere qualcosa dai propri genitori.

Christian, dopo essersi confrontato con tutti noi compagni, comunicò al suo insegnante Raimondo la sua decisione, nonché quella di rimanere nella scuola.

Dopodiché fummo tutti spediti nella sala tim, dove svolgemmo come di consueto la dad e infine mandati o a casa o a lezione.

Io, a differenza di tutti gli altri, andai nella sala della oreo challenge. Dove salutai Giulia Stabile, che mi comunicò che ero stata richiesta da molti fan per sfidare Albe, per poi esibirmi con una delle mie coreografia preferite.

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