10. Puntata

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Pov's Carlotta
Come se fosse una sveglia che suonava precisamente sempre allo stesso orario, l'incubo che mi perseguitava fin da piccola arrivò facendomi svegliare in lacrime, completamente distrutta.

Sta volta però mi era andata meglio, l'aria raggiungeva i polmoni e la temperatura era stabile.

Mi alzai e come sempre mi diressi in bagno per sciacquarmi la faccia, levandomi così i residui delle lacrime che scorrevano insistentemente il mio volto.

Successivamente andai in cucina intenzionata a prepararmi una bella tisana seguita da qualche biscotto. Purtroppo i miei piani furono stravolti da qualcuno che non era previsto incontrassi, essendo presto ero sorpresa di vedere in piedi uno dei mie compagni.

<<ah ma allora ti svegli a quest'ora di solito oppure è solo agitazione per la puntata?>> mi domandò il ricciolino.

<<la prima, per te immagino sia invece la seconda, erro?>> risposi, mentre come sempre presi a farmi una bella tisana.

<<no per nulla. Sono abbastanza agitato per oggi. Ho provato molto durante la settimana e non vorrei sbagliare>> mi disse.

<<anche se dovessi sbagliare questa è una scuola, Albe. La Pettinelli ti ha preso non perché tu fossi già pronto, finito ed impacchettato per la finale, assolutamente no! Ti ha preso perché vede in te del talento, inoltre crede in te e sono sicura pensi che tu possa fare di meglio. Io ora non so che pezzo ti ha assegnato, ma non penso affatto sia uno di quelli banali che sarei capace di cantare pure io sotto la doccia. Piuttosto penso che ti stia mettendo alla prova con qualche canzone non difficile ma neanche facile, quindi una via di mezzo. Tu esibisciti e riprenditi la maglia, non solo per non deludere la Pettinelli, ma anche per te stesso, per le persone al di fuori da questo contesto che credono in te>> lo rassicurai.

Avevo appena finito di vestirmi e come al solito indossai un top e una culotte sotto per poi indossare un outfit sopra.

Per oggi avevo scelto il seguente:

Subito dopo la voce squillante di Serena arrivò alle mie orecchie, nonostante essa fosse all'incirca in salone e io nella nostra stanza la sentì più che bene

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Subito dopo la voce squillante di Serena arrivò alle mie orecchie, nonostante essa fosse all'incirca in salone e io nella nostra stanza la sentì più che bene. Mi domandò se fossi pronta ed io le risposi di rimando con un sonoro si.

Detto ciò la raggiunsi ed insieme uscimmo di casa per metterci le scarpe. Io misi queste:

 Io misi queste:

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MerakiWhere stories live. Discover now