21.Lo prometto

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Dopo quel momento mi barrico in camera mia, decisa a non vedere né sentire più nulla che riguardi Francesco almeno fino a domani.
Le mie compagne di stanza rovinano il mio piano giusto per comunicarmi che il cantante è rientrato in casetta subito dopo di me, lasciando Elena fuori a fumare da sola.

Credevano di darmi una grande notizia, ma a me non è importato più di tanto. L'unica cosa positiva è che significa che quanto meno anche lui è rimasto un po' scosso dalla nostra discussione.

Carola e Serena stanno finendo di farsi belle, perché domani abbiamo tutti lezione solo di pomeriggio e quindi come ogni domenica si fa serata come si può, stando insieme fino a tardi e vestendosi un po' più eleganti giusto per fingere di avere vita sociale.

«Sei sicura di restare qui?»

Chiede la ballerina castana, mentre lega i capelli in una coda alta sistemandola con del gel.
Annuisco, sistemandomi meglio nel letto e non vedendo l'ora che le due se ne vadano per drogarmi di Fiori di Bach e addormentarmi dalle dieci di oggi alle dieci di domani.

Non sono sicura che funzioni, ma è la notte giusta per provare.
Si scherza ovviamente.

«Ma ci divertiremo un sacco! Dai Noe, per una volta a settimana che possiamo rilassarci!»

Mi incita anche l'altra, con tono malinconico, ma purtroppo non può dire nulla per farmi cambiare idea perché io so che ha ragione e so cosa mi perdo. Semplicemente scegli consapevolmente di tirarmi indietro per non assistere a cose che potrebbero potenzialmente irritarmi.

«Magari vengo più tardi»

Mento palesemente per far cessare i loro inviti, e ovviamente loro non ci credono ma prendono comunque le mie parole come un chiaro segnale di dover smettere di chiedere.

«Magari è la volta buona che Luigi si sveglia»

Borbotta Carola cambiando argomento, e subito io e Serena siamo pronte a darle corda.

«Può essere, ma sai com'è riservato lui. Se non fa niente è solo per le telecamere, è palese che gli piaci»

La rassicuro dandole manforte, perché se c'è una cosa su cui metterei la mano sul fuoco è che gli occhi con cui Luigi guarda Carola sono gli occhi dell'amore.

«Piacergli? Quello è innamorato perso! È solo un po' addormentato e timido»

Continua Serena, e io mi sento subito rilassata ora che il centro della conversazione si è spostato sulla mia amica.
Sono stata sotto i riflettori di questa camera per troppo tempo ultimamente, vorrei solo ritirarmi nell'ombra e fare il tifo per le relazioni altrui come ho sempre fatto.
Che poi, se parlo così sembra che abbia una relazione, invece è ancora peggio perché io ho il doppio delle loro paranoie e non sono neanche lontanamente accoppiata.

«Non lo so, qualche volta mi sembra che abbia paura di me»

«Di te?»

«Di provare qualcosa per me. È davvero ovvio che...»

Il discorso a cuore aperto di Carola viene interrotto da qualcuno che in quel momento bussa alla nostra porta.

«Ti prego no»

Sussurro tra me e me, piagnucolando, per poi rifugiarmi sotto le coperte alzandole fin sopra la testa perché il mio intuito infallibile mi dice che la persona che ha bussato è proprio l'unica che avrei voluto evitare.

Spero fino all'ultimo di sbagliarmi, ma quando Serena apre la porta mi basta sentire il suo tono agitato per capire che ho ragione.

«Ciao ragazze»

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