12.Persone che conosco a malapena

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Un'imboscata. Francesco mi ha teso un'imboscata.
Ma partiamo dall'inizio.

Questa mattina mi sono svegliata in camera mia.
Non so chi mi ci abbia portata, né tanto meno quando.
Non so neanche chi mi abbia messo il pigiama, ma questo sono certa che non l'abbia fatto il cantante. Non si permetterebbe mai, è troppo rispettoso.
Fatto sta che mi sono svegliata nella mia stanza senza sapere come né perché.

La cosa più assurda è che non ho aperto occhio per tutta la notte.
Mi sono addormentata sul divano alle otto e mezza di ieri sera, e mi sono svegliata stamattina alle sette.
Credo che anche al di fuori della scuola fossero anni interi che non dormivo così tante ore di seguito, e questa cosa mi ha caricata ma mi ha anche destabilizzata.

Probabilmente ci sono mille spiegazioni logiche al fatto che sia successo proprio ieri.
L'eccessivo rilassamento che ha seguito l'adrenalina della puntata, il crollo della mia energia dopo gli sforzi della settimana e mille altre ragioni ancora.

Però per qualche motivo la mia parte irrazionale continua a credere che l'unica cosa che è cambiata rispetto agli altri giorni è che stavolta c'era Francesco.
Per carità, forse il merito è tutto della sua spalla particolarmente comoda, ma ho una pungente sensazione nello stomaco che mi spinge a credere che la sua presenza abbia fatto la differenza.

Come sempre quando provo qualcosa di destabilizzante o non chiaro, anche oggi ho deciso di passarci sopra e fare finta di niente.

Quindi mi sono alzata e sono uscita dalla camera prendendomela con le mie coinquiline per avermi svegliato mezz'ora più tardi del solito, stranendomi quando si sono giustificate dicendo che "qualcuno" gli aveva chiesto di farla dormire ancora un po'.

Le loro facce esaltate non hanno reso troppo difficile comprendere di chi stessero parlando, ma ho deciso comunque di continuare a ignorare la cosa per rendermi la vita più facile.

Mi sono preparata in un batter d'occhio e sono corsa in affanno fino in cucina per prendere una bottiglietta d'acqua.
Qui c'erano praticamente tutti i cantanti intenti a fare colazione, cosa che io invece ho deciso di saltare per evitare di vomitarla alla lezione che sarebbe cominciata venti minuti dopo.

Ho salutato tutti velocemente con un "ciao" generale, e purtroppo non mi è sfuggito lo sguardo furbo di Luca quando spontaneamente ho aperto un po' di più il mio sorriso passando in rassegna con lo sguardo su Francesco.
Lui come sempre ha ricambiato dolcemente, al mio contrario non sembrava aver dormito chissà quanto, e avrei voluto chiederglielo ma ero troppo in ritardo per fare qualsiasi cosa.

Proprio quando stavo per uscire dalla casetta per andare a lezione il cantante però mi ha fermata, facendosi da parte rispetto agli altri e chiamandomi per nome senza toccarmi per rallentare la mia corsetta verso la porta.

«Stai andando a parlare con Veronica?»

«No, sto andando a lezione. E sono in ritardo»

«Okay, ma dopo parlerai con Veronica?»

«Non credo, non oggi almeno. Ho molte cose da fare e poi stanotte ho dormito bene»

A quel punto mi ha guardato dritto negli occhi per un istante, senza rispondere, e io ho deglutito a fatica trattenendo l'imbarazzo per l'alluvione fatta da me stessa riguardo alla serata precedente.

«E quindi? Pensi che una notte di sonno significhi che sei improvvisamente guarita?»

«Non sono mica malata, Fra. E poi che ne sai? Potrebbe essere.»

In realtà credevo davvero che da quel momento avrei trovato più facile dormire, ma lo sguardo ovvio che mi lanciò Francesco dopo quelle parole mi fece tentennare per un attimo.

Casa mia ||CryticalWhere stories live. Discover now