15.Come ti vedo io

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Le lezioni di oggi sono state particolarmente dure.
Ho avuto bisogno di fermarmi più di una volta, ma Veronica ieri ha prontamente avvisato tutti del mio problema, quindi mi sono state concesse delle pause aggiuntive che purtroppo non sono bastate a farmi sentire meglio.

Più che la stanchezza fisica, il problema stava nella mia testa.
Questa settimana ho una coreografia davvero stupenda assieme a Dario, piena di prese e passaggi tecnici, e nonostante mi piaccia un sacco sta riportando a galla delle insicurezze che credevo di aver seppellito da un bel pezzo.

Mi guardo allo specchio e non mi vedo abbastanza magra per essere sollevata, abbastanza brava per questa coreografia o abbastanza bella rispetto alle altre ballerine.

Sono cose temporanee, poi mi passano, però mi occupano la mente e rendono dieci volte più difficile concentrarsi sulle coreografie.

Quando finiamo prendo subito degli integratori così come mi ha consigliato il medico che mi ha visitato stamattina.
Non ha trovato nulla che non vada in me perché, ovviamente, il problema è nella mia testa.
Alla fine Francesco aveva ragione, e come prima cosa mi ha prescritto solo dei farmaci omeopatici tipo il fosforo e i fiori di Bach.
Se il problema dovesse persistere si passerà a medicinali veri e propri, ma non mi permetterò di arrivare a quel livello.

Dopo l'ultima prova mi fermo, col fiatone e le mani poggiate ai fianchi.
Mi piego leggermente poggiando i palmi alle ginocchia e guardo i professionisti che parlano tra di loro.

«Va bene. Dario devi restare per la lezione di hip hop. Noemi puoi andare, ma domani devi tornare con una testa diversa»

Si raccomanda Marcello, e io annuisco sperando che non vada oltre, perché già in questo momento la mia autostima è a terra, se aggiunge carne al fuoco potrei mettermi a piangere all'istante.

«Non ti dico niente di più perché è stata la prima volta che ti ho vista così poco dentro. Da domani o cambi o mi spieghi cosa c'è che non va. Non lascerò perdere per sempre»

Si raccomanda il ballerino, che ben sa la mia reticenza nel dire le mie cose personali, e la minaccia di costringermi a farlo è sicuramente un buon incentivo per migliorare.

«Grazie. A domani»

Saluto Dario e i professionisti, prendo il mio borsone ed esco frettolosamente dalla sala.
Voglio solo entrare in doccia e chiudermici per un'ora, senza parlare con nessuno o raccontare a nessuno della mia giornata.

Ovviamente sono troppo sfortunata perché i miei desideri vengano ascoltati, infatti appena entro in casetta scopro la presenza di Mattia e Crytical che fanno freestyle su una base penosa offerta da Christian, che sta emettendo suoni a caso pensando di essere un mago del beat box.

Per un attimo, quando vedo che c'è Francesco, penso di andarmene a gambe levate.
Sono molto provata dalle sensazioni di ieri sera, e non nego di essere spaventata dal modo in cui si comporterà oggi.
Sono terrorizzata al pensiero che voglia confrontarsi e parlarne, ma mi terrorizza ancora di più l'idea che ignori ciò che è successo, facendo finta di nulla e comportandosi come sempre.

Ormai comunque non posso più scappare, e il fatto che sia così impegnato mi fa tirare un sospiro di sollievo.
Più che altro se di solito è l'unica persona che spero di vedere, oggi preferivo decisamente evitare.
Non solo per ciò che è successo ieri, ma perché so perfettamente che comprenderebbe subito che c'è qualcosa che non va in me, e io non ho voglia di rispondere alle domande di nessuno.

«Ciao»

Saluto i tre ragazzi, agitando la mano e cercando di sembrare il più tranquilla possibile.
Si girano verso di me interrompendo temporaneamente il freestyle, e io colgo l'occasione per liquidarmi.

Casa mia ||CryticalWhere stories live. Discover now