19.Un po' giù

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Senza dubbio quando torno in casetta il mio umore è molto peggio di quando ne sono uscita.
Il che ha dell'assurdo in effetti, perché la puntata tutto sommato è andata molto bene.
Ho ricevuto complimenti e tutto è filato liscio, eppure senza dubbio ero più felice quando stavo camminando piena d'ansia verso gli studi ma fianco a fianco con Francesco.

Mi ha dato molto fastidio il modo in cui si è comportato.
Da dopo la mia esibizione non l'ho più guardato neanche una volta, perché ero troppo infastidita dal fatto che non si sia neanche complimentato con me.
Ciò che mi ha irritato ancora di più, a dire la verità, è che il suo malumore sembrasse intenzionalmente diretto verso di me, quando io dirigo sempre il mio verso ovunque tranne che lui.

La strada per il ritorno la faccio insieme a Sissi, Dario e Carola.
Sono quelli che si avviano sempre più in fretta, per questo li ho scelti.
Arriviamo in casetta prima di tutti gli altri, così almeno ho la possibilità di scegliere la posizione migliore in cui ignorare con nonchalance Francesco ma allo stesso tempo vedere come si comporta con la nuova arrivata.

Ho l'occasione di scoprirlo circa cinque minuti dopo, quando entra in casetta proprio al suo fianco. Insieme a loro c'è Luigi, e tutti e tre insieme chiacchierano rumorosamente di chissà cosa.
Inizialmente la mia intenzione è fare finta che non ci siano, ma poi mi rendo conto che non mi abbasserò a questi livelli per una stupida gelosia, così chiudo il libro che avevo tra le mani e mi alzo dal divano con un sorriso a trentadue denti.

Sorpasso il cantante senza neanche guardarlo, andando diretta verso Elena e tendendole la mano nel modo più amichevole del mondo.

«Piacere, Noemi!»

«Sono Elena. Sei stata bravissima»

Si complimenta sfoggiando un sorriso invidiabile, e io vorrei tirare una frecciatina a portata di orecchio di Francesco in seguito a quel commento, ma continuo con la mia superiorità limitandomi a conversare con la ragazza.

«Grazie, anche tu sei stata molto brava»

Ricambio, per poi augurarle di ambientarsi presto e dirle di chiedermi pure per qualsiasi cosa abbia bisogno.
Dopo aver finito le presentazioni e le raccomandazioni me ne vado così come sono arrivata, tornando a sedermi comodamente sul divano e riprendendo a leggere il mio libro in attesa che Carola finisca la sua doccia infinita e mi venga ad avvisare.

Chiaramente preferirei mille volte aspettare in camera stesa sul letto per dare un po' di sollievo ai muscoli che bruciano, però non se ne parla che io me ne vada da questa stanza senza sentire cos'hanno di così interessante da dirsi Elena e Francesco.

Con mio stupore è proprio quest'ultimo a reggere l'intera conversazione, le chiede da dove viene, che genere fa, se ha pezzi suoi, dove ha studiato sempre che abbia studiato, cosa ne pensa dei professori e tante altre cose che rivelano un genuino interesse che mi fa rizzare i capelli in testa.

Luigi interviene di tanto in tanto con qualche frase di cortesia, ma giuro che sentendoli da fuori sembra assolutamente che lui sia il terzo incomodo.

«Tu sei qui da tanto?»

«No, sono arrivato anche io da poco. Circa tre puntate fa»

Non è che siano conversazioni di chissà quale profondità e spessore eh, che sia chiaro, però la mia testa le registra comunque come campanello d'allarme.
Mi chiedo perché Crytical, da sempre così taciturno e introverso, abbia trovato proprio ora questa voglia di essere espansivo e di chiacchierare fino allo sfinimento.

Il mio cervello-elaboratore-di-paranoie non ci mette molto a prendere piede, e comincia a riempirmi di pensieri inutili e distruttivi.
Ad esempio comincio a chiedermi se forse i due abbiano molte più cose in comune rispetto a noi. Insomma cantano entrambi, sono entrati da poco, possono condividere idee e pensieri sui professori e sui vari cantanti.

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