78. Guai a chi tocca i protetti della Cele

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<<a seguire Carola, Alice e per ultima Cosmery>> finì di dire Mary.

<<che ne pensate? siete d'accordo?>> ci domandò subito dopo.

<<più o meno>> rispose Carola.

<<mah...no>> replicò subito dopo Serena.

<<ma neanche io in realtà>> affermò Cosmery, scatenando una piccola risatina da parte di Lollo.

<<e a che posto ti aspettavi di essere?>> gli domandò.

<<Lorenzo stai calmo, son pareri. Se loro la pensano così allora vuol dire che la falsità prevale sull'essere oggettivi>> dichiarai, stufa di stare sempre in silenzio a subire, alzandomi.

Quel posto non mi stava bene e non stava bene neanche a Lorenzo, lo si poteva capire dal suo tono alterato e dallo sguardo che faceva trasparire chiaramente il suo fastidio.

<<ma che stai dicendo?>> mi domandò Christian.

<<dai Chri, seriamente. Ho sempre capito tutto ma sta volta proprio non capisco, anzi si. Capisco che questa è una classifica fatta completamente a favore dei rapporti, altrimenti come me li spieghi sti posti? Sembrano fatti da un ubriaco che di danza ne capisce meno di zero. Un consiglio: cercate di separare la vita privata da quella artistica, perché mischiare tutto non fa altro che creare una grande confusione. Bisogna essere onesti e in fatto di danza alcuni meritavano di stare più in alto rispetto ad altri, punto>> dissi la mia, per poi tornare nel giardinetto anteriore, ed essere raggiunta subito dopo da Alex.

<<Lola>> mi richiamò, chiudendo la porta alle sue spalle, mentre io cercavo di calmarmi, girovagando per il giardino.

<<Carlotta>> continuò cercando di attirare la mia attenzione, senza però alcun successo.

Con la rabbia che mi ribolliva nel sangue, tirai un pugno alla porta dello sgabuzzino.

<<Carlotta fermati!>> esclamò avvicinandosi di scatto a me, afferrandomi i polsi.

<<non ti permetterò di farti del male così, okay?!>> sbottò.

<<non mi meritavo quel posto>> replicai in un sussurro.

<<lo so piccolina, lo so...ma di sicuro non è facendoti del male che risolverai le cose. Dovresti trovare un modo più efficace per sfogarti, magari parlare con qualcuno oppure...ballare!>> asserì allentando la presa sui polsi, spostando le mani sui miei fianchi e facendomi fare tre giravolte di fila.

Rilasciai una piccola risata, quando stavo con lui il resto sembrava sparire e il benessere si faceva spazio in me.

Quando tornai di fronte al castano posai le mani sul suo petto, mentre lui mi avvolgeva con le sue braccia il bacino.

<<grazie>> mormorai guardandolo dritto negli occhi.

<<grazie di tutto>> continuai, sorridendogli leggermente.

<<io ci sarò sempre, che tu lo voglia o meno mi troverai sempre qui nei paraggi...in qualsiasi momento>> disse in risposta.

I nostri visi erano a pochi centimetri di distanza e continuavamo ad avvicinarci lentamente all'altro.

<<ragazzi buonasera, sono Alessandra Celentano>> affermò facendomi sussultare e allontanare velocemente dal cantante.

<<ballerini potete andare sulle gradinateeee...per piacere?>> proseguì.

MerakiWo Geschichten leben. Entdecke jetzt