72. Conosciamo meglio Lorenzo

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<<da qui poi immagino che nasca la tua paura di stare con gli altri>> ipotizzò Veronica, ed io annuì.

<<si, cioè sono sempre stato solo, quindi adesso ritrovarmi a convivere con 20 persone è difficile>> risposi.

<<come ti trovi in questo momento con gli altri?>> mi chiese la maestra.

<<mi sto abituando alla loro presenza>> replicai.

<<hai legato con qualcuno?>> mi domandò ancora.

<<con Lola>> risi, cercando di smorzare quell'aria di disagio che pian piano mi si stava creando dentro.

<<lei era praticamente sotto intesa>> ridacchiò la bionda.

<<io sono sempre in mezzo a tutto>> disse Carlotta, abbozzando un sorriso.

<<ma a tal proposito, non mi hai più raccontato di Andreas, come sta?>> cambiò argomento la castana, rifilandomi uno sguardo fugace mentre stringeva ancora più forte la mia mano nella sua.

L'aveva fatto apposta. Aveva cambiato discorso perché sapeva che stavo non mi piaceva rispondere a troppe domande, mi imbarazzavano specialmente se rivolte sulla questione sociale che ho vissuto e sto ancora vivendo. Era maledettamente brava a passare da una cosa all'altra, era una delle sue caratteristiche migliori, anche se in realtà era lei ad essere la migliore, dato che poi l'utilizzava sempre a favore degli altri.

<<bene, adesso è chiuso in una stanza da solo, mentre noi stiamo pian piano ritornando alla vita di prima>> rispose Veronica, cascando come una pera cotta al giochetto di Carlotta.

<<speriamo gli passi in fretta. Questo covid sta davvero colpendo un sacco di persone qui e la cosa inizia a mettermi paura>> rivelò.

<<anche a me, piccola Lola, ma ne usciremo. Ormai con i vaccini i casi stanno diminuendo e tutto sembra essersi alleggerito. Speriamo solo che finisca definitivamente e non sia solo una pausa momentanea>> replicò l'insegnante, facendo annuire la ballerina al mio fianco.

<<vabbè ragazzi, io ora vado che ho lezione con Dario, ma ci rivediamo domani per provare le coreografie>> ci disse dopo qualche altro minuto passato a chiacchierare con i sottoscritti, posando entrambe le mani sul plexiglas.

<<okay Vero, a domani>> la salutò amichevolmente Carlotta, poggiando anche lei una mano sul plexiglas.

La bionda gli sorrise, per poi rivolgere l'attenzione al sottoscritto. Mi guardò in modo speranzoso, facendo slittare il suo sguardo dalla sua mano libera a me. Capii che quel gesto per lei significasse avere una conferma della fiducia che ho riposto in lei, ma che essa era titubante di avere dato i miei atteggiamenti riservati, perciò lo feci, posai anch'io una mano sul plexiglas, facendola sorridere ampiamente.

<<sono davvero felice di avervi scelto. Siete due ragazzi dal cuore d'oro, che lavorano sodo e portano più coreografie di tutti gli altri. Continuate così ragazzi, mi raccomando, e vi prego, se dovesse succedere qualsiasi cosa che vi dovesse far star male o altro, venitene a parlarne con me oppure parlatene in generale. Non tenetevi le cose dentro, che fanno male>> ci comunicò prima di andarsene.

E così, dopo aver raccattato le nostre cose, anch'io e Lola lasciammo la sala, tornandocene in casetta.

Pov's Carlotta
Io e Lollo tornammo a casa, trovandola completamente deserta.

Non ci meravigliammo, dopotutto era lunedì e tutti avevano lezione sia la mattina, fino alle 13:30, che il pomeriggio, dove gli orari erano un po' sparsi.

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