Capitolo 8

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"Volete saperlo?" ci chiede la ginecologa. Io la guardo e mi chiedo cosa intendo. Poi collego: Arya ormai è al quinto mese inoltrato e forse si vede cosa c' è lì sotto. Arya prega la dottoressa di darle la lieta notizia. "Bene signori, vi comunico che a febbraio accoglierete una splendida femminuccia nella vostra famiglia. Congratulazioni!" e a quelle parole, Arya congiunge le mani e sussurra un bel "Per fortuna" guardandomi con Arya di sfida. "Come mai per fortuna?" ridacchia la ginecologa. Arya mi fissa e mi invita ad avere il coraggio di confessare il perché è sollevata. Mi vergogno tanto di dire che sono ancora convinto di voler chiamare mio figlio "Lennarto Junior".
Usciti dallo studio, accompagno Arya in bagno, ma prima che lei faccia i suoi bisogni mi inginocchio a parlare con il pancione. "Ciao! Io sono Lennart e non vedo l' ora di conoscerti! Oggi qualcuno mi ha detto che sarai una bellissima principessa e volevo farti sapere che sarai la benvenuta in famiglia" e a quelle parole, gli occhi di Arya si illuminano come non mai.
Quella sera, scopro che il mio migliore amico Tyren è venuto a trovarci qui a Genova per presentarmi la sua nuova ragazza. Quanto tempo che non facevamo delle serate cosiddette "a quattro"! Tra l' altro Arya e Tyren hanno instaurato una bellissima amicizia fin da subito ed hanno persino sviluppato un linguaggio loro. Si capiscono al volo in una maniera impressionante e lo so che non dovrei dirlo, ma c' è stato un momento nella mia vita in cui ho pensato che lei mi potesse lasciare per lui, ma per fortuna ho capito subito dopo che si trattava di una mia fantasia ansiogena.
Per fortuna, Tyren è venuto in un momento in cui sono socialmente un po' più agevolato a cenare fuori casa: da circa un mese, nella mia dieta mi sono state reintrodotte alcune fonti di carboidrati oltre a frutta e verdura, come patate, riso e avena. Devo ammettere che questa dieta, per quanto sia durissima da seguire, mi ha non solo aiutato a perdere qualche chilo, ma mi sta facendo passare i problemi di stomaco, la stanchezza e persino le occhiaie: questo vuol dire che il mio metabolismo si sta svegliando e che l' insulina si sta dando una calmata. La strada è ancora lunga, ma forse grazie alla mia ragazza ho trovato veramente il percorso più giusto per migliorare sotto ogni aspetto.
Verso le 19:30, noi quattro usciamo di casa: io cerco di conoscere meglio la nuova fidanzata di Tyren, ma c' è un problema... come si comunica al proprio migliore amico che, a primo impatto, la sua ragazza non mi convince proprio? Magari sono io che mi sbaglio, ma non vorrei fosse come la mia ex e non so quale sia la cosa giusta da fare per proteggerlo: se da un lato forse è bene essere onesti tra amici, dall' altro è anche giusto che lui si goda la sua felicità con questa nuova persona. "Lennart tutto bene?" mi domanda lei percependo la mia assenza. Io dico di sì, mica posso dirle in faccia che mi sembra una poco di buono.
Dopo una passeggiata, noi quattro (anzi cinque) ci sediamo a ristorante. La ragazza seduta di fronte a me non riesco nemmeno a memorizzare come si chiama, non la sopporto è più forte di me. Esco un attimo a prendere una boccata d' aria. Poco dopo, Arya mi raggiunge e mi chiede come sto. "Mi sento a disagio" sussurro abbracciandola. "Ma si tratta del tuo migliore amico" si meraviglia Arya. Ma non serve nemmeno che mi spieghi, che lei al volo, come sempre, mi capisce: le basta un secondo per accendere la lampadina e arrivarci subito al fatto che mi è tornata in mente la mia ex. Molti di voi non lo sanno, ma quella donna che non ero in grado di lasciare mi ha messo le mani addosso in un paio di occasioni. Io ho sempre cercato di giustificarla perché l' ho sempre trovato un segno di sana gelosia iper protettiva. Ad esempio, mi ricordo che un giorno stavo rispondendo ad una mia fan su instagram e lei si era insospettita perché sorridevo, così mi ha messo con le spalle al muro e mi ha chiesto di confessare che la stavo tradendo. Continuavo a dirle di no, anche se a me quella ragazza un po' piaceva perché mi faceva sentire libero, devo essere sincero. Ma io non avevo tradito nessuno in concreto e lei al mio ennesimo no, mi ha dato una sberla. Poi due. Poi tre. Poi ha tirato fuori un coltellino dalla tasca. Finto, per carità, ma sempre un coltellino era. Quella notte avevo pianto a dirotto senza nemmeno chiudere occhio. Non mi ero mai sentito tanto impotente, ma non riuscivo a lasciarla. Per me era un segno che ero solo suo.
Nemmeno Arya sa di questo brutto episodio perché sono terrorizzato all' idea di raccontarglielo. Forse la vera motivazione è che ancora non l' ho superato in pieno, dal momento che vedere una persona nuova me lo ha riportato alla mente.
Io e Arya torniamo dentro a prendere le ordinazioni e io opto per una buona insalatona, strano ma vero.
Finita la cena, Tyren mi supplica di portarlo alla ruota panoramica, ma non mi va tanto dal momento in cui ci sono stato da poco e faccio una controproposta per andare al bowling. Io sono un asso a quel gioco, ho persino una tattica segreta per fare strike al primo colpo che funziona al 90% dei miei tiri. Quella sera, però, probabilmente per il nervoso e la situazione, io arrivo ultimo con un punteggio misero. "Sottotono brudi stasera!" ridacchia Tyren da vincitore. Il problema è che di scherzare non mi va molto. Comunico di andare in bagno, ma vado nella sala dei tavolini da biliardo a sedermi nell' angolo che chiamano "dei solitari". Non so come, ma faccio in tempo persino ad addormentarmi. Dopo circa una ventina di minuti, arriva Arya in tutta la sua bellezza, ma preoccupata perché non mi vedeva tornare indietro. Si siede di fianco a me e mi stringe la mano. "Lo so che c' è qualcosa che non va! Avevo immaginato che in realtà fossi venuto qui, perché quando non stai bene emotivamente, tu cerchi di startene sulle tue e ti chiudi in te stesso. Io ti conosco bene" spiega sempre tenendo la mia mano. "Ho paura per Tyren! La sua ragazza si è presentata esattamente come la mia ex aveva fatto con me. E lei..." ma mi blocco. Non riesco. Arya aumenta la potenza della stretta di mano. "Arya ti prego non guardarmi male, non giudicarmi!" balbetto. Arya sembra confusa e stranita. "Ho permesso ad una donna di picchiarmi" confesso tutto ad un fiato. La mia ragazza spalanca gli occhi e mi abbraccia. Non mi chiede perché non glielo avessi mai detto, ma mi dice che ora capisce delle nuove sfumature di me e che mi avrebbe aiutato a trasformarlo un vecchio ricordo, sebbene lei ritenga opportuno che trovi il coraggio di raccontare questo fatto anche alla psicologa perché è un fatto chiave che, una volta analizzato, potrebbe aiutarmi a superare la depressione una volta per tutte. Il suo discorso mi sembra ragionevole. Come ho trovato le forze con Arya, devo farlo anche con lei, è per il mio bene.
A fine conversazione, torniamo dagli altri due e provo a comportandomi in maniera più socievole, scusandomi per il mio comportamento. Ma il mio umore non è dei migliori e un po' mi dispiace. "Hai visto che forte la mia nuova ragazza?" mi chiede il mio amico, una volta che lascia le ragazze discutere di "cose da donne". "Tyren non ti offendere, ma a pelle non mi piace e non vorrei ti trovassi in pericolo come è successo a me... magari è solo un fatto che non la conosco bene lei, ma insomma" e a quelle parole, il mio amico ci rimane visivamente di schifo. Mi supplica di darle un' altra possibilità. Io ci sto, ma difficilmente cambio idea.
Quella sera, dopo aver accompagnato i ragazzi nel loro hotel, io e Arya ci mettiamo sul tappeto in salotto a fare una chiacchierata notturna a lume di candela. Per distrarmi un po', stasera evitiamo l' argomento duro che ha caratterizzato la serata. Iniziamo a parlare della cameretta della bambina e di come gestire gli impegni quando lei nascerà. Poi accendiamo il computer e cerchiamo dei corsi pre parto, di allattamento e dei manuali basati su psicologia infantile e pediatria per guidarci. Nessuno ti insegna ad essere genitore, ma noi vogliamo almeno provare ad essere preparati.

"Cara Viktoria Hazel Czyborra,
ormai mancano solo quattro mesi al tuo arrivo e siamo proprio emozionati. Non sempre saremo dei genitori perfetti, ma proveremo a darti tutto ciò di cui avrai bisogno e ci saremo sempre per te. Seguiremo e celebreremo ogni tappa del tuo percorso perché sei il nostro orgoglio
Ti vogliamo già un bene infinito
Mamma Arya e papà Lennart"

Wide open eyes (family dream)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora