Capitolo 2

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"Buongiorno amore! Buongiorno piccolino!" esclamo dopo aver portato ad Arya un vassoio di pancake proteici a letto ed averle baciato il pancino. Sono passate due settimane e lei inizia a stare meglio. Oggi la accompagno alla visita ma prima devo fare il check-in online per il nostro viaggio a New York. Il campionato è terminato e partiamo la settimana prossima: si tratta del mio primo viaggio da solo con la mia fidanzata. Anzi, se devo essere sincero, non avrò mai la possibilità concreta di fare questa esperienza per molti anni perché siamo già in tre: la creaturina nell' utero di Arya è già parte della famiglia e sarà un onore mantenerla per almeno diciotto anni. Non conosco ancora nulla di lei, ma nel mio cuore c' è già il suo posto prenotato. "Lennartooooooooo" sento urlare da lontano. Poi realizzo che si tratta di Arya che mi sta richiamando all' ordine. Vado in camera, ma mi rendo conto che è in bagno. Apro la porta. "Oh no anche tu mi chiami così!?" domando sconvolto. "Sì perché voglio catturare la tua attenzione" ribatte lei. Oh madonna santa! Mi vengono già i sudori. Sicuramente si tratta di gestire la mia alimentazione in estate. "Sappi che a New York ti terrò a bada con il cibo... da quel che so, l' estate scorsa sei andato in ritiro un po' in sovrappeso..." e già mi metto le mani nei capelli perché questa donna sa veramente tutto di me. Le faccio cenno di continuare. "Avendo preso una laurea in scienze della nutrizione con abilitazione da personal trainer, come ben sai, da quest' anno ti farò io la dieta e i programmi integrativi di allenamento." mi avverte. Questi momenti mi fanno pentire di aver iniziato a convivere con lei. Ma non saprei che fare se lei non ci fosse. "Quel che mi ha fatto strano è che tu fossi ingrassato così in pochissimi mesi, quindi, quando torniamo, oltre agli esami del sangue ti farei indagare anche sulla tiroide" conclude. Dio santo sono fottuto! Ma è così che vivono i calciatori che si fidanzano con una nutrizionista e pt? Non sono pronto a dire addio a cotolette e wurstel. Io non ho nessun problema alla tiroide, semplicemente adoro mangiare. E i miei cibi preferiti sono anti dieta sportiva per eccellenza, quindi quando non gioco me li gusto. Che male c' è? Non si vive senza mangiare. Chiedendo spiegazioni, sembra che lei voglia indagare sulla mia tiroide anche per la questione della depressione. Quando fa così, la vorrei ammazzare, ma capisco che lei ha ragione: io non mi prendo cura della mia persona come dovrei, sono troppo sciallo. Tralasciando questo argomento, io non vedo l' ora di partire per gli Stati Uniti. Sogno questo viaggio fin da bambino. Mi hanno sempre detto che New York è il centro del mondo e che sembra di vivere in un film. Però non credo di capire bene cosa si intenda con questa frase fino a quando io ed Arya non ci metteremo piede.
Nel mentre, Arya esce dal bagno ed è vestita pronta per uscire. Facciamo una passeggiata per il Porto Antico mano nella mano. Avevo dimenticato quanto fosse una bella sensazione mostrarsi in pubblico con la propria compagna, senza aver timore del gossip. Ci rechiamo verso la città più interna, chi se ne importa se ci riconoscono. "Lennart prendiamo un pezzo di focaccia da mangiare in strada?" mi guarda Arya con occhioni supplicanti. "Qualcuno ha le voglie?!" la provoco io. Le do un bacio leggero sulle labbra e le confermo che ogni suo desiderio è ordine. "No è il nostro piccolino che ha fame" mi corregge lei ridendo, ma io mi pongo di fronte a lei, la fermo e le metto la mano appoggiata sulla pancia. "Allora sfamiamo mamma e bambino molto esigenti" la provoco di nuovo. La porto in uno street food e viene voglia persino anche a me. Io, però, ne prendo solo metà perché sono responsabile di me stesso e ho un nuovo senso del dovere che sta crescendo da quando io sto con Arya. Sto finalmente imparando a volermi più bene, ma la strada è ancora lunga. "Grazie mami per la pappa" esclama la mia compagna imitando la voce tipica dei bambini ed accarezzandosi il pancino. Finita la merenda, ci rechiamo alla ricerca delle gomme da masticare per l' aereo: vista la gravidanza come è iniziata e la poca simpatia di Arya per gli aerei, cerco di fare il possibile per semplificarle la vita e renderle il viaggio il più gradevole possibile. Il problema è che quelle gomme sono davvero introvabili, ma, mal che vada, le ordineremo su internet.
Dopo aver girato a vuoto, accompagno come anticipato, Arya all' ecografia dal suo ginecologo che lavora nel poliambulatorio vicino al nostro appartamento. La mia compagna è stata bravissima e nemmeno il gel freddo l' ha disturbata. Il medico guarda la sua cartella clinica e quando scopre che lei ha avuto un trauma cranico che l' ha portata a sei mesi di coma si preoccupa, ma confessa che quando scopre queste guarigioni complete e senza conseguenze, crede un po' nei miracoli. Poi ci fa sentire il battito del bambino. Io lì scoppio a piangere di gioia e commozione. È bellissimo sapere che io e la mia ragazza abbiamo dato origine ad un nuovo cuoricino che batte e che non aspetta altro di scambiare amore con i membri della sua famiglia. Per fortuna, il medico ci dice che è tutto a posto e che il piccolo e Arya sono in perfetta salute.
Tornando a casa, ci fermiamo un po' sotto l' albero in cui ci siamo baciati per la prima volta. Abbraccio Arya da dietro. "Piccolino..." inizia lei. "Non vedo l' ora di farti conoscere il posto in cui è nato l' amore tra mamma e papà" "Abbiamo così tante cose da mostrarti" concludo io la frase. Ci diamo un bacio sulle labbra molto passionale. Ci interrompe una bambina che mi riconosce. "Guarda mamma, c' è Lennart!" e si avvicina per chiedermi una foto. Poi guarda Arya. "Ma tu sei la sua ragazza?" domanda curiosa. Arya risponde, ma la bimba resta pietrificata. In effetti, credo di essere il calciatore più riservato al mondo, ma perché nascondere tutto? Le cose di cui sei sicuro non le nascondi. Chiediamo alla mamma della piccola di fare una foto a noi due. Strano ma vero, non vedo l' ora di postarla. Arya è d' accordo e le metto una didascalia super romantica. " My world is better when I' m with you cause you are my world" e una volta digitata, la pubblico. Nella foto in questione ci stiamo guardando negli occhi e quello che si nota a colpo d' occhio è lo sguardo di intesa, impreziosito dalla luminosità dei nostri occhi.
Da quel momento, io ho davvero capito cos' è il vero amore e che se sei in una relazione e pensi di viverlo, spesso non lo è se i tuoi cari non lo percepiscono dall' esterno. Tra l' altro, Arya è anche la prima delle mie ragazze che invitano i miei amici più cari ai nostri ritrovi. Un motivo ci sarà, no? Se penso che per un attimo ho pensato di sposare una ragazza che mi ha abbandonato perché ero depresso, mi vengono i brividi. Non mi sarei mai perdonato un errore simile.
Cara Arya, tu sei tutta la mia vita e ti amo più di ogni altra cosa. Siamo una famiglia e questo mi rende finalmente felice. Per la prima volta in vita penso di essere sereno ed in pace con me stesso. Per la prima volta ho trovato il mio equilibrio stabile interiore. Lo so che dirai che è merito mio perché se non ci si mette del proprio, è impossibile stare meglio, ma il mio antidepressivo, o meglio, la mia cura per tutto sei tu con il tuo amore. Ti amo come non ci fosse un domani.
Passa una settimana e siamo a New York insieme per trascorrere dieci giorni di cultura, monumenti, ma soprattutto... dieci giorni di una vacanza puro amore. Ma questa è un' altra storia...

Wide open eyes (family dream)Where stories live. Discover now