52. The White Nights

Start from the beginning
                                    

"Sbaglio?"

Gli rivolgo un'occhiata di fuoco, senza rispondere.

"È stato divertente, comunque" mugola Shiva, dalla mia spalla.

È semi-addormentato, e sembra più piccolo di quel che è mentre si strofina gli occhi con l'indice.

"Una volta abbiamo spinto la macchina di Jane Asher fino a Market Square" mi racconta Phineas, ridendo. "La abbiamo lasciata proprio nel bel mezzo della piazza"

"Il giorno dopo mi ha sbattuto la multa in faccia" ricorda Churchill, facendo eco alla risata dell'altro. "Era così incazzata che ho davvero temuto ci uccidesse"

"Devo ammettere di essermi sentito un po' eccitato, quando ci ha gridato addosso" rivela Shiva, con leggerezza.

Si rende conto dell'inopportunità del commento solo dopo un paio di secondi.

"Cazzo. Scusa, Cass"

"Non importa" concedo, nascondendo un sorriso.

Bisognerebbe essere ciechi, per non ammirare la bellezza di Jane.

"Centotrenta sterline di multa" ride Phineas, ancora. "Come dimenticarlo: ha scritto la cifra su entrambe le fiancate della mia auto, con una bomboletta spray"

"Se mai non dovesse andare con lei" propone Shiva, sognante, "Potresti presentarla a me"

"Inopportuno" commento, lapidario e profondamente divertito.

"Cazzo" sospira lui, consapevole. "Scusa di nuovo"

Rido.

"Ci divertivamo un sacco, davvero" prosegue Phineas, che sembra ben deciso a ignorare ogni singolo commento di Shiva. "Perché abbiamo smesso?"

"Per evitare di essere espulsi" gli ricorda Churchill, con un sorriso che sembra più soddisfatto che spiacente.

"Oh, giusto"

"Abbiamo coperto di nastro isolante ogni singola porta e finestra del loro dormitorio, dopo la storia della macchina" spiega Shiva, a mio beneficio. "Sono rimasti bloccati dentro per ore, prima di riuscire a uscirne. Il rettore ha praticamente messo una taglia sulla nostra testa"

"Così la guerra è finita in parità" riassume Phineas, allungandomi la canna con un sorriso. "L'ultimo scherzo era stato il nostro, e Cherry non poteva vendicarsi. Non senza rischiare di vedersi accostare a tutti gli altri"

"Ma, d'altra parte, continuava ad avere il potere di denunciarci" completa Shiva, sbadigliando. "È stata carina, a non rovinarci la vita"

"Non ti aveva mai raccontato queste cose?" ride Phineas, sollevandosi per mettersi a sedere. Il racconto sembra averlo rinvigorito.

Scrollo le spalle.

"Non è che parliamo poi tanto"

Il fumo mi scende in gola senza raschiare, liquido.

"Certo che no" sospira Shiva, comprensivo. "Fortunato bastardo"

"Vuoi un pugno, Shiva?"

Un piccolo sorriso di risposta.

"Io vado a letto, ragazzi" ci interrompe Phineas, mettendosi in piedi a fatica. "Prendo il divano, se non vi dispiace. Dormire in quella camera, senza Mo..." esita. "Non credo riuscirei a chiudere occhio"

"Vengo con te" concorda Shiva, tendendogli una mano perché lo aiuti ad alzarsi. "Prima che Cass mi tiri sul serio un pugno"

"Buonanotte, allora" auguro, con dolcezza.

𝐀𝐔𝐃𝐄𝐍𝐓𝐄𝐒 𝐅𝐎𝐑𝐓𝐔𝐍𝐀 𝐈𝐔𝐕𝐀𝐓 - mclennonWhere stories live. Discover now