Capitolo 24

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Oggi è il giorno della puntata, l'ultima prima delle vacanze di Natale. Dovrei essere accanto a mio padre, a fare il tifo per la sua squadra, e invece sono a casa di fronte alla televisione. Ormai sono quasi 4 giorni che non esco di casa, nemmeno per andare a scuola. Ho paura che possa succedere ancora. Rivedo il volto di quell'uomo ogni notte quando chiudo gli occhi e non mi sento al sicuro se non c'è qualcuno che conosco vicino a me. Adesso che mamma e papà non sono in casa è venuto a farmi compagnia mio zio: abbiamo riso e scherzato ed è riuscito a distrarmi fa quello che è successo.

La puntata inizia e non posso fare a meno di notare l'assenza di Christian e Mattia, i due ragazzi con cui ho legato di più all'interno della scuola.
Christian è come se fosse mio fratello. Nelle ultime settimane abbiamo stretto un'amicizia molto bella e importante. Mi fa ridere molto e siamo molto simili di carattere: siamo entrambi riservati e a volte timidi, ma quando troviamo la persona giusta riusciamo ad aprirci e a divertirci come non mai. Durante le lezioni della settimana abbiamo riso molto, abbiamo ballato e fatto gli scemi, abbiamo scherzato fino a piangere dalle troppe risate. È una persona onesta e genuina, su di cui puoi contare in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo. Ho sempre voluto un fratello e lui è quella persona che si avvicina di più. Gli voglio molto bene. Abbiamo addirittura un nostro saluto, diverso da quello fra lui e Mattia!

E poi c'è Mattia. Anche con lui ho un rapporto molto stretto, ma sicuramente non è un legame fraterno come quello che ho con Christian, di questo ne sono certa. È un ragazzo molto speciale. È molto protettivo nei miei confronti ed è molto divertente. Ha un carattere più estroverso rispetto al mio: è molto sicuro di sé stesso e delle sue potenzialità e si nota nelle sue azioni. Mi fa sentire al sicuro e posso dire che i suoi abbracci sono il mio posto sicuro, la mia casa. Riesce a capire che c'è qualcosa che non va con uno sguardo, ma non mi spinge a parlare. Sa che lo farò prima o poi.
Mi piace molto, sia come ragazzo che come ballerino. E poi c'è la rosa rossa. Un gesto molto carino da parte sua. Le ho conservate tutte e tre, quelle che mi ha dato. La prima risale a quando papà gli ha ridato la maglia dopo la sospensione, quando Maria lo ha fatto ballare di fronte a me. La seconda a quando abbiamo ballato insieme. La terza è quella relativa all'altro giorno, quando è venuto a consolarmi in sala relax. È un ragazzo molto importante per me.

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Siamo tutti seduti a tavola a mangiare, io, mamma, papà e mia sorella.
"Hai visto la puntata oggi?" - mi chiede papà.
"Si, si. È stata molto bella!"
"Anche se non c'era Mattia?" - dice lui ammiccando.
"Papà!"
"Che c'è? Non ho detto nulla di male" - dice ridendo mentre continua a mangiare.
"Comunque, parlando di cose serie. Io e tua madre volevamo proporti una cosa."
"Ditemi tutto" - dico appoggiando la posata sul tavolo per prestare completa attenzione ai miei genitori.
"Allora, dopo le vacanze di Natale io e tua madre saremo molto impegnati con il lavoro. Visto che comunque mi sembra tu sia intenzionata a proseguire le lezioni a distanza noi pensavamo ..."
"Cosa?"
"Io e tuo padre non potremo stare sempre a casa e sappiamo che tu preferiresti se ci fosse qualcuno insieme a te. Abbiamo pensato ad una cosa... Che ne dici di andare a vivere con i ragazzi in casetta per un po' dopo le vacanze?"

La mia rosa rossa / Mattia ZenzolaWhere stories live. Discover now