Capitolo 2

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La puntata prosegue con la conferma del banco di uno degli allievi di mio padre, Christian. Lo osservo mentre si avvicina a mio padre e si battono il pugno, come ho visto fare ogni volta dallo schermo della televisione. La coreografia che dovrà eseguire è un passo a due con Mattia, altro allievo di papà. Dopo la dimostrazione di Umberto e Sebastian ha inizio la vera e propria esibizione dei due allievi. Sono stati eccezionali, due vere e proprie forze della natura. Grazie alla coreografia dinamica ed energetica sono riusciti a coinvolgere tutto il pubblico e i professori e si poteva percepire perfettamente l'intesa che c'era fra i due ballerini.
Dopo l'esibizione Maria chiede a Raimondo un giudizio su questa.
"Beh, hanno fatto ballare tutto lo studio! Avevano la giusta carica, l'energia che serviva. E poi vederli ballare insieme è stato molto bello!" - dice lui. Poi aggiunge, rivolgendosi a Mattia: "Ma la cinquina nella dimostrazione di Umberto e Sebastian non c'era. Come mai tu gliel'hai data?"
"Sono successe tante cose questa settimana. Se la meritava!" - risponde Mattia.
Scoppiamo tutti a ridere. Da casa seguivo molto questo programma e questo duo è da sempre stato uno dei miei preferiti. Vedere loro interagire in questo modo davanti a me, dal vivo, mi fa capire la forza della loro amicizia. Si sta sviluppando all'interno di questo programma che spesso è carico di tensioni e stress e mi fa molto piacere che questo loro legame li aiuti ad affrontare questo momento per loro molto importante. È bello poter vedere come si divertono e scherzano anche nel bel mezzo della coreografia, smorzando la serietà del programma.
Vengo risvegliata dai miei pensieri dalla voce di Alessandra Celentano, che, a differenza di tutto il resto dello studio, non ha apprezzato l'esibizione. Faccio una faccia scioccata e credo che Maria l'abbia notato, perché ridendo mi chiede: "Francesca, tu che ne pensi?"
"Beh Maria, mi trovo in disaccordo con la maestra. Premetto che non ho studiato danza come lei, perciò non posso permettermi di giudicare dal punto di vista tecnico. Ma ritengo che non sia di così grande rilevanza se nella coreografia hanno fatto uno o due giri durante quel salto. Christian ha appena detto che non ne è capace, ma questo per lui non è stato un limite. Entrambi hanno continuato l'esibizione, hanno coinvolto tutto lo studio e si sono divertiti. Non sono stati noiosi ma molto dinamici e a me sono piaciuti, e anche molto. Credo che lo scopo della danza sia trasmettere un qualcosa, che sia un messaggio o un'emozione. E loro mi hanno trasmesso molta gioia e voglia di continuare a fare ciò che mi piace dando tutta me stessa. È bello vedere come per tutta la durata dell'esibizione c'è stato un sorriso sulle loro labbra che ha contagiato tutto lo studio. Hanno reso propria una coreografia per nulla semplice e si sono divertiti. Uno o due giri non fanno la differenza. Complimenti ragazzi! Per avere rispettivamente 17 e 18 anni siete due forze della natura. Continuate così." - affermo sotto gli applausi del pubblico. I due ragazzi mi sorridono grati del mio intervento e papà ha un sorriso orgoglioso sul volto.
Alla fine Raimondo riconferma la maglia a Christian, che batte il pugno a papà. Fa per tornare al suo banco, ma, arrivato al centro del palco, si ferma e invita Mattia a scendere e raggiungerlo. Sotto lo sguardo confuso di tutti, entrambi raggiungono nuovamente il lungo banco dei professori di ballo. Arrivati davanti a me mi porgono entrambi il pugno. Io scioccata guardo prima i due ragazzi e dopo papà, che mi sorride e basta. Allora io, con il sorriso sulle labbra, batto loro il pugno e i ragazzi tornano finalmente ai rispettivi banchi.

La mia rosa rossa / Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora