Capitolo 3

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POV. MATTIA
Ho appena finito di ballare la coreografia di modern, la prima che eseguo di questo genere, sulle note di "Give me love". Mentre i professori giudicano i miei occhi si incrociano con quelli di Francesca, che mi guarda sorridendo. Noto che con le mani riproduce dei pollici alzati e con le labbra mima un "sei stato molto bravo". La ringrazio silenziosamente con un sorriso e un cenno del capo e mi concentro nuovamente sui commenti dei professori.
"Guarda Mattia, sei stato molto bravo per essere stata la tua prima volta in questo stile. C'erano ancora delle tracce di latino ma perché quello è il tuo stile, quello che hai sempre fatto ed è impossibile eliminarlo. Scommetto che anche papà, se si trovasse ad affrontare una coreografia di un altro genere, avrebbe le tue stesse difficoltà. Che non sono un limite ok? Anzi, tutti questi aspetti hanno reso l'esibizione unica e soprattutto tua. Ti sei divertito, hai trasmesso molto. Complimenti, veramente una bellissima performance. Sei fenomenale!" - esclama la figlia di Todaro. La guardo commosso dalle sue parole. Nonostante le mie imprecisioni lei si è soffermata su quelli che sono stati i miei punti di forza, senza avere lo scopo di demoralizzarmi. Anzi, in questo momento mi sta spronando ad andare avanti e a continuare a provarci. La ringrazio con un sorriso enorme sul volto, riconoscente, mentre Raimondo mi riconferma la maglia. Batto il pugno sia a lui che a sua figlia, che continua a guardarmi con un sorriso orgoglioso.

Mentre salgo e mi riposiziono al banco Maria e il pubblico suggeriscono alla Celentano e a Raimondo di ballare, ed è proprio quest'ultimo, contento, che esclama: "Maria, mi voglio strusciare con la Celentano! Facciamo una bachata!"
Noto come Francesca, seduta accanto a Veronica Peparini, se la ride di gusto guardando il divertente battibecco fra l'insegnante e suo padre e non posso fare a meno di sorridere alla visione.
"Altro che bachata maria, questa era una prima volta!" - commenta ridendo Zerbi dopo la breve esibizione.
"Francesca, come sono andati?" - chiede Maria ancora ridendo dopo l'intervento del professore di canto.
"Maria, per me possono riprendere la maglia e tornare ai loro banchi. Do ad entrambi un bel 9." - esclama lei facendo ridere tutto lo studio e ricevendo una cinquina dal padre, che sorride divertito dalle parole della figlia.

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La puntata è oramai giunta al termine e stiamo ritornando tutti in casetta. Una volta arrivato in camera mi distendo sul letto e comincio a fissare il soffitto, perdendomi fra i pensieri. Dopo un po' sento la voce di Christian che mi riporta alla realtà: "Ou fraté è mezz'ora che ti chiamo. A che pensi?"
"A nulla fraté, non preoccuparti."
"Matti, stavi a guardà il soffitto, è impossibile tu non abbia nulla."
"Ma no, stavo solo pensando alla puntata. Stavo pensando ai commenti ricevuti in tutte le esibizioni che ho eseguito oggi. Sono rimasto molto colpito dalle parole della figlia di Raimondo al termine di tutte le coreografie."
"Ah si, Francesca." - mi risponde lui. - "Sembra una ragazza molto carina. Ma non assomiglia per nulla a Raimondo e Francesca, la professionista. Che poi, non ti sembra strano che abbiano lo stesso nome madre e figlia?"
"Eh si, un po'. Magari c'è un motivo, che ne so. Aspetta, è il mio turno per usare il telefono. Adesso la cerco."
"Già la stolkeriamo eh!" - mi prende in giro lui. Lo ignoro e corro a prendere il telefono e cerco nome e cognome su internet.
"Oi Chri, l'ho trovata. È la loro figlia adottiva."
"Ora si spiegano molte cose" - afferma lui andando in cucina. Io torno in camera e mi distendo sul letto. Continuo a pensare a lei e non riesco a capire il motivo. Non ha studiato danza, come lei stessa ha detto alla puntata, ma più volte nel corso delle esibizioni l'ho sorpresa a contare il tempo e a commentare qualche passo con suo padre. Mi piacerebbe conoscerla meglio, sembra una ragazza interessante. Con questi pensieri per la testa mi addormento, esausto per la lunga giornata passata.

La mia rosa rossa / Mattia ZenzolaWhere stories live. Discover now